Capitolo 13

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Eren si alzò con un fortissimo mal di testa, ma non poteva restare a casa. Dopotutto era venerdì e aveva un'importante verifica di storia. Avrebbe resistito, anche perché la sera sarebbe dovuto andare a festeggiare il compleanno con Historia e gli altri.

*Forse è meglio disdire per stasera, già arrivare a scuola sarà una sfida*

Si vestì lentamente e, senza voglia di vivere, prese lo zaino in spalla e scese, come tutte le noiose mattine. La madre era in cucina, mentre il padre non c'era

< Papà non c'è? >

< No Eren ha ricevuto una chiamata urgente stanotte e deve ancora tornare >

< Capito >

< Amore mio, ti vedo stanco. Hai due occhiaie da far paura. Sei sicuro di stare bene? >

< Si mamma tranquilla, ho solo dormito poco stanotte. Ora devo andare, ci vediamo > disse sbrigativo

< Ah Eren, il tuo professore di matematica, il signor Ackerman, mi ha detto che ti darà ripetizioni per tre giorni al pomeriggio fino a sera. Trovo sia un'idea stupenda! Gli ho assolutamente detto che va bene e che, qualche volta, se sei troppo stanco, puoi dormire a casa sua e andare a scuola con lui! > a quelle parole, il ragazzo diventò tutto rosso e abbassò lo sguardo

< Mamma, non dire cavolate >

< Beh però un po' mi dispiace oggi starò tutto il giorno da sola >

< Che dici, tornerò dopo scuola >

< Ma oggi è venerdì, hai le ripetizioni di matematica amore. O così mi ha detto il tuo profess- > un suono molto forte interruppe Carla. Proveniva da fuori

< Sono i miei amici, devo andare ora >

< D'accordo figliolo ci vediamo stasera >

Il ragazzo uscì dalla porta e salì in macchina. Salutò tutti, ma per il resto del viaggio rimase in silenzio a pensare

*Come mai ha detto a mia madre che le ripetizioni iniziano oggi? Non può sapere che volevo annullare i festeggiamenti, di cui non conosce l'esistenza, perché sto male* dopo qualche minuto gli si accese una lampadina *Avrà previsto che mia madre non mi avrebbe lasciato uscire per la punizione e stia cercando di coprirmi? No, non può essere. Però chiederglielo non farebbe male...*

< Eren, che cos'hai? > il biondo interruppe i suoi pensieri

< N-non ho niente, perché? >

< Sembri malato: hai delle borse sotto gli occhi che sono più nere dei capelli di Mikasa e il tuo respiro non mi sembra molto regolare >

< Tranquillo Armin sto bene > non convinse il biondo, ma almeno quest'ultimo non fece più domande durante il tragitto

Arrivati a scuola, si unirono agli altri. Ymir e Jean si guardavano ancora male e stringevano forte i rispettivi innamorati. Eren nei corridoi barcollava leggermente, sentiva la testa pesante, ma tentava di non farlo notare a nessuno. Fortunatamente ci riuscì.

La verifica di storia andò abbastanza bene e arrivò in un battibaleno la pausa pranzo

< Historia, ragazzi, sentite: dovremo rimandare i festeggiamenti. Mi ero dimenticato che stasera io e i miei andiamo fuori a cena tutti insieme dopo tanto. Scusatemi >

< Tranquillo Eren, ne riparleremo la settimana prossima o per messaggio. Non ti preoccupare > la bionda usava sempre un tono dolce e calmo

Il tempo passò rapido mentre discutevano del test appena svolto e di come Sasha e Connie non sapessero copiare da Armin senza ridere a crepapelle

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2021 ⏰

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