Chapter 1 "L'Inizio di una Storia"

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POV GRACE

"Una sola voce per ricordarle quanto amara fosse la vita, quanti rimpianti le avrebbe portato. Capì immediatamente che cosa doveva fare, doveva andare avanti, senza voltarsi indietro mai più. Era dura, vivere annaspando cercando di afferrare la speranza, al volo. Continuava a riflettere. Era davvero la cosa giusta da fare? O avrebbe portato solo distruzione nelle loro vite? La vita riusciva a deluderla ogni singola volta. E adesso che il cielo si è tinto di blu e un nuovo giorno è sorto, è il momento di partire verso una nuova terra, in cerca di speranza e di sicurezza, per sé stessa e per chi amava."

-Grace!- Una voce mi fa sobbalzare sul letto.

-Dai muoviti, è ora di andare.-

Chiudo le pagine del mio diario tenendo il segno con un dito per non perdere la pagina mentre ritorno alla realtà. Ogni cosa viene ripetuta e anche questa volta so che sarà una storia già rivista. Le valige sono immobili davanti alla porta della camera, pronte per essere messe nella macchina.
È arrivato il momento di andare. Sento Madison farfugliare qualcosa dal piano di sotto seguita poi dai suoi passi che salgono le scale.
Le serrande sono chiuse c'è quella strana atmosfera tesa e frenetica che mi fa andare fuori di testa. Giro gli occhi al cielo posando il libro nello zaino accanto al letto.

-Un minuto, ora scendo.- Rispondo scocciata.

-Il mondo non è in quelle pagine sorellina, quante volte devo ripetertelo?-
Lei ha quello sguardo, un misto di sarcasmo ma anche di preoccupazione, come se volesse davvero che imparassi ad adattarmi, a sentirmi a mio agio con il mondo e con le altre persone. Sembra che nonostante sia più piccola di me di un solo anno abbia così tanto da insegnarmi, proprio come una madre. Odio quando mi guarda in questo modo, mi fa sentire diversa. Insomma, so di essere strana e di avere un carattere a dir poco complicato ma questa sono io. Mia madre mi chiamava "ragazza di altri tempi". Mi piaceva questa frase, mi faceva sentire speciale.

-Arrivo, dammi un secondo per, sai... salutare l'appartamento.-
Dico velocemente per liquidarla. Lei alza gli occhi al cielo e se ne va sospirando, come se sapesse che non cambierò mai. Chiudo il diario che la mamma mi aveva regalato quando ero piccola e mi avvio verso la porta. Credo che mi mancherà questa casa, questo quartiere. Mi faceva mimetizzare con il caos della città e mi rendeva quasi invisibile, era questo che adoravo, non doversi preoccupare troppo dell'opinione della gente e vivere in tranquillità.
Dò un ultimo sguardo alla stanza, anche se ci eravamo trasferiti qui solo da un anno e mezzo, ho tanti ricordi di questo posto. Lo sentivo casa. Mi volto e scendo le scale, fuori dall'appartamento c'è Madison, appoggiata all'auto con le gambe incrociate, con la sua solita macchina fotografica in mano.

-Vuole che le apra la portiera signorina?- Dice sfacciatamente inclinando la testa come fa di solito.

-Entra in macchina e falla finita.- Rido zittendola.

Entriamo entrambe nella nostra modesta auto, con odore di vissuto e di mille ricordi.

-Allora.- Fa una pausa lei. - Dove andiamo?-
Il sorriso sul suo volto è scomparso, adesso mi guarda come se fosse perdutamente arrabbiata con la vita. Come darle torto, non ci ha mai dato ciò che volevamo, una famiglia e un pizzico di felicità, l'unico punto di riferimento siamo noi due, l'una per l'altra.

-Seattle.

-Seattle?

-Sì, ci vorrà molto più tempo per arrivare questa volta.

-Hai trovato casa?- Domanda sospirando, alzando le sopracciglia e strizzando gli occhi ricordandomi un'espressione a cui ormai sono abituata da tutta la vita.

-Credo di si.

Seattle, sarà il posto migliore, più adatto per stare al sicuro? Chi può saperlo?

Their Young Hearts | Story of a new beginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora