Capitolo 4

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Eren, stranamente, si svegliò presto: aveva una fame da lupi dato che la sera prima si era chiuso in camera senza mangiare. Si alzò dal letto e si diresse in cucina. Guardò l'orologio in corridoio: le 5.30. In cucina non c'era nessuno dato che i suoi genitori stavano ancora dormendo. Aprì il frigo e tirò fuori una bottiglia di latte, dopodiché prese una tazza, lo zucchero e il cacao dalla dispensa. Versò il latte, mischiò tutto e lo scaldò in microonde. Tra un sorso e l'altro mangiò anche qualche biscotto. Alle 6, quando ebbe finito la colazione, la sveglia dei suoi genitori suonò e si alzarono.

< Siamo mattinieri oggi, Eren > disse Grisha, appena entrato in cucina

< Non ho chiamato Mikasa e Armin ieri quindi ho dormito un bel po' >

< Tua madre è sotto la doccia, vuoi che ti prepari qualcosa per fare colazione? >

< Già fatto, ma grazie per il pensiero papà >

Il signor Jaeger si sedette su una delle sedie attorno al tavolo e prese il giornale per leggere le notizie

*Un giorno scoprirò come fa ad avere il giornale del giorno dopo in anticipo senza andare a comprarlo in edicola!* pensò tra sé e sé Eren

Dopo circa 20 minuti passati a chiacchierare, il moro si diresse in camera sua e incrociò sua madre per le scale.

< Buongiorno mamma, dormito bene? > disse Eren un po' triste

< Si ho dormito bene e tu? >

< Mamma... >

< Dimmi Eren. Che succede? > disse Carla con aria curiosa

< Mi dispiace davvero tanto per ieri. So che vi ho deluso, ma non era mia intenzione. Scusami tanto > era più convinto che mai e gli dispiaceva davvero molto

< Lo so, Eren, lo so. Tu sei un bravo ragazzo: promettimi che non lo farai mai più ok? > disse Carla con gli occhi lucidi

< Certo mamma te lo prometto >

< Grazie > sua madre lo attirò a sé e lo strinse in un forte abbraccio

Rimasero così per qualche minuto finché Carla non si staccò e si diresse in cucina dal marito. Eren invece entrò in camera sua.  La sera prima non si era neanche spogliato prima di andare a dormire quindi aveva già i vestiti addosso. Mise i libri nello zaino (quando prese in mano il libro di matematica, per un attimo gli tornarono in mente gli eventi del giorno prima e un brivido gli pervase la schiena) e scese le scale. Era troppo presto perché Mikasa, Armin, Connie e Sasha, che avevano deciso che sarebbero venuti a prenderlo per andare a scuola insieme tutti i giorni, di solito arrivavano alle 7.30, se erano in orario. Eren tornò in cucina e fece compagnia ai suoi genitori fino all'arrivo dei suoi amici.

< Allora io vado. Ciao mamma, ciao papà > il solito bacio frettoloso a sua madre e di corsa uscì di casa.

Sarebbe stata una giornata da ricordare: durante la pausa pranzo avrebbe discusso con il gruppo del piano per far dimettere il professor Ackerman, mentre la sera sarebbe scappato dalla finestra per uscire con i suoi amici.

< EREN! BUONGIORNO RAGGIO DI SOLE! OGGI SEI IN ORARIO E' UN MIRACOLO > urlò Sasha dalla macchina

< Come mai oggi non sei in ritardo? > disse Connie e scoppiò a ridere insieme alla mora accanto a lui

< Ieri sono andato a letto presto. Abbiamo molte cose da fare oggi noi tre >

< OH SI! Sali Eren! E tu Sasha sbrigati a partire >

My sexy teacher (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora