Chapter 8 "Le giostre"

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POV GRACE

Oggi vedrò Alex e i ragazzi, vorrebbero andare in uno di quei Luna Park in città. Dicono che un pò di adrenalina ogni tanto fa bene, sarà pieno di gente e ci divertiremo da impazzire e poi potrò passare del tempo con il mio ragazzo quindi, perché no? Dire questa parola mi da ancora una strana sensazione ma devo ammettere che è piacevole in fondo mi ci sto abituando. Sento il campanello suonare, corro ad aprire. Madison, Sean, Alex e il suo odioso fratello sono tutti qui. Li faccio accomodare invitandoli a sedersi sul divano.

-Allora, siete pronti per stasera?- Chiede Alex che non vede l'ora di poter salire su una di quelle alte attrazioni su cui mi trascinerà a forza. Sean sta spiegando a tutti la sua giostra preferita, come un bambino fiero che si diverte a parlare dei suoi nuovi giocattoli. Porto a tutti una tazza di tè cercando di evitare in tutti i modi di incrociate il mio sguardo con quello di Daniel. Devo smettere di dargli così tanta importanza. È solo un ragazzino. Ci sediamo tutti sul divano e iniziamo a degustarci la nostra tazza di tè .

-Vi va un film?- Chiede Madison. - Insomma, mancano ancora due ore e mezzo prima che aprano, sfruttiamo il tempo che abbiamo. - Così sprechiamo 20 minuti interi che scegliere un banalissimo film. Optiamo per un film fantascientifico che dopo neanche qualche minuto fa crollare Madison addormentata. Spero che stia meglio, dopo ieri, alla palestra, mi sono molto preoccupata. La vedo ancora molto stanca ma credo proprio che adesso stia meglio. Guardo l'orario, sono le 18:30, devo andare subito a farmi una doccia, ho bisogno di rinfrescarmi un po' la faccia. Do un'occhiata a tutti. Alex è proprio accanto a me, ha il braccio attorno al mio collo ed è sul punto di addormentarsi. Neanche il tempo di pensarlo che i suoi occhi si chiudono, sono quasi sicura di averlo sentito russare qualche volta. Madison ha la testa poggiata sulle gambe di Sean, anch'esso addormentato, ora è completamente sdraiata e occupa tre posti del divano. Poi in fondo c'è Daniel su una poltrona, lontana da tutti. È stravaccato e la sua testa pende sul lato destro. Qualche volta lo vedo risvegliarsi e sistemarsi il cuscino dietro la nuca per non cadere. Nel sonno sembra quasi un normalissimo ragazzo, perfino gentile. Caccio questi pensieri dalla mia mente, non lo è. Sposto il braccio di Alex e senza fare rumore vado al piano di sopra. Mi dirigo nella mia piccola camera e subito mi fiondo nella doccia. Il rumore dell'acqua nella doccia mi ha sempre rilassata moltissimo. Appena sento l'acqua scivolarmi addosso tutto cambia, una sensazione di freschezza mi avvolge e adesso sono certa che era proprio quello che mi serviva. Le cose non sono facili ultimamente. Con tutti i dubbi che ho avuto su Alex, che per fortuna adesso sto cercando di controllare, Madison che mi preoccupa con la sua salute, certi ragazzi che non sanno che quando è troppo è troppo... Qui riesco a riordinare i pensieri. Li raccolgo e li metto al loro posto, mi aiuta a ragionare. Quando ero bambina mia madre mi diceva che certe volte una bella doccia può fare la differenza. Mi manca moltissimo. Era sempre al mio fianco, per ogni dubbio, incertezza o bisticcio. Perché te ne sei andata? Perché ci hai lasciati? Sarebbe tutto più facile se tu adesso fossi qui. Avrei potuto raccontarti che Madison si è ufficialmente fidanzata e io sto con Alex, avremmo potuto farci una risata davanti a quel programma che ci piaceva tanto. Saremmo potute andare fare un passeggiata nel parco o saremmo potute andare in quella piccola bottega dove vendevano ciambelle super caloriche dietro casa nostra. Perché non sei qui a accanto a me? Perché ? Vorrei poter tornare a quegli imbarazzantissimi pranzi con i nonni, che tu odiavi tanto, per le festività. Dicevi che stare insieme solo per i giorni festivi non sarebbe servito a nulla, dicevi che l'amore era sempre e incondizionato, non si prendeva una pausa dalla routine quotidiana. Ti volevamo talmente bene... che cosa è cambiato? Mi lego un grande asciugamano sotto le ascelle e con un altro mi raccolgo i capelli bagnati. Vorrei aver avuto più tempo per essere stata con te. Madison dice che se tu ci avessi davvero amato non ci avresti mai abbandonati ma io credo che ci sia qualcosa sotto che non ci hai mai detto. Il vetro appannato deforma la mia immagine secca e stanca. Questo mi ricorda quando mamma era occupata nella doccia e senza farmi vedere entravo per scriverle un messaggio sul vetro, con l'orrenda calligrafia da una bambina di sette anni.

Their Young Hearts | Story of a new beginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora