Eren si alzò con un fortissimo mal di testa, ma non poteva restare a casa. Dopotutto era venerdì e aveva un'importante verifica di storia. Avrebbe resistito, anche perché la sera sarebbe dovuto andare a festeggiare il compleanno con Historia e gli altri.
*Forse è meglio disdire per stasera, già arrivare a scuola sarà una sfida*
Si vestì lentamente e, senza voglia di vivere, prese lo zaino in spalla e scese, come tutte le noiose mattine. La madre era in cucina, mentre il padre non c'era
< Papà non c'è? >
< No Eren ha ricevuto una chiamata urgente stanotte e deve ancora tornare >
< Capito >
< Amore mio, ti vedo stanco. Hai due occhiaie da far paura. Sei sicuro di stare bene? >
< Si mamma tranquilla, ho solo dormito poco stanotte. Ora devo andare, ci vediamo > disse sbrigativo
< Ah Eren, il tuo professore di matematica, il signor Ackerman, mi ha detto che ti darà ripetizioni per tre giorni al pomeriggio fino a sera. Trovo sia un'idea stupenda! Gli ho assolutamente detto che va bene e che, qualche volta, se sei troppo stanco, puoi dormire a casa sua e andare a scuola con lui! > a quelle parole, il ragazzo diventò tutto rosso e abbassò lo sguardo
< Mamma, non dire cavolate >
< Beh però un po' mi dispiace oggi starò tutto il giorno da sola >
< Che dici, tornerò dopo scuola >
< Ma oggi è venerdì, hai le ripetizioni di matematica amore. O così mi ha detto il tuo profess- > un suono molto forte interruppe Carla. Proveniva da fuori
< Sono i miei amici, devo andare ora >
< D'accordo figliolo ci vediamo stasera >
Il ragazzo uscì dalla porta e salì in macchina. Salutò tutti, ma per il resto del viaggio rimase in silenzio a pensare
*Come mai ha detto a mia madre che le ripetizioni iniziano oggi? Non può sapere che volevo annullare i festeggiamenti, di cui non conosce l'esistenza, perché sto male* dopo qualche minuto gli si accese una lampadina *Avrà previsto che mia madre non mi avrebbe lasciato uscire per la punizione e stia cercando di coprirmi? No, non può essere. Però chiederglielo non farebbe male...*
< Eren, che cos'hai? > il biondo interruppe i suoi pensieri
< N-non ho niente, perché? >
< Sembri malato: hai delle borse sotto gli occhi che sono più nere dei capelli di Mikasa e il tuo respiro non mi sembra molto regolare >
< Tranquillo Armin sto bene > non convinse il biondo, ma almeno quest'ultimo non fece più domande durante il tragitto
Arrivati a scuola, si unirono agli altri. Ymir e Jean si guardavano ancora male e stringevano forte i rispettivi innamorati. Eren nei corridoi barcollava leggermente, sentiva la testa pesante, ma tentava di non farlo notare a nessuno. Fortunatamente ci riuscì.
La verifica di storia andò abbastanza bene e arrivò in un battibaleno la pausa pranzo
< Historia, ragazzi, sentite: dovremo rimandare i festeggiamenti. Mi ero dimenticato che stasera io e i miei andiamo fuori a cena tutti insieme dopo tanto. Scusatemi >
< Tranquillo Eren, ne riparleremo la settimana prossima o per messaggio. Non ti preoccupare > la bionda usava sempre un tono dolce e calmo
Il tempo passò rapido mentre discutevano del test appena svolto e di come Sasha e Connie non sapessero copiare da Armin senza ridere a crepapelle
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My sexy teacher (Ereri)
FanfictionEren Jaeger è uno studente all'ultimo anno di liceo che non si aspetta molto dalla vita. Il suo hobby è far dare le dimissioni ai professori che non vanno a genio a lui o al suo gruppo di amici. Ci è sempre riuscito senza alcun problema, fino al mom...