POV GRACE
-Campeggio?- Come gli è venuta in mente un'idea del genere? Madison è proprio davanti a me, con le mani incrociate pregandomi di venire con loro.
-Lo sai, io non sono tipo da queste...cose... Non so neanche come si monta una tenda!- Le dico allargando le braccia come se le dicessi "arrenditi, non ce la farò mai".
-Che cosa significa? Alex sa farlo, ti insegnerà lui.
-Alex sa fare tante cose si, ma non credo che montare una tenda rientri nelle sue capacità...- Rispondo avviandomi verso il divano, lei mi sta supplicando ma sa che farò sicuramente la figura dell'incapace. Non riesco a immaginarmi immersa nella natura, persa nel libretto delle istruzioni per montare la tenda, non credo di riuscire a farcela.
-Dai ci divertiremo tanto, e poi...- Dice afferrandomi il braccio e costringendomi a voltarmi verso di lei.
-Avrai anche del tempo per stare con Alex... da soli- Il suo sguardo provocante mi fa ridere e scuoto la testa come in segno di disapprovazione.
-Dio, no! Che stai dicendo!?- Chiedo alzando le mani al cielo. Non credo che potrebbe succedere una cosa di questo tipo, è ancora presto, insomma, non si sa mai cosa potrebbe succedere ma è molto improbabile. Lei fa ruotare gli occhi, come se ne sapesse più di me. Non gliel'ho mai chiesto perché non mi ci ero mai soffermata, lei e Sean... Oh Dio spero davvero di no, altrimenti la mia sorellina avrebbe fatto più esperienze di me e mi sentirei leggermente a disagio.
-Tu e Sean...- Chiedo giocherellando con una ciocca di capelli, lei ha capito subito di cosa sto parlando.
-Anzi no, non me lo dire. Non lo voglio sapere...- Lei ridacchia mentre io mi tolgo il cappello di lana passando la mano tra i capelli mentre vago con le pupille, ovunque tranne che su di lei. Madison mi afferra per le spalle invitandomi a respirare. Lo prendo per un si. Subito inizio a sentire caldo, è opprimente, non voglio immaginarmelo. Sembrava ieri che dovevo allacciarle le scarpe e ora invece...
-Allora vada per il campeggio?- Chiede lei cercando di distrarmi cambiando discorso. Gliela lascio vinta, stare a casa non cambierebbe niente e forse non ha tutti i torti, stare con Alex potrebbe davvero aiutarmi ad eliminare completamente ogni mio dubbio che mi sono creata su di lui.
-Stasera credo che farò tardi, non aspettarmi per cena- Avverto Madison.
-Perchè?
-Beh perché il mio adorabile capo ha deciso di darmi del lavoro extra. Dovrò stare tutta la sera a pulire tutto il bar, da cima a fondo senza lasciare una briciola. Non stare in pensiero, vai con Sean, cenate insieme. Vi farà bene -Le dico mentre tento di fare una sottospecie di sorriso pensando alla marea di lavoro che dovrò cercare di finire durante la notte. Lei accetta ed è arrivato il momento di prepararmi per il prossimo turno. Indosso la mia solita tuta da lavoro e mi reco sul posto. Una bella camminata non mi farà di certo male, mi aiuterà a perdermi nei miei pensieri. Cosa che forse faccio anche troppo spesso, ma non riesco a farne a meno. È doloroso, ricordare, ma sono quelli i ricordi che mi aiutano a non buttare la spugna. Tutto quello che sto facendo, lo faccio per prendermi cura di Madison, che a quanto pare non ha più bisogno della mia protezione. Devo accettarlo, lei è cresciuta ma la vedo sempre come una bambina, la mia piccola sorellina. Non voglio che le capiti niente di brutto, soprattutto dopo tutto quello che abbiamo perso: genitori, una casa, sicurezza, praticamente ogni cosa. Delle volte penso che se in passato, se fossi intervenuta quando... Forse a questo punto non saremmo mai arrivati a tutto questo. Forse adesso saremmo sul divano di casa nostra con un freddo gelato tra le mani, davanti ad un bel film. Non riesco a non pensare che magari avrei potuto fare qualcosa e che è soltanto colpa mia. Scaccio il pensiero quando arrivo alla caffetteria. Il mio turno inizia tra poco, ho pensato che se fossi arrivata un pò prima non sarei dovuta rimanere fino a tardi, ma questo è tutto da vedere. Inizio a lavorare, giro per i tavoli pieni di gente e porto vassoi pieni di tazze e piattini, qualche volta mi capita di perdere l'equilibrio nel girarmi schivando vari clienti alla cassa. Papà me lo diceva sempre "Stai attenta Grace, sei troppo sbadata", come dargli torto.
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Their Young Hearts | Story of a new beginning
FanfictionLe vite, per loro stanno per cambiare. Una nuova città, nuove conoscenze e il sapore di un capitolo in bianco tutto da scrivere. Madison e Grace, unite dal legame di sangue, non desiderano nient'altro che un nuovo inizio. L'amore sta aprendo le sue...