Capitolo 7

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Eren fece un incubo terribile: la sua casa veniva colpita da una roccia volante. Era notte e dopo lo schianto si era radunata un'enorme folla davanti a casa Jaeger. Suo padre era fuori per lavoro quindi c'erano solo Eren e Carla. Quest'ultima era rimasta incastrata sotto a delle assi e il ragazzo non era riuscito a salvarla. I pompieri giunti sul posto lo avevano tirato fuori prima che la casa crollasse e la madre era morta.

Si svegliò di soprassalto, completamente ricoperto da gocce di sudore e il respiro affannoso. Gli servì qualche minuto per calmarsi. Si accorse solo in seguito che quello in cui era seduto non era il suo letto.

*E qui come cazzo ci sono finito? Ricordo solo che ero in discoteca insieme agli altri... di chi è questa casa?*

Eren si tolse le coperte e si alzò per guardare fuori dalla finestra: il panorama era splendido. Il sole era già alto nel cielo e le persone fuori erano già in movimento. Eren si voltò e si diresse alla porta, ma appena mise la mano sulla maniglia, si aprì. Fece un passo indietro e gli si parò davanti la figura oscura di Levi, con in mano un vassoio con il pranzo.

< Buongiorno bella addormentata. Ti ho portato da mangiare, ormai è ora di pranzo > nessun sorriso nemmeno accennato

< Pensi di metterti qualcosa addosso o di rimanere mezzo nudo ancora per molto, moccioso? >

Eren all'inizio non capì. Poi abbassò lo sguardo e si accorse di essere in mutande.

< Oh cazzo > si guardò intorno, ma non trovò i suoi vestiti. Si mise a rovistare in tutta la stanza mentre Levi ridacchiò sulla soglia della camera.

< Guarda nel mio armadio se c'è qualcosa che ti piace angioletto, io ti aspetto di là in sala > il corvino se ne andò, ridendo con moderazione e chiudendosi la porta alle spalle.

*Come cazzo ho fatto a non accorgermi che addosso avevo solo le mutande? E poi, è stato lui a spogliarmi? Dio che imbarazzo. Ma perché me li ha tolti? Mi ha salvato da uno stupro perché voleva avere lui l'onore di togliermi la verginità? Devo assolutamente chiederglielo: però prima mi vesto*

Eren uscì dalla stanza dopo 15 minuti con un paio di pantaloni del pigiama verdi e a petto nudo (non aveva trovato nessuna maglietta di suo gusto e poi lui aveva sempre caldo). Levi lo aspettava seduto all'enorme tavolo della sala da pranzo, grande il triplo della cucina di Eren.

*Già avendo visto l'arredamento della camera avevo capito fosse ricco, ma non credevo così tanto. Casa mia è una briciola in confronto* il moro si accorse che mentre si guardava intorno, Levi lo stava fissando, con le braccia incrociate al petto.

< Siediti e mangia qualcosa su > interruppe i pensieri di Eren

< Oh, s-sì > balbettò il ragazzo

Dopo averlo guardato ingozzarsi per 20 minuti abbondanti, Levi ruppe il silenzio.

< Ti starai chiedendo che ci fai qui e anche perché eri mezzo nudo. O sbaglio? >

*Bingo*

Eren quasi si soffocò con il succo d'ananas che stava bevendo e non riuscì a rispondere che il corvino riprese.

< Eri in mutande perché ieri appena siamo entrati ti sei vomitato addosso. Ti ho levato i vestiti e li ho lavati, ora si stanno asciugando. Credo che tu abbia ricordi poco chiari della notte scorsa quindi ti racconterò cosa è successo >

Dopo aver ascoltato degli avvenimenti nel dettaglio, al moro tornò tutto più chiaro: Levi lo aveva salvato da quello che sarebbe potuto essere uno stupro e lo aveva portato a casa sua perché non sapeva l'indirizzo di Eren.

My sexy teacher (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora