19º

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DEDDY'S POV

Siamo arrivati alla stazione di Torino e Rosa ancora dorme, così mi affrettai a svegliarla prima che il treno proseguisse per la sua strada, << Hey piccolina >> sussurrai dolcemente al suo orecchio e lei cominciò a mugugnare qualcosa << siamo arrivati, forza prima che prosegui il treno >> dissi invogliandola ad alzarsi.
Scendemmo dal treno, ovviamente presi io il suo zaino perché Rosa ancora mentalmente era come se non esistesse, questa ragazza è assurda riuscirebbe a dormire giornate intere pensai fra me e me provocando sul mio viso un leggero sorriso che certamente non apparve nascosto alla ragazza al mio fianco, << perché stai sorridendo De, ho per caso qualcosa fuori posto >> disse guardandosi attraverso il telefono << sei perfetta così vita >> dissi dandole un bacio sulle labbra affinché percepisca nelle mie parole la verità.
Camminammo per un po' a piedi parlando del più e del meno, entrambi eravamo molto ansiosi per l'audizione svoltasi ieri << Io penso che non mi chiameranno, hai visto quanta gente bravissima c'era ? >>  disse un po' delusa mantenendo lo sguardo per terra << ma sei scema per caso ? Hai spaccato amò, ti chiameranno sicuro >> dissi con tanta sincerità, purtroppo da molto notai in lei questa abitudine di sottovalutarsi e non mi piace per nulla perché è davvero una ragazza fantastica e non voglio che si faccia danni psicologici da sola senza avere un vero e proprio valido motivo, << Grazie amore >> disse regalandomi un sorriso spettacolare che ahimè riesce sempre a farmi perdere la testa.
Siamo arrivati davanti casa di suo fratello, ovviamente prima di tornare a casa accompagnai lei, << va bene piccolina, ci vediamo dopo >> dissi dandogli un bacio passionevole sulle labbra per poi restituirgli la cartella e incamminarmi verso il mio appartamento.
Un'improvvisa notifica mi distrasse dalla musica che stavo ascoltando, prensi il cellulare e controllai di cosa si trattasse. Un messaggio e per giunta anonimo:

- ANONIMO
Non dovevi intrometterti, la pagherai cara.

Non nascondo per nulla l'ansia che in quel minuto mi assalì, subito pensai a chi potesse avermi mandato un messaggio del genere e l'unica persona che mi venne in mente fu quel ragazzo che stava picchiando Giulia. Devo mandarle un messaggio per farmi raccontare meglio la situazione così da potermi preparare psicologicamente a ciò che potrebbe accadermi.
Purtroppo non ho il numero di Giulia altrimenti gli avrei subito chiamato, mi limiterò ad andarci in serata a casa, così magari da poter uscire a fare due passi assieme e farmi raccontare anche il perché quel giorno la stesse picchiando. Ovviamente Rosa deve starne fuori da tutta questa discussione, non voglio per niente tirarla in mezzo a questa brusca situazione, non so chi pazzo possa essere questo tizio che mi scrisse e neanche a cosa sarebbe capace di fare.
Arrivai a casa mia, aprii  la porta della mia scala ed entrai esausto dalla giornata. Dopo essermi fatto una bella, rilassante e lunga doccia mi precipitai nel letto della mia stanza per riposarmi un po', prima di chiudere gli occhi vorrei sentire Rosa per vedere cosa stesse facendo;

- Amore mio, che fai ? ☺️

Non ricevetti nessuna risposta ma non mi preoccupai più di tanto,  perché sicuramente starà dormendo come da sua consuetudine. È in questi momenti così, dove mi ritrovo continuamente a pensare a lei, che mi rendo conto quanto di giorno in giorno stia diventando importante per me. Non pensai oggi come oggi di poter continuare ad essere felice senza la sua presenza nella mia vita, ma non solo come amica ma come ragazza. Amici io e Rosa non potremmo mai esserlo perché il nostro carattere è così complicato che se di mezzo non ci fosse l'amore non potremmo mai sopportarci.
Il sonno si impossessò del mio corpo lasciando che la mente spazi  nei miei pensieri dove la protagonista è sempre la solita ragazza, quella ragazza che seppe aprire la porta del mio cuore costruendoci dentro una capanna in cui abitare.

Toccando il cielo contromano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora