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Abbiamo fatto un viaggio di circa 15 minuti.
« siamo arrivati? » dissi impaziente
« rompi quando fai così » mi disse lui. Feci la finta offesa e lui per farsi " perdonare " poggiò la sua mano sulla mia coscia e io arrossì.
« adesso se potresti chiudere gli occhi» disse scendendo dalla macchina
« ma non cado poi? »
« secondo te ti faccio cadere » disse prendendomi per il braccio
« no » dissi sorridendo. Stavamo camminando, non c'era rumore, solo odore di mare, quindi immaginai dove eravamo.
« puoi aprirli » così tolsi le mani dagli occhi e in vista c'era una bellissima: una casetta di legno con vista mare, un po' isolata.
« pensavi davvero che ti avrei lasciato con la bibita del starbucks mentre tu mi hai regalato una chitarra costosa?»
« sei pazzo Aid » dissi coprendomi la bocca con le mani.
« e tu ami questo pazzo » disse ridendo. Lo abbracciai con una forza incredibile e lui mi strinse a se. Lo guardai e li diedi un bacio
« quindi ti piace » disse sorridendo
« la adoro » dissi entrando dentro. Avevo gli occhi sognanti, ho sempre voluto una casa del genere, vista mare, senza nessuno intorno che potesse disturbare.
« sai non mi piace la città » iniziai a dire « troppi rumori, troppe persone »
« neanche a me piace » disse.
« che facciamo adesso? » mi chiese
« coccole » dissi con una faccina carina
« riesci sempre a ottenere quello che vuoi, mi devo preoccupare » disse. Risi. Ci siamo messi a letto, un letto matrimoniale, non ce n'erano altri. Sorrisi e mi buttai sul soffice materasso. Poco dopo arrivò anche lui. Mi sono messa accando a lui, con il mio naso congelato nel suo petto
« MAYAAAA »
« si? » dissi innocente
« sei freddissima » disse ridendo
« eee »
« togli quel nasino congelato dai miei bellissimi addominali »
« poco modesto » dissi togliendo la mia faccia da li « almeno ho scoperto che oltre ad essere un ragazzo fantastico, sei anche una stufetta utile» dissi ridendo
« sono multitasking » disse provocandomi una risata non molto signorile.
« perché mi stai fissando in quel modo » dissi asciugandomi le lacrime dalle risate « ho capito che sono una figa della madonna, e che quando rido sembro un rinoceronte ma con calma »
« sei solo una stupida egocentrica »
« questa ha fatto male capitano » dissi portando la mia mano destra sul cuore
« sto scherzando » disse lui ridendo
« lo so? » risposi ovvia. Dopo quella piccola conversazione mi sono messa ad accarezzare i suoi capelli e a ripensare come fosse cambiata la mia vita dopo l'incontro con il mio attuale fidanzato. Mi venì in mente mia mamma.
« comunque Aid, ti devo parlare » dissi deglutendo msntre avevo ancora le mani nei suoi capelli castani
« dimmi tutto » disse preoccupato
« riguardo al ritorno a casa mia in estate » dovevo dirgli di mia mamma per forza
« odio solo il pensiero che tu te ne debba andare via » disse roteando gli occhi al cielo
« il fatto è che non me ne devo andare» iniziai a lacrimare
« in che senso » non risposi « Maya » disse lui guardandomi con occhi tristi
« che forse è morta » dissi scoppiando in lacrime
« nonono, non piangere, non so che fare se fai così » disse iniziando ad avere respiri più pesante. Stavo piangendo da un po' e lui non stava dicendo nulla, mi stava accarezzando la schiena. Mi ha aiutata. Ho scaricato tutte le lacrime che nel mentre mi ero tenuta dentro per un po' di tempo.
« ehi apetta » disse per poi leccarmi le lacrime sul mio viso. Risi, nonostante avessi ancora delle lacrime pronte a scendere  « va meglio? » disse dandomi un altro bacio sulle labbra
« si » dissi « grazie » dissi passandomi la mano sulla faccia
« mi dispiace tanto per tua mamma » disse ad un tratto  «sai che cosa potrebbe aiutarti adesso »
« cosa » dissi accucciandomi nelle sue braccia
« passeggiata in riva al mare? » mi disse con un sorriso. Annuì.
« tu intanto vai, io ti raggiungo » dissi, lui si alzò e andò fuori. Mi ero portata alcuni costumi con me nella borsa, nel caso mi avesse portata al mare, appunto. Sicuramente non avremmo fatto solo una passeggiata quindi mi misi il costume, una maglietta di Aidan presa dall'armadio e uscì anche io.
« un altra maglietta » disse disperato
« 1 devi ammettere che mi stanno bene » dissi « 2 se vuoi convivere con me, non è la prima ne l'ultima che ti rubo » dissi dandogli un bacio sulla guancia. Iniziai a correre per la spiaggia come una bambina mentre lui mi guardava.
« vieni dai è rilassante » dissi prendendo il mio fidanzato dalla mano. Iniziammo a correre e a ridere come dei pazzi sulla sabbia fredda. Ad un tratto ci siamo fermati e lui mi diede un altro bacio sulle labbra.
« sei la donna della mia vita » disse a bassa voce. Li diedi tanti piccoli baci.
« Aidan » dissi emozionata
« che ce » disse lui ridendo
« dai andiamo a fare un bagno » dissi
« passo avanti » disse
« daaaaaai »
« cosa mi fai fare » disse togliendosi la maglietta
« non ho neanche il costume »
« io avrei un bikini, ma non credo vada bene per te » dissi ridendo. Solo dopo mi accorsi del senso della frase
« non pensare male »
« non ho detto nulla io »
« hai pensato » dissi puntandogli un dito contro
« non posso negare di non averlo fatto » disse alzando le mani. Girai la testa verso il cielo stellato, e in un momento di disttazione lui mi buttò in acqua
« preparati a morire » dissi iniziando a rincorrerlo. Li lanciai un po' d'acqua e li che lui si arrabbiò un po' diciamo. Iniziò a venire verso di me con uno sguardo seduttivo
« prova a prendermi » dissi iniziando a correre come una pazza verso casa. Peccato però che riuscì a raggiungermi, mi girò e mi diede un caldo bacio, mentre le goccioline d'acqua salata scendevano dai suoi capelli...

just us//Aidan GallagherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora