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Per le altre due ore a scuola ho fatto matematica, una verifica. Non credo sia andata nei migliori dei modi, ma recupererò, credo. Non ho mai amato la matematica, preferisco storia e le materie umanistiche ad essere sincera. Verso le 15 sono uscita e subito dopo ho ricevuto una chiamata da Aidan. Prima di rispondere mi allontanai un po' così che nessuno sentisse la conversazione, o facesse dei commenti inappropriati.
«Ehi» la sua voce dopo quella straziante prova era un sollievo per me.
«Ehi, come va?» dissi con un piccolo sorriso in faccia.
«Tutto bene te?»
«Verifica di matematica all'ultima ora, ti dico solo questo» mi stropicciai gli occhi dalla stanchezza mentre sentivo la sua bellissima risata
«Ti sei trovata bene a scuola? Il primo giornoo »
«Con quella voce sembri mia madre» dissi bozzando un sorrisetto. «comunque si, come va al lavoro?»
«Non ce male»
«Dai Maya andiamo» Greta mi prese letteralmente dal braccio per portarmi in mezzo al parcheggio della scuola
«Chi è» disse Aidan curioso
«Solamente la mia coinquilina che mi sta stritolando il braccio perché l'ho lasciata da sola»
«Che crimine imperdonabile, vado un saluto bellissima»
«Ci sono anche io» disse Greta offesa per il fatto che Aid avesse salutato solo me. Chiusi la chiamata e lei iniziò a guardarmi con uno strano sorriso.
«Non guardarmi così» dissi dandole una pacca sulla spalla. Abbiamo iniziato a ridere come delle stupide.
«Siamo a casa» abbiamo detto in coro appena abbiamo varcato la porta. Nessuna risposta.
«Non ti preoccupare, saranno al lavoro» mi disse la mia amica
«Io vado su» dissi
«Salutamelo» disse «chiedi se ha degli amici carini da presentarmi»
«Greta!» dissi scuotendo la testa mentre salivo le scale. Mi buttai a letto dopo aver lavato i denti e messo qualcosa di più comodo. Mi arrivò una videochiamata da mia mamma
«Ciao tesoro, come stai? Come va li? Hai incontrato qualcuno? Qualcuno di carino?» sorrisi. Mia mamma si è sempre preoccupata per me, adesso che stavo un anno fuori di casa, dio solo sa quante volte avrebbe fatto delle domande del genere in chiamata.
«Troppe domande mamma!» le feci notare
«Vero, scusami e che voglio sapere come sta la mia bellissima bambina, che fai o che hai fatto»
«Nulla di che per adesso, la scuola va benone»
«Invece gli amici?» mi disse. Non risposi subito perché mi ricordai una breve scenetta di quando ero a scola. Mia madre era l'unica persona che conosceva il mio andazzo nell'ambito sociale.
«Molto bene, non ti preoccupare davvero» abbiamo parlato un po'.
«Dai mamma io stacco» dissi, la salutai e abbiamo staccato. Mandai un messaggio a Aidan. Mi rispose con un vocale dove diceva che stava ancora lavorando, e che appena finito mi avrebbe chiamata. Iniziai a frugare tra le cose nella scrivania, non so per cosa. Trovai evidenziatori, libri e un piccolo diario. Lo aprì.
Caro diario,
Oggi il 7 di agosto sono andata fuori, ho incontrato la mia amichetta al parco, ma non mi ha salutata. Penso che non mi abbia nemmeno vista.
Era un vecchio diario delle elementari, non so perché non l'abbia buttato. Mia mamma mi aveva trasmesso la sua non voglia di buttare le cose vecchie, e vi assicuro che non è tanto bello. Alle elementari avevo questa amichetta e per una ragione che non ricordo appena siamo andate alle medie non ci siamo ne viste ne scritte. Ci siamo perse di vista, e lei stessa è cambiata e non poco.
Stavo sfogliando ogni pagina di quel stupido diario, diciamo che non ho avuto la migliore delle infanzie, era triste e io non me ne ero resa neanche conto. Sfogliavo, e leggevo ogni singola parola comprensibile di quel vecchio giornalino, fino a quando il mio telefono squillò. Aidan.
«Ehi» dissi, avevo la voce un po' spezzata.
«Ehi bellezza, tutto bene?»
«Si perché?» dissi
«Ti sento un po' triste» di sottofondo c'era la freccia della macchina
«No è tutto ok»
«Hai voglia di uscire?»
«Aidan Gallagher in persona mi sta chiedendo di uscire alle 20 di sera. Dovrei esserne grata?»
«Dai non fare la stupida» sentì la sua risata dall'altra parte del telefono e risi anche io.
«Dammi 20 minuti al massimo» dissi iniziando a prendere le cose dall'armadio.
«Voi donne ci mettete così tanto?»
«Potrei metterci anche di più caro» dissi per poi chiudere la chiamata. Avevo poco tempo.
«Scusa fate un uscita e non mi inviti?» entrò di colpo Greta
«Metto le sbarre alla porta ed esco dalla finestra se tu continui ad entrare così di colpo» dissi mentre aprivo e chiudevo l'armadio per l'indecisione.
«Ehi sono venuta qui ad aiutarti e tu vuoi mettere le sbarre alla porta?» disse la mia amica ridendo «dai mettiti questi» disse passandomi un paio di jeans larghi e un maglione.
«Penso di amarti, grazie»
«Dovrei aspettarti con un test di gravidanza?» mi disse
«Greta oddio, ci conosciamo da quanto due giorni?» dissi facendo una face palm.
«Lo prendo come un si?» disse ridendo accompagnandomi alla porta
«Quanto puoi essere pervertita?» dissi per poi uscire. Fuori c'era la sua macchina, prima di staccare la chiamata li avevo mandato la posizione.
«Dove vuoi andare?» disse
«Non so, decidi tu» dissi
«Andiamo al starbucks? Ho voglia di caffè»
«Questa sera non dormirai, non ti fa bene il caffè a quest'ora» dissi ma poi mi tappai la bocca « scusa e che di solito faccio la " mammina " a casa e-» mi stavo grattando la fronte «oddio è imbarazzante » dissi ridendo, una risata un po' nervosa.
«Hai fatto cena?» mi disse
«No, non avevo tanta fame» dissi guardando il finestrino
«Mc?»
«Come posso rifiutare» cambiò la rotta. Appena arrivati ci siamo seduti ad un tavolo. Poco dopo mi arrivò una mail.
Cara Maya Rogers,
Sei stata accettata per interpretare il ruolo di Otto Hargreeves nella serie tv Umbrella Accademy. Le chiediamo gentilmente di presentarsi con le analisi del sangue, e altre visite che le comunicheremo in futuro. Ci mandi una risposta entro due giorni per accettare il ruolo.
«Aidan» dissi con la mano tremolante. Lui mi rivolse uno sguardo preoccupato
«Si?»
«Leggi qui» ero emozionatissima, finalmente il sogno di una vita si stava avverando...

just us//Aidan GallagherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora