Capitolo 6

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Levi's pov

Stamattina ero troppo stanco per andare a scuola: non avevo alcuna voglia di vedere i mocciosetti (soprattutto Jaeger) in queste condizioni. Non ho quasi dormito la notte scorsa a causa dei soliti incubi su di lui... riuscirò mai a dimenticarlo? Io non credo. Il solo pensare a lui mi fa venire i brividi. Appena alzato, vado in cucina a farmi del tè caldo e mentre l'acqua si scalda mi faccio una doccia. Finito di lavarmi, mi metto un asciugamano attorno alla vita e mi tampono i capelli. Uscito dal bagno ritorno in cucina e metto una bustina di tè nero nella mia tazza preferita. Dopo aver bevuto, vado in camera a vestirmi per andare a fare la spesa. Come sempre faccio rifornimento di tè per un mese e pago velocemente per evitare di finire in chiacchiere inutili con la solita cassiera rompiballe. Torno a casa e metto quello che ho comprato in dispensa. Dopodiché mi butto sul divano ancora vestito e mi guardo un film comico con l'intenzione di ridere un po'. Ovviamente dopo 10 minuti mi stufo e metto un film d'azione già visto mille volte ma che non mi annoia mai.

Forse stasera dovrei andare al locale, è da un po' che non mi faccio sentire sicuramente Isabel sarà preoccupata per me... Finito il film mi faccio un'altra doccia calda, mi vesto di tutto punto ed esco di casa. Scendo le scale del palazzo e prendo il primo taxi che mi capita a tiro. Arrivo a destinazione dopo circa 15 minuti e dopo aver pagato il taxista, scendo e mi dirigo all'ingresso. Il buttafuori ormai mi riconosce sempre, anche se c'è poca luce. Questa sera c'è davvero tanta gente, forse troppa. Odio stare in mezzo a troppe persone, ma lei dopo l'orario di chiusura non è mai libera quindi questo è l'unico momento in cui possiamo parlare. Prima che possa dirigermi verso il bancone, sento che qualcuno mi abbraccia da dietro: eccola. Mi giro e mi ritrovo Isabel più sorridente che mai.

< Ciao Isabel come stai? >

< Levi! Da quant'è che non vieni qui? Un mese? Mi hai fatta preoccupare da morire! Non farlo mai più! > mi sgrida, come sempre

< Ok non lo farò più. Come va il locale sorellina? > non abbiamo alcun legame di sangue ma ci conosciamo da quando avevamo 14 anni e ci sentiamo come due fratelli. Ne abbiamo passate davvero tante noi tre... già, mi mancano quei giorni spensierati.

< Alla grande! E' sempre pieno di gente come stasera! Gli affari vanno a gonfia e vele! Sono felicissima, e soprattutto guadagno un sacco di soldi! > urla Isabel, interrompendo i miei pensieri. La musica ha un volume eccessivo per i miei gusti, le orecchie iniziano a farmi male.

< Senti Isabel, ti va se andiamo a parlare in una delle camere libere al piano di sopra? Ci facciamo fare due drink da Mike al bar e scambiamo due chiacchiere in tranquillità, che ne dici? Ti piace l'idea? >

< La adoro! Mi manca parlare e scherzare insieme a te e a- > prima che Isabel possa finire la frase, Mike si accorge della mia presenza e urla da dietro al bancone

< LEVI! DA QUANTO TEMPO! > lo guardo e mi avvicino per salutarlo accennando ad un sorriso

< Ciao Mike, come stai? Vedo che hai da fare come sempre. Spero tu sia ancora il barista più bravo della città >  mi siedo sullo sgabello proprio di fronte a lui

< Dubiti delle mie capacità Levi? A proposito, come sta Erwin? Ho saputo che è tornato a fare il preside dopo quell'evento... > Mike sta pulendo dei bicchieri, ma tiene lo sguardo basso: sicuramente non gli fa piacere ricordare a me e a sé stesso ciò che è successo...

All'improvviso mi sento qualcuno alle spalle e mi volto velocemente. Isabel mi salta addosso e mi abbraccia più forte di prima.

< Sono davvero felice tu sia tornato a trovarmi. Mi sei mancato tantissimo fratellone. Mi prometti che verrai qui ogni venerdì sera? Ti prego >

< Certo Isabel lo farò > sorrido e lei ricambia per poi allontanarsi in mezzo alla folla. E' quasi ora dello spettacolo serale quindi avrà molto da fare. Dovrò aspettare per la nostra chiacchierata

Parlo un po' con Mike di come sono andate le cose ultimamente dopodiché mi addentro nella folla per cercare la mia sorellina. Devo ancora dirle alcune cose prima di andarmene.

C'è davvero troppa gente, non riesco a sopportarlo, meglio uscire da qui. Scrivo un messaggio a Isabel per dirle di venire fuori e prendo anche una boccata d'aria. Noto qualcosa di strano... sento strani rumori provenire dal vicoletto vicino al locale. Incuriosito vado a controllare, ma la scena che mi si para davanti è rivoltante: vedo due figure e sono certo che una delle due sia ubriaca. Sicuramente vuole molestarlo, devo fare qualcosa. Mi avvicino e all'improvviso vedo il volto del ragazzo a terra: Eren? Che cazzo ci fa qui? E per di più con questo tipo? Lo sento ansimare e chiedere aiuto a bassa voce. Perdo il controllo e in un attimo afferro l'uomo per il colletto.

< Stai alla larga dal mio ragazzo hai capito? > mi scappa involontariamente < Sparisci feccia >

Non sento più nessun suono provenire da Eren: probabilmente ha perso i sensi. Devo assolutamente portarlo via da qui e subito.

< Ti consiglio di scappare prima che ti stacchi il cazzo hai capito, merdoso pervertito? > lo lascio e l'uomo scappa via impaurito con ancora la zip dei pantaloni abbassata. Non voglio neanche immaginare cosa sarebbe successo se non fossi arrivato in tempo.

Mi avvicino al ragazzo ancora steso a terra: è bello anche quando dorme... Lo prendo in braccio e, uscito dal vicolo, chiamo un taxi. So che Isabel si arrabbierà perché non l'ho salutata, ma adesso devo portare Eren a casa. Aspetta: ma dove abita?


angoletto autrice

buona sera a tutti, ho deciso di pubblicare prima, spero non vi dispiaccia. è corto lo so, ma farò di meglio. prossimamente anche il capitolo 7 (forse domani mattina)

My sexy teacher (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora