song: Chemtrails Over The Countryclub, Lana del Rey 🦢
Se dovessi descrivere Louis con una parola, sarebbe rumoroso.
Perchè davvero, non aveva mai smesso di parlare durante il viaggio. Faceva constatazioni apparentemente inutili e senza senso, ma alle quali tutti noi ridevamo. Zayn era alla guida del suv nero affittato per poche sterline, girandosi di tanto in tanto verso i sedili posteriori per dare un'occhiata e chiacchierare un po.
Di fianco a lui, sul sedile del passeggero, Liam guardava fuori dal finestrino e sbuffando risate alle nostre conversazioni. Altre volte invece si girava dalla parte di Zayn, lo guardava per qualche momento, e poi ritornava a puntare lo sguardo sul paesaggio che scorreva veloce al difuori dell'automobile. Niall era sulla parte sinistra del furgoncino, con le mani aggrappate sul sedile davanti a sè. Parlava rumorosamente, emettendo risate risuonanti che riempivano tutto lo spazio metallico dell'autovettura.
Io ero dalla parte del finestrino sulla destra, con sguardo puntato come Liam fuori a scrutare le distese verdi e i vari arbusti che sempre più frequentemente venivano alternati a strati di neve bianca. Certe volte però, stanco di guardare quelle distese silenziose, porgevo lo sguardo alla mia sinistra, verso i ragazzi. O per meglio dire, verso un altra distesa gelida, gli occhi di Louis.
Li trovavo infatti sempre intenti a scrutarmi, dolci e percorsi da luccichii, quando non urlava risposte a Niall controbattendo e facendoci ridere. A quegli occhi sorridevo, e lui arrossiva. Allungai un braccio per avvicinarlo più vicino a me, e lui aggrappandosi, si lasciava andare sul mio corpo. Il mio petto sotto il suo caldo. Pronto sempre a riscaldarmi. Chiusi gli occhi e intuii che anche lui lo fece. Ripensai a quei pochi giorni passati a letto.
Il giorno dopo che io e Louis ci addormentammo al chiarore lunare, lui è dovunto andare a scuola. E cosí anche il giorno dopo, e quello ancora. Rimanevo cosí tutte le mattine da solo su quel materasso. Mi portavo avanti facendo qualche compito, alzandomi di tanto in tanto per andare in bagno e lavarmi. Louis ogni mattina mi portava la colazione prima di andare a scuola. Sempre un muffin al cioccolato e vaniglia. Io gli sorridevo e lo ringraziavo. Il pomeriggio mi portava un panino dal bar dell'hotel e la sera non cenavo. Perchè il mio stomaco era già pieno del calore e amore per Louis, che a quelle ore era sempre con me nel letto. Ci coccolavamo, ci sussurravamo frasi dolci e distratte. Ci confidavamo segreti e desideri profondi, come quello di Louis che un giorno avrebbe voluto visitare Tokyo. Gli confidai che quello era anche il mio di sogno.
Erano passati poco più di tre giorni e ora eravamo in viaggio per le montagne. Come mi aveva promesso Louis, saremo andati a sciare, magari anche a pattinare. Non stavo nella pelle a passare tutto il fine settimana con i miei amici.
Ancora con gli occhi chiusi, portai la mia mano destra ad accarezzargli le ciocche di capelli e lui respirava sul mio petto. Poi mi ricordai che eravamo vicino ai ragazzi, quindi mi staccai. Anche se con mio grande rancore.
I ragazzi non sapevano di noi. Che poi cosa eravamo? Non lo sapevamo nemmeno noi. Io desideravo altro, con tutto il cuore. Ma di lui non sapevo niente di noi due. Non gli piaceva esprimersi sull'argomento, capii. O per meglio dire, cercava di non parlare tanto, ma comunque credo gli piaceva passare tempo con me. Anche se qualcosa nella mia mente mi diceva che io per lui ero solo un amico. Speravo di non esserlo.
Un altro fatto che mi turbava da in realtà non poco era Niall. A lui non parlavo di Louis da quella volta che lo baciai in discoteca. Certe volte, anzi quasi la maggior parte delle volte, morivo dalla voglia di raccontargli. Ma sentivo che quella piccola cosa che c'era tra me e Louis, fragile e indefinita, era solo nostra. Il nostro piccolo mondo, dove esistavamo solo noi due e basta. Lui che proteggeva me dal male e dai miei problemi, io che lo proteggevo dal mondo nuovo che gli si stava aprendo avanti.
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I Didn't Choose To Love You || L.S.
Fanfiction" 'Forse fummo prima amici e poi amanti. Ma forse questo è l'amarsi'. Una figura indistinta apparve nella fioca luce della finestra opposta. Si tolse i vestiti, lasciandosi scivolar via la maglia da sopra la testa. Si passò una mano nella chioma, e...