Prologo

744 88 34
                                    

Prologo

Due giorni prima...

«Ho vinto!» esclamò eccitato e orgoglioso Liam, quarterback della squadra di football del liceo e sogno erotico di quasi tutti gli studenti, sfoggiando quel sorriso che gli aveva sempre permesso di avere tutto. Soprattutto con le ragazze...

«Non è possibile, hai barato!» gridò allibita e furente Peyton, gettando contro il ragazzo le carte che aveva in mano. Fissò con orrore l'espressione compiaciuta che Liam aveva stampata in faccia e un brivido di terrore misto a disgusto le percorse la spina dorsale.

Era stato un errore partecipare a quell'insulsa festicciola a casa di Mason, se Sienna non l'avesse trascinata lì con insistenza, e quasi con forza, non si sarebbe trovata in quel guaio. Lanciò uno sguardo assassino all'amica, che si nascondeva dietro le spalle del padrone di casa, anche lei spaventata a ciò che le aspettava, e chiuse gli occhi sospirando; ormai tanto valeva accettare la loro condanna.

Sapevano tutti che perdere una scommessa con Liam e i suoi amici non era una passeggiata, sapevano essere crudeli come non mai con chi perdeva. E loro avevano perso.

«Bene, ora è il momento di scegliere la vostra penitenza» annunciò il quarterback con gli occhi che brillavano di felicità e sadismo. Il ragazzo lanciò un'occhiata d'intesa agli amici che aveva accanto e, annuendo, i tre si allontanarono per mettersi d'accordo e decidere la penitenza che li avrebbe di certo rovinati.

«Quando torneremo a casa ti ucciderò, Sienna!» sibilò all'amica, che squittì spaventata aggrappandosi alla maglietta di Mason, anche lui rigido e visibilmente pallido nonostante tentasse di fingere che quella situazione non lo preoccupasse per nulla. In altre circostanze Peyton non si sarebbe lasciata scappare quell'opportunità di prenderlo in giro, ma in quell'istante sentiva lo stomaco così contratto da provare dolore. I minuti sembrarono non passare mai e quando finalmente i vincitori tornarono al tavolo, lei si pentì di non aver sfruttato la loro assenza per scappare e tornare a casa.

«Abbiamo deciso la vostra penitenza» esclamò gioviale Liam, con un sorriso che sembrava di pura felicità. E forse lo era. Il ragazzo sbatté con poca grazia l'annuario dell'anno precedente sul tavolo e le sorrise. «Come penitenza, dovrete passare i prossimi mesi, fino al diploma, con la persona meno popolare, più sfigata e strana del liceo» aprì l'annuario e fece scorrere il dito sulle foto dei loro compagni fino a fermarsi sulla persona scelta; «lui» disse quasi in un sussurro.

Peyton aggrottò le sopracciglia e fissò il ragazzo scelto, tentò di ricordarsi di tutti gli studenti che aveva visto passare per i corridoi in quegli anni ma non riuscì a riconoscerlo. «Ma... Chi è? » esclamò con voce acuta.

«C'è scritto sotto, non lo vedi?» le fece notare Liam, fissandola come se avesse davanti un'idiota.

Irritata, decise di ignorare, anche per il timore che potessero rendere quella tortura ancora più umiliante, e lesse il nome del ragazzo. «Al... Aldous? Ma che razza di nome è?» fissò il nome del poveretto e provò pena per lui. «Quindi dobbiamo passare gli ultimi tre mesi di scuola con questo Aldous Damien Walker?» Il solo pensiero le fece accapponare la pelle. Quel tipo sembrava un serial killer, nella foto aveva il cappuccio della felpa che gli copriva la testa e gli occhi privi di emozione che gli conferivano un aspetto inquietante e quasi spaventoso.

«Non solo dovrete passarci del tempo, ma anche diventare suoi amici. Guadagnare la sua fiducia e avete soltanto due settimane per riuscirci.»

Nella stanza scese il gelo.

«Cosa?!» esclamarono in coro i tre poveri perdenti.

«Stai scherzando, spero!» sbottò finalmente Mason, il viso ormai rosso dalla rabbia.

«Io non scherzo mai, dovresti saperlo» disse serio Liam, perdendo il sorriso e l'aria felice di poco prima.

«E... e se rifiutassimo?» domandò con voce incerta Sienna mentre ancora si aggrappava al povero Mason.

«Vi renderemo la vita un inferno, tesoro» le rispose Kayla, la ragazza di Liam, con un sorriso serafico che la fece tremare.

«Va bene» esordì orgogliosa, non avrebbe permesso a quei tre imbecilli di vincere e rovinarli. Volevano che diventassero amici di quel tipo? Ebbene per nulla al mondo avrebbe perso! «Accettiamo.» 

* * *

- ANGOLINO DI EVELYN -

Salve!

Non ho cambiato la data di pubblicazione, però ho voluto pubblicare questo prologo come anteprima della storia, in modo che possiate fare la conoscenza di alcuni personaggi fondamentali della storia.

Anche se corto, spero lo stesso che questo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito abbastanza per aspettarne la pubblicazione. I capitoli sono in fase di scrittura, anche se vado un po' a rilento a causa di TENP, l'altra mia storia che devo assolutamente finire.

Vi ringrazio per aver letto,

Lyn!

The Virgin BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora