20º

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A svegliarmi fu la suoneria del mio telefono, mi svegliai e controllai chi mi stesse chiamando ma rabbrividii quando vidi sulla schermata il nome di Ludovico, non fu tanto il nome a farmi rabbrividire ma bensì l'orario.

03:36

Cosa potrebbe mai essere successo a quell'ora ? Mi affrettai a rispondere, e ovviamente non riuscii a nascondere la mia preoccupazione.
<< Deddy, Rosa è lì con te ? Poteva avvisarci che avrebbe dormito da te >> disse abbastanza nervoso Ludo, ma ovviamente qualcosa non quadrava a Deddy << Ludo guarda che Rosa non è a casa mia >> dissi abbastanza nervoso e preoccupato, << come non è a casa tua ? Oddio dove può essere a quest'ora se non con è con te >> disse alzando il tono della voce, si poteva percepire la paura, l'ansia e l'angoscia , sentimenti che tutti proverebbero se non trovassero la loro sorella. << Ludo io corro a cercarla per strada, chiamala di continuo risponderà >> dissi ormai disperato per la paura, riattaccai e mi andai subito a vestire con le prime cose che trovai.
Il buio regnava tra le strade di Torino e la paura cresceva sempre di più, perché Rosa sarebbe uscita da sola e soprattutto fino a quest'ora ? Qualcosa non quadrava e dentro me lo sentivo, ma ciò che mi faceva paura erano i miei pensieri orribili, pensieri che la paura mi portava davanti gli occhi.
Mi distrasse un urlo improvviso, un grido femminile che avrei riconosciuto anche tra mille rumori << ti prego lasciami, non ho fatto niente >> urlava con le lacrime agli occhi, si poteva percepire dalla voce tirata che aveva. << Cagna che non sei altra, taci >> disse mentre stava per lasciarle un ceffone sul viso ma per fortuna le mie gambe questa volta non mi delusero, corsi più veloce che potevo e senza fermarmi gli saltai addosso, la rabbia e la paura mi acciecarono gli occhi tanto da non rendermi conto del corpo sanguinante ormai sotto il mio corpo.
<< Deddy ti prego fermati, così lo ucciderai. Andiamo ti prego, sto bene >> disse Rosa tirandomi per la maglia ormai tutta strappata.
Qualche livido me lo procurai anch'io, avevo un taglio sul fianco destro ma nulla di grave.
Fortunatamente la preoccupazione nella voce di Rosa mi riportò sulla terra facendomi fermare, mi alzai da quel corpo ormai mal ridotto e solo in quell'istante mi resi conto di chi stavo picchiando, era quello stronzo che picchiò Giulia e che mi aveva mandato quel messaggio anonimo.
Afferrai subito Rosa è la strinsi forte a me, avevo bisogno di sapere che stesse bene, che il suo cuore ancora batteva all'unisono con il mio.
<< Andiamo amore ti prego >> disse Rosa con le lacrime ancora agli occhi, io la presi per mano e insieme ci incamminammo verso casa mia.
<< Chiama tuo fratello che starà morendo dalla paura, non sapevamo dove fossi e neanche cosa ti potesse essere successo >> dissi guardandola in viso << io chiamerò l'ambulanza e avviserò di quel coglione sul marciapiede >> continuai prendendo il telefono.
Arrivammo a casa, Ludo gli disse di dormire da me per non restare a camminare ancora a lungo per strada a quest'ora della notte.
<< Stai bene amò >> dissi accarezzandole il viso, solo allora spostandole i capelli notai un livido enorme proprio sulla mascella destra. La rabbia mi avvolse ancora una volta, non ci vidi più e cominciai a scagliare pugni contro la parte.
Era colpa mia, solo colpa mia.
Pensai ancora a tutto quello che lei potesse aver sofferto, a ciò che quel coglione gli posse aver fatto.
<< Ti prego Deddy fermati, tu non centri nulla tu >> disse Rosa avvicinandosi a me cercando di fermarmi.
Mi fermai e mi inginocchiai a terra piangendo << invece si è solo colpa mia, ti hanno fatto del male solo a causa mia >> dissi con le lacrime che scendevano senza sosta << mah perché ? Cosa centri tu amo ? Finiscila di darti colpe non tue >> disse alzandomi il viso per guardarmi negli occhi.
Mai nessuno mi aveva visto piangere, non mi piaceva mostrare la mia fragilità ma oggi per la prima volta tocco anche a me mostrarla, e la mostrai a lei, la ragazza che più amavo al mondo.
<< Ti ricordi ciò che successe a Giulia ? Dove intervenni io ? >> dissi guardandola dritta negli occhi, lei annuì confusa << quel ragazzo mi cercò, mi aveva avvertito che me l'avrebbe fatta pagare >> dissi prendendo il telefono e mostrandole il messaggio.
<< Non è colpa tua se la gente è orribile, tu per Giulia hai solamente fatto la cosa più giustissima >> disse baciandomi con passione sulle labbra
<< l'importante è che io stia bene >> disse accarezzandomi il ciuffo, solitamente mi da fastidio ma se è lei a toccarmi i capelli allora va bene.
<< Adesso andiamo in bagno, così ti disinfetto la ferita e poi ti dai una bella sciacquata >> disse prendendomi per mano e dirigendoci mano nella mano verso il bagno.
Prima di entrare in bagno però la bloccai nella parete, la sua schiena era in perfetto allineamento con il muro, le mie braccia erano aperte ai lati delle sue spalle con le mani ben aperte sul muro.
La baciai con tutta la passione che potessi mai avere, ci misi tutto l'amore che avevo dentro, ogni mia emozione, ogni mio ricordo ed ogni mia paura.
In lei trovavo la forza di andare avanti, di rialzarmi anche quando il mondo sembra girasse al contrario.
<< TI AMO >> gli sussurrai all'orecchio per poi prenderla in braccio, anche se la ferita mi pulsava non me ne fregava nulla, lei riusciva a far passare tutto, era la mia medicina, era la mia aria, il mio ossigeno.
Ci infilammo nella doccia, lei imbraccio a me con le gambe incrociate sui miei fianchi, aprii l'acqua e lasciai che il calore dell'acqua riscaldasse i nostri umidi e passionali baci che ormai avevamo dato il sopravvento, neanche la mancanza di ossigeno riusciva a fermarci.


SCUSATE IL RITARDO, MA COME DICEVO PRIMA HO AVUTO PARECCHIO DA FARE. ADESSO ECCO A VOI UN CAPITOLO ABBASTANZA FRIZZANTE, PERÒ ADESSO VOGLIO SAPERE DA VOI COSA NE PENSATE. SE RISPONDERETE A QUESTO CAPITOLO CON I VOSTRI COMMENTI GIURO CHE OGGI PUBBLICHERÒ UN ALTRO CAPITOLO. PROMESSO ❤️🥰

Toccando il cielo contromano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora