12º

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Arrivo al negozio ed entro, compro tutto il necessario e mi avvio alla cassa per pagare con i soldi che il mio ragazzo mi ha dato.
"Fermi tutti, alzate le mani" salto in aria e improvvisamente comincio a tremare e piangere nell'avvertire la presenza di tre ragazzi con i visi coperti all'ingresso del negozio, due di loro tengono puntata una pistola che continuamente cambia direzione ad ogni minimo movimento "apri questa dannata cassa" dice un ragazzo avvicinandosi e puntando la pistola verso il cassiere che sta proprio davanti a me "vi prego, ho solo pochi soldi per mandare avanti la mia attività e la mia famiglia" dice piangendo il cassiere "apri questa cazzo di cassa" grida più forte il ladro " ma guarda che bella bambolina che abbiamo qua" dice una alle mie spalle avvicinandosi troppo, il mio cuore non credo che posso reggere. Le mie lacrime continuano a scendere e mentre il cassiere va prendendo i soldi quest'altro ragazzo si avvicina troppo a me "vieni qua bambolina" dice afferrandomi per i fianchi "ti prego lasciami stare" provo a dimenarmi con forza "e sta ferma buttanella, vieni qua" comincia a stringermi forte, mi volta e non mi ero resa conto che nel negozio c'era altra gente impaurita inginocchio, alcuni coprono gli occhi ai loro figli che impauriti tremano e piangono "ti prego lasciamo" ma niente questo ragazzo non fa altro che toccarmi, allora io continuo a dimenarmi fino a quando non gli mollo un ciuffo "brutta Troia che non sei altro" dice grifando e afferrando i miei capelli per sbattermi la testa contro il bancone della cassa.
Silenzio, nella mia testa regna solo il silenzio avverto anche altre emozioni come il dolore, la paura, l'odio...
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Sento delle strani voci "Ragazza ci senti" vorrei rispondergli ma non posso, perché non riesco più a controllarmi... ho paura, non riesco più a sentire il mio corpo, non riesco più ad prore gli occhi riesco solo a sentire ciò che mi circonda...
"Corri più veloce che puoi, non possiamo perder la dobbiamo arrivare in tempo al pronto soccorso, cazzo corri..." ho paura, vorrei tremare ma neanche questo riesco a fare "ragazzina c'è la faremo, sei forte me lo sento" continua a dire questa voce femminile, è una voce che rassicura, sembra una voce di una mamma, una mamma che ha paura di perdere il proprio figlio è chissà perché tiene così tanto a me, alla mia vita.
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LUDO POV'S

Ho ricevuto la chiamata più brutta della mia vita, quasi svenivo ma avrei solo complicato le cose perché Rosa in quell'ospedale ha bisogno di me.
Mi appresto a prendere mia madre e corro con la macchina verso il pronto soccorso, mia madre nella crisi più totale chiama mio padre che lasciando il carrello con la spesa al bancone scappa verso il pronto soccorso.
Ha avuto una forte emorragia, quel bastardo ha avuto la crudeltà di sbattergli con violenza la testa sul bancone ... ringrazio Dio che la polizia sia arrivata in tempo, chiamata dai negozi vicini, sono riusciti a catturarli e ad arrestarli.
"Un familiare di Rosa" chiede un dottore uscendo dalla porta "noi" avanziamo tutti e tre verso la porta, menomale che non ho portato Roby perché sarebbe morto dalla paura, ho fatto bene a lasciarlo a casa della mia migliore amica.
"Abbiamo trovato nella tasca della ragazza il cellulare" dice porgendolo e mi affretto a prenderlo io, ho troppa voglia di guardare le sue foto, di ascoltare la sua voce perché anche se so che fra poche ore si sveglierà, perché lei si sveglierà, mi manca ed ho bisogno di svagarmi un po'.
Accendendo il telefono posso notare vari messaggi su whatsapp

-Deddy
Amò hai comprato tutto ?

-Deddy
Amò tutto apposto, mi preoccupo

-Deddy
Rosa dove sei, mi fai stare in ansia sai che sono molto geloso

-Deddy
Se non volevi più parlarmi bastava dirmelo, non so più che pensare

Da questi messaggi intuisco che siano già fidanzati, penso sia arrivato il momento anche di dirlo ai miei perché sento che è un ragazzo in gamba e che tiene realmente alla mia piccolina.

- Sono Ludo, suo fratello, Rosa è stata vittima di un attacco crudeltà, dei ladri hanno sbattuto con forza la testa di rosa sul bancone della cassa e adesso ci troviamo in ospedale aspettando il suo risveglio.

Aspetto una sua risposta per scrivergli anche di venire ma non ricevo nessuna risposta.
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Sono passati solamente 7 minuti precisi da quando ho inviato il messaggio a Deddy ma eccolo entrare in lacrime e tremando in reparto.
"Dimmi che sta bene" dice Deddy tremando in lacrime "c'è la farà fratello, fidati ne sono sicuro" dico piangendo e abbracciandolo...
siamo due maschi e non ci vergognavamo della nostra fragilità, abbiamo bisogno di sfogo, di aiuto e di supporto e assieme anche senza conoscerci possiamo darcelo perché entrambi teniamo troppo a lei, alla nostra unica ragione: ROSA.

Toccando il cielo contromano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora