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Shadow
Prendo la mano di Fable, mentre la nebbia attorno a noi scompare improvvisamente.
Adesso mi sento piú leggero, e anche lei si sente meglio, asciugandosi le lacrime che aveva sulle guancie e tirando su un sorrisetto furbo.
Suicune
La nebbia si fa sempre piú fitta,rendendo anche la mia percezzione delle auree inefficace.
Rin,mia piccola e dolce amata,trema per l'ansia.
Io abbasso lo sguardo verso di lei mentre cammino.
"Questo posto non l'ho mai visitato... È strano"mi rivela.
Io le sorrido stringendola di piú a me, mentre la sua mano si avvicina al mio viso, fermandosi sulla mia guancia.
"Durante tutto il mio esistere come uno spirito, il mondo distorto non lo avevo visto. Ero sicura che sarei andata a finire lí per averti amato... Per aver amato un pokèmon, per giunta un leggendario"
La sua confessione mi fà sorridere"Un essere dolce e sensibile come te nel mondo distorto?Dovrei esserci io in quel posto... Ma amarti non mi è mai sembrato un peccato... Mai, perchè sembrava una cosa cosí naturale per gli altri, perchè non sarebbe potuto essere cosí anche per me?"
I suoi occhi azzurri si focalizzano su di me"Sai... Ho provato la stessa cosa quando mi stavo avvicinando a te Suicune... Non mi sono mai pentita di averti amato"
Io mi accoccolo a lei,sostando il mio mento sulla sua testa, mentre lei si appoggia al mio petto.
Rimaniamo in quella posizione per un paio di minuti, quando sento una strana sensazione che mi fa alzare lo sguardo di scatto.
"C'è qualcuno"
A quel affermazione Rin si appoggia a me, spaventata.
Un suono cupo si fa sentire,come una sorta martellare veloce.
"Tamburi tribali? "Domando ad bassa voce, mentre lei tremante, mi indica un punto davanti a noi, dove cominciando a fluttuare delle stalattiti di ghiaccio, che tremano per il fragore della musica.
"Cosa... È quella cosa? "Domanda tremante, osservando un aura oscura che si muove come una creatura serpiforme tra le stalattiti.
Io mi metto davanti a lei con fare protettivo, sfoderando la mia arma:Una spada molto particolare, poichè il filo della spada ha la forma che si allarga verso l'elsa, come se fosse uno strano triangolo.
