25. Wrong

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song: In Love, EKKSTACY 🥀

Il buio della notte celava il distante.

Dove prima il mio guardo ammirava il calar del sole, pece di brace spenta circondava il dintorno.
Dove prima l'oro mielato accarezzava le superfici della stanza, ora il manto della sera copriva il circostante.

"forse fummo prima amici e poi amanti. Ma forse questo è l'amarsi"

Quelle parole d'inchiostro marchiate sulle pagine di quel libro galleggiavano pacate nella mente. Eran quelle la principale causa per la quale venivo sottratto dalle grinfie del sonno.

Fissai a lungo ciò che mi si destava dinanzi: una candida parete.
E le leggiadre tende in lino bianco danzavano al soffio notturno.

E' davvero questo l'amarsi? Se questa è la verità, perchè allora si nasconde sotto le più varie illusioni?

Mi lasciai ricadere sulle lenzuola, ed il tonfo non fu assordante.
Sospirai, ora il mio viso era rivolto verso il soffitto.
Lo girai verso la finestra semi-aperta, ed inspirai chiudendo gli occhi.

Sentii lui. Il suo profumo fresco e dolce.
Riaprii gli occhi, e vidi una piccola luce accendersi dalla casa dinanzi alla mia. Era la sua stanza.

Ma cos'è quel qualcosa tra l'essere amici e l'essere amanti? Qual'è la definizione di amore?

Richiusi gli occhi, e cercai di lasciarmi abbandonare al sonno. Ma i pensieri rimanevano persistenti nelle mie palpebre, ricordandomi impertinenti i motivi per i quali quelle notti insonne passavano lente e strazianti.
Senza di lui.

Una figura indistinta apparve nella fioca luce della finestra opposta.
Si tolse i vestiti, lasciandosi scivolar via la maglia da sopra la testa.
Si passò una mano nella chioma, e ne sentii in tutti i dettagli l'amaliante fragranza.

"ci appartenemmo, ma vivemmo cosí distanti che apparteniam' ora ad altri"

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Le fronde sempreverdi ondeggiavano al passo del vento, vacillando nell'aria.
Riportai lo sguardo sul banco, poi alla cattedra, ed infine dinuovo alla finestra.

Sentii la campanella suonare, e mi diressi verso la mensa.
La stanza stava iniziando a gremirsi di persone, ma riuscii comunque ad individuare un tavolo libero dove potermi sedere.

Appena presi posto, mi si pose difianco Niall sorridendomi. Risposi anche io con un sorriso. "Ei amico, cosa succede? Sono settimane che ti vedo con quella faccia" prese a parlare mentre iniziava a mangiare una fetta di pizza.

Presi anche io una fetta di pizza dal piatto ma non feci in tempo a rispondere che arrivarono Zayn, Liam e Louis.

Quest'ultimo mi fece un sorriso splendente sedendosi al mio fianco, e per un secondo, un solo secondo, tutte le complicazioni sparirono.
Tutti i problemi, le preoccupazioni, tutto si dissolse.
Mi passò una mano sul ginocchio sotto al tavolo, ed io mi feci più stretto a lui.

Così che nessuno potesse notare, che nessuno potesse scoprire il nostro segreto. Atti ignoti alla gente circostante, i quali riportavano il rischio alla realtá.

"Fa niente, lascia stare. Credo di aver capito da me" si rispose da solo Niall, scrutandoci.
Gli risposi con un sorriso velato di tristezza, e lui mi diede una pacca amichevole sulla spalla.

"Allora, come vanno le lezioni?" mi domandò Louis sorridendo mentre addentava il suo panino.
"Mh... normali. Credo" risposi distrattamente.

Un gruppo di ragazze stava sorridendo verso il nostro tavolo, o meglio, verso Louis.
Il tavolo della squadra di calcio invece parlava a bassa voce facendo cenni di saluto sempre verso la sua direzione.

I Didn't Choose To Love You || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora