Their Young Hearts | Story of a new beginning

Chapter 9 "Perché lo stai facendo?"

POV DANIEL

Scendo le scale dirigendomi in cucina. C'è Sean seduto sul tavolo in giardino con una tazza di caffè in mano. Che cosa ci fa lì fuori? Apro la porta in vetro che divideva l'esterno dall'interno e mi siedo su una sedia di plastica accanto a lui.

-Che cosa fai?- Chiedo io.

-Volevo prendere un pò d'aria, tu invece come stai? Ieri com'è andata?- Chiede sorridendo dolcemente strizzando le guance.

-È stato bello, ci siamo divertiti- Non sono mai stato uno di tante parole ma con Sean sento di potermi aprire senza problemi.

-Sono contento per te fratellino- Dice dandomi una lieve pacca sulla spalla.

-Mi ha detto Madison che lei e Grace verranno qui a pranzo, non fare stupidaggini, capito? - Mi punto un dito contro al petto facendo un piccolo sorriso innocente. Lui che mi conosce troppo bene non trattiene una risata, anche io lo guardo scherzando ma poi torno subito serio appena vedo entrare nel giardino Alex. Si mette proprio davanti a noi.

-Che cosa ci fate svegli a quest'ora?- Chiede invadente.

-Colazione- Risponde Sean mostrandogli la tazza di caffè che aveva tra le mani.

-Tu?- Mi intrometto io. Il suo sguardo quando i suoi occhi si posano su di me cambia. Posso percepire una nota di disapprovazione.

-Ho degli impegni- Dice fissandomi negli occhi, sfidandomi.

-Quali?- Chiedo continuando a stuzzicarlo.

-Che te ne importa?!- Risponde irritato. Io non rispondo, so che se lo facessi starei al suo gioco ma non ne ho voglia quindi semplicemente rido, sprezzandolo. I suoi occhi sono piedi di ostilità verso di me. Anche quando eravamo bambini io mi divertivo a infastidirlo e il poveretto diceva alla mamma che si sentiva "tormentato". Non siamo più dei bambini, siamo cresciuti, eppure tutti i suoi sentimenti più nascosti nei miei confronti, tutti quegli sguardi ricoperti d'odio e gelosia non sono mai mutati.

-Non sono affari tuoi, devo fare delle cose!- Continua aggressivo. Sean si alza intromettendosi tra di noi, sa riconoscere quando non abbiamo buone intenzioni. Ogni volta che vorrebbe picchiarmi stringe le labbra e le porta all'interno, come per trattenersi.

-Fatela finita subito, potete cercare di non fare argomento di discussione ogni minima cosa?- Non ha tutti torti ma la voglia di vederlo logorare dall'interno non mi infastidisce, anzi mi fa piacere.

-Hai ragione, scusa Sean, ora vado.- Lo seguo con lo sguardo finché non esce completamente di casa, ho ancora quel sorrisetto stampato sulla faccia. Non mi convince per niente, non voleva dire dove stava andando, c'è qualcosa di strano. Non me le bevo le sue bugie. Non lo lascerò andare via con una semplice scusa.

-Mi dispiace Sean, devo andare anche io, ci vediamo dopo.- Lo saluto correndo verso la porta. Non so cosa possa credere Alex ma non la passerà liscia. Non voglio parlargli, voglio solo seguirlo, so che c'è qualcosa sotto che non vuole dirmi e se non riuscirò a cavarglielo di bocca allora mi metterò in moto per cercare di capire i suoi intenti. Mi nascondo dietro il portico mentre lui entra nella sua nuovissima auto. Aspetto qualche secondo e poi prendo la mia. Lo seguo per quasi tutta la città quando lo vedo parcheggiarsi vicino ad un vecchio cinema abbandonato. Questa è una via molto tranquilla, c'è un piccolo centro commerciale e una fila di casette a schiera. L'ho seguito fino ad un parcheggio, siamo abbastanza lontani dal nostro quartiere. Sono sicuro che qualcosa non quadra e che lui stia nascondendo delle cose. Rimango dentro la macchina e lo vedo uscire dalla sua e avvicinarsi ad una figura, solo adesso mi accorgo di chi sia. Allyson! Non è possibile, non sta succedendo davvero. Lui sta con Grace e si sta ancora vedendo con la stessa ragazza con cui ha tradito la sua prima fidanzata! Non credo ai miei occhi! Esco dalla macchina sbattendo lo sportello violentemente dietro di me e corro incontro ai due. Alex si volta appena sente il rumore dello sportello chiudersi in quel modo. Spalanca gli occhi.