Capitolo 1
«Che ti possa venire un accidente!» Un oggetto contundente non identificato si abbatté contro la sua testa.Damien sobbalzò spaventato e si ritrovò davanti il viso rosso e furibondo di sua madre. Si massaggiò la parte colpita, lanciandole uno sguardo indignato che non fece battere ciglio alla donna anzi, la fece solo infuriare di più.
«Hai visto che ore sono, Damien?» gli chiese, mettendogli davanti agli occhi la sveglia.
Era in ritardo, ma non era un problema per lui visto che era così tutte le mattine. Il risveglio, però, non era mai stato così violento.
«Ho capito, sono in ritardo, ma non mi sembra il caso di colpirmi in quel modo!» si alzò dalla sedia su cui era crollato la sera prima mentre giocava al computer e si sgranchì la schiena. Un dolore acuto si diramò dal basso della spina dorsale fino alla nuca e trattenne un gemito di dolore. Crollare sulla tastiera non era proprio il massimo del comfort.
«Hai quasi diciotto anni, Damien, e questo è il tuo ultimo anno. Cosa farai se non riuscirai a diplomarti?» Lo rimproverò con la voce spezzata dall'apprensione e dal terrore di un simile evento.
Oh, quindi si trattava di quello...
Ellen Walker, sua madre, era sempre stata una donna calma che difficilmente perdeva le staffe, anche con un figlio come lui che preferiva rinchiudersi in camera tutta la giornata invece di uscire. Poche cose potevano farle saltare i nervi: i calzini in giro per casa e il futuro dei suoi figli. Per sua sfortuna, il campanello d'allarme della madre si era attivato e come testimonianza gli sarebbe rimasto un bernoccolo in testa per almeno due giorni. Ogni volta che l'avrebbe sfiorato gli sarebbe tornato alla mente il viso furioso della donna e di sicuro avrebbe lasciato perdere le sue partite online per studiare.
Sospirando, si tolse le cuffie che gli erano scivolate sul collo e le posò sulla scrivania, proprio in quell'istante notò la scritta "GAME OVER" sullo schermo del computer.
«No!» esclamò inorridito. «Non può essere, non posso aver perso!» piagnucolò. Non aveva mai perso una partita ad Alliance War in sei anni di gioco, il suo avatar era tra i più forti nella classifica mondiale e quella sconfitta avrebbe pesato gravemente sul suo punteggio.
Dannazione a lui e al corpo che necessitava di riposo! Era riuscito a restare sveglio per tre notti consecutive, andando anche a scuola, ma la sera prima il suo corpo l'aveva tradito!
«Smettila di fissare quello schermo e muoviti!» gridò sua madre, staccando con stizza la spina del computer dalla corrente.
Trattenendo un grido di frustrazione e la voglia di riaccendere il computer per rimediare a quel disastro, Damien prese lo zaino dalla scrivania e uscì in fretta dalla camera per scendere in salotto.
«Lavati i denti e cambiati, almeno!» gli gridò dietro sua madre.
«Sto bene così!» Si era cambiato la felpa la mattina precedente e visto che faceva ancora freddo nonostante fosse primavera inoltrata e non aveva le ascelle traditrici a renderlo una bomboletta di gas allucinogeno ambulante, poteva indossare quei capi ancora per un altro giorno prima che l'odore lo tradisse. Prese un biscotto dal vassoio sul tavolo, diede un bacio sulla guancia di Gracie, la sua sorellina, e uscì di casa montando sulla bici lottando contro le palpebre che minacciavano di chiudersi per le ore di sonno che ancora necessitava.
Fortunatamente, quello era il suo ultimo anno di liceo, l'anno seguente sarebbe partito per il college e non ci sarebbe stata nessuna madre pronta a colpirti in testa nel bel mezzo del tuo stato rem. In realtà non aveva molta voglia di continuare a studiare, ma nonostante vivesse più vita virtuale di quella vera, sapeva che l'università era l'unico modo per non ritrovarsi ad arrancare a fine mese con lavori che l'avrebbero reso un quarantenne frustrato e scorbutico. Voleva diventare uno sviluppatore di videogames e sapeva benissimo che per farlo bisognava laurearsi, altri quattro anni di pena li avrebbe sopportati volentieri per quello. Doveva solo superare la sua avversione delle persone, era probabile però che odiasse solo le persone che frequentavano il suo liceo, forse al college avrebbe trovato qualcuno con cui condividere le sue passioni e aprirsi.
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The Virgin Boy
ChickLitStoria vincitrice della #4 lista del ThriatlonDay indetto da @WP_Advisor Aldous Damien Walker è un ragazzo vergine. Non solo in quel senso... è vergine in ogni aspetto sociale della vita, soprattutto quelli che dovrebbero coinvolgere un adolescente...