Indurì lo sguardo e la fissò freddo mentre tentava di tenere a bada la collera. «Fai come ti pare».
Lei sembrò spaesata da quell'improvviso cambio di atteggiamento, ma si riprese subito. «Lo avrei fatto comunque».
Gli voltò le spalle e scese al piano inferiore, Mason avrebbe voluto mandarla al diavolo e tornare a casa, invece si ritrovò a seguirla a distanza e minacciare con lo sguardo chiunque idiota tentasse di approcciarla. La piccola acida si avvicinò al tavolo delle bevande e iniziò a bere qualche bicchiere di birra di troppo, uno dietro l'altro, senza quasi riprendere fiato. Iniziò ad allarmarsi e si guardò intorno alla ricerca di Damien, dov'era finito quel deficiente? L'amica sembrava voler scoprire l'emozione di una cirrosi epatica e lui avrebbe dovuto farle da balia? Imprecò sonoramente, facendo spaventare due ragazze che gli ballavano accanto, e si avvicinò alla bruna, strappandole di mano il nuovo bicchiere che stava per portarsi alle labbra. Lei non gradì affatto quell'interruzione e gli sferrò una gomitata all'addome che gli fece mancare il fiato, tentando di riprendersi il bicchiere rubato. Per essere piccola era piccola, ma la forza non le mancava, per fortuna riuscì a tenere la birra lontano dalla sua portata e gettò la bevanda alcolica lontano da loro, andando a sporcare la tenda del salotto e due ragazzi che avevano scelto di addormentarsi proprio in quel punto.
«Mason Turner, si può sapere cosa diamine stai facendo?» gridò lei, con il tono più acuto di qualche ottava.
«Cerco di evitarmi rotture di palle dal tuo amichetto».
Lei sbuffò ironica. «Quello se ne frega di me, è troppo impegnato a fare conoscenza con la magnifica Peyton. Alla fine si è dimostrato esattamente come tutti gli altri».
Fare conoscenza con Peyton? Ma se non poteva vedere nessuno di loro! Possibile che si fosse già ubriacata con solo quattro bicchieri di birra? La ragazza non attese un commento al suo delirio, ma tentò di afferrare di nuovo da bere, a quel punto Mason fece l'unica cosa che ritenne intelligente fare: se la caricò sulle spalle e la portò in giardino. Sadie gridò e gli prese a pugni la schiena e a calci lo stomaco, ma il quarterback tenne duro, aveva subito colpi ben peggiori sul campo. Quando la mise giù lei dovette aggrapparsi a lui a causa di un giramento di testa, ma appena si riprese tornò a tempestargli il petto di pugni.
Dio, che fastidio! Perché non se n'era restato a casa a riposarsi? Aveva una partita nel weekend...
Attese che lei si stancasse di colpirlo, anche se dovette reprimere con tutto se stesso la voglia di gettarla in piscina per farle ritrovare il senno, prima di rivolgerle di nuovo la parola.
«Hai finito?»
«Tu... Tu sei orribile! Questa doveva essere la mia serata, avrei dovuto divertirmi come una ragazza normale, lui si sarebbe reso conto... Lui avrebbe capito che... che...»
Sadie non terminò mai la frase, i suoi occhi si velarono di lacrime e Mason iniziò a sudare freddo, non voleva di certo farla piangere! Lui non aveva fatto assolutamente niente e non voleva prendersi colpe che non aveva, per fortuna la ragazza represse le lacrime e tornò a fissarlo con rabbia.
«Mi sono anche comprata questo stupido vestito per niente! Hai rovinato tutti i miei piani».
«Vuoi ubriacarti e divertirti come tutte le altre ragazze? Bene!» L'afferrò per la vita e se la strinse addosso prima di unire le labbra alle sue con violenza, Sadie tentò di opporre resistenza e di respingerlo, ma era una battaglia persa in partenza. Quando la lasciò andare lei aveva uno sguardo omicida negli occhi.
«Sei uno stronzo».
«Sì, e tu una sociopatica».
La costrinse a sedersi su uno dei divanetti a bordo piscina e si accomodò accanto a lei per evitare che sparisse e andasse a fare danni altrove. Walker gli doveva un grosso favore!

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The Virgin Boy
ChickLitStoria vincitrice della #4 lista del ThriatlonDay indetto da @WP_Advisor Aldous Damien Walker è un ragazzo vergine. Non solo in quel senso... è vergine in ogni aspetto sociale della vita, soprattutto quelli che dovrebbero coinvolgere un adolescente...