Capitolo 5

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Eren's pov

Sono le 19.30 e ho appena finito di cenare. Tornato a casa da scuola ho fatto i compiti e preparato tutto per la fuga.

Lo stesso giorno, durante la pausa pranzo

< Eren, ascoltami: dopo cena dirai ai tuoi che non ti senti molto bene, dopodiché andrai in camera tua, ma non prima di aver detto a tua madre e a tuo padre che vuoi solamente dormire e che chiuderai a chiave per non essere  disturbato. Loro sono troppo buoni e ti daranno il permesso. In seguito, dovrai ammassare un bel po' di vestiti e metterli sotto la coperta del tuo letto. Mi raccomando deve sembrare che ci stai sotto. Se dovessero avere una chiave di riserva almeno sei coperto. Dopo aver preparato il tutto apri piano piano la finestra e poi salta giù. Sotto ci saremo io e Sasha a prenderti mentre tutti gli altri ci aspetteranno nella limousine che Historia noleggerà. Infine saliremo in macchina e Ymir ci farà portare nel miglior night club della città. Domande? > mi spiegò Connie

< Tutto chiaro > risposi io

Preparo il letto con un falso me sotto le coperte e apro la finestra. Aspetto le 21.30, orario stimato di arrivo dei miei amici. Ad un certo punto sento il telefono vibrare

Connie

Iniziamo l'operazione fuga notturna da casa Jaeger, piano A. Siamo qui sotto

Mi affaccio alla finestra e vedo Sasha e Connie che sventolano le mani all'aria.

< Ciao ragazzi > dico piano, cercando di non farmi sentire dai miei genitori di sotto a guardare la televisione

Letteralmente mi butto fuori dalla finestra e, inaspettatamente, i due ebeti mi prendono davvero

< Avrei giurato che mi avreste fatto sbattere il culo a terra. Sono sorpreso >

< E invece, siamo anche troppo buoni > dice Sasha

< Ora andiamo sennò arriviamo tardi. Avanti saliamo > sussurra Connie

< Tranquillo stanno guardando l'Attacco dei Giganti, in quel coso fanno un sacco di baccano, non ci sentiranno mai > dico per poi dirigermi verso la macchina.

Saliamo e noto subito che è enorme: non sono mai stato su una limousine, è la mia prima volta. Come mi aspettavo, ci sono già un sacco di bottiglie di alcol vuote: Jean è seduto vicino al suo fidanzato e gli sussurra qualcosa; Ymir e Historia, già abbastanza ubriache, stanno limonando intensamente; Armin e Mikasa sono basiti dalla scena. Io mi siedo vicino a loro.

< Buonasera ragazzi. Allora? Avete visto? Il piano di Connie e Sasha ha funzionato alla perfezione >

< Aspetta a parlare, Eren > mi dice Armin

< Armin, mi spiace dirtelo solo ora... ma nel night club in cui stiamo andando, Annie fa la ballerina > Ymir si è staccata dal bacio con la fidanzata e si sta rivolgendo al biondo

< YMIR PORCA VACCA! MA SEI FUORI DI TE? > urla Armin. Lui ci prova a fare l'incazzato, ma fallisce sempre. E' troppo cute per queste cose :)

< Eddai, almeno potrai vederla > gli dico dandogli una leggera pacca sulla spalla

Durante tutto il tragitto, Connie e Sasha cantano a squarciagola mentre le coppiette fanno le coppiette. Io, Armin e Mikasa cerchiamo di parlare, ma i due scemi fanno troppo baccano con la musica ad alto volume e le loro voci degne di X Factor. Nel giro di 20 minuti, causa traffico del venerdì sera, arriviamo al club. Da fuori sembra davvero interessante, la zona però non è delle migliori: di solito i casi di aggressione sono molto più frequenti in quest'area che in altre della città. Ma noi siamo in gruppo, non devo preoccuparmi di nulla. Scendiamo dalla macchina ed entriamo tutti insieme. Non so perché, ma, una volta entrato, mi sento come dire "osservato". Sarà solo una mia impressione, mi faccio troppe paranoie. Ymir parla con una ragazza all'ingresso che ci manda al nostro tavolo, dopodiché arriva un cameriere a prendere gli ordini.

Ordiniamo ogni alcolico possibile ed immaginabile perché tanto pagherà tutto Historia, la più ricca tra noi. Iniziamo tutti a bere, una bottiglia dopo l'altra si svuota. Nel frattempo sul palco ci sono vari ballerini che si esibiscono. Tra loro dopo un po' individuo Annie e avverto Armin, che non ha bevuto quasi nulla.

< Ehi amico, sul palco c'è Annie, dovresti andare dietro le quinte a parlarle quando ha finito che dici? >

< EREN! Ma ti sei bevuto il cervello? Io non potrei mai- > non gli lascio finire la frase

< Armin bevi anche tu e tira fuori le palle! > gli urlo

E così il biondo inizia a bere, bicchiere dopo bicchiere finché non trova abbastanza il coraggio da andare dalla sua amata. Ora vicino a me a non fare nulla e del tutto sobria c'è solo Mikasa.

< Allora Eren com- > non fa in tempo a concludere che arrivano Connie e Sasha dalla pista da ballo, la afferrano e la trascinano via. Lei cerca di opporre resistenza, invano, e finisce a ballare coi due scemi. 

E ora che sono da solo che faccio?

Provo ad esaminare tutte le persone nel night club e ad un certo punto mi pare di vedere un volto familiare: vedo un uomo con una camicia nera e dei jeans scuri, i capelli sembrano proprio i suoi. Levi? In un attimo mi risalgono alla mente i più brutti pensieri e cerco di convincermi che non è davvero lui. Inizio a bere a canna da ogni bottiglia a portata della mia mano sul tavolo e senza accorgermene finisco tutto. Ymir se ne accorge e chiama il cameriere per farne portare ancora. Dopodiché torna a baciare appassionatamente la sua ragazza. Jean e Marco se ne sono andati al bancone per i cavoli loro e quindi decido di uscire a prendere una boccata d'aria dopo tutto quell'alcol. Non ho mai bevuto così tanto in tutta la mia vita. Varcata la porta del locale, comincio a sentire una strana sensazione: inizio a vedere sfocato e faccio fatica a mantenere l'equilibrio. Anche se ubriaco marcio, sento qualcuno che mi si avvicina alle spalle, mi afferra, mi mette su una spalla e si incammina. Non mi rendo conto della situazione finché non mi ritrovo con il culo a terra in un vicolo buio. Davanti a me riesco a distinguere, non perfettamente, la figura di un uomo. A malapena riesco a restare sveglio: sento la testa pesante e mi fa male lo stomaco. Provo ad alzarmi ma le mie gambe cedono: che cosa faccio? Ho il telefono in tasca ma non ho le forze di prenderlo cazzo e questa è una bruttissima zona, non va bene restare soli qui.

< E' inutile che provi ad alzarti, piccoletto. E' da quando sei entrato che ti ho messo gli occhi addosso. Così nelle bottiglie che ti portavano ho fatto mettere una nuova droga speciale. Ora io e te ci divertiamo > dice l'uomo

Ma allora non mi stavo sbagliando, qualcuno mi stava osservando davvero. Cazzo, cazzo che faccio? Ho paura...

Sento uno strano rumore provenire dalla direzione dell'uomo: è una cerniera dei pantaloni? Mi vuole stuprare per caso?

< Vi prego qualcuno... mi aiuti > provo a dimenarmi, ma l'uomo mi afferra per i polsi

< Stai calmo, piccolo. Se ti agiti farà ancora più male. Immagino tu sia vergine... mi piacciono proprio tanto quelli come te. Su calmati ora ci divertiamo >

Continuo a muovermi invano, ma ad un certo punto tutte le forze abbandonano il mio corpo. L'uomo mi lascia i polsi e inizia a sbottonarmi la camicia. E' disgustoso, ma non riesco a difendermi.

< Q-qualcuno per favore... mi a-aiuti > dico scoppiando a piangere

All'improvviso sento dei passi: dietro all'uomo distinguo un'altra persona e, prima di perdere i sensi, sento delle parole dette dalla figura alle spalle del molestatore

< Stai alla larga dal mio ragazzo, hai capito? > dice prendendolo per il colletto < Sparisci feccia >

Dopo queste parole perdo completamente i sensi. Chissà chi è colui che mi ha salvato...


angoletto autrice

buonasera ragazzuoli ecco il capitolo 5, spero vi piaccia. se riesco domani verso sera pubblico il 6

My sexy teacher (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora