Io e Regulus ci preparammo per andare in classe.
Provavo tanta ansia per l'interrogazione del professor Piton; avevo sempre timore delle sue domande.-"Che c'è? Ti hanno morso la lingua oggi?" chiese Regulus mentre metteva le scarpe.
-"Ho l'ansia per l'interrogazione."
Spostò lo sguardo, dalle sue scarpe a me
-"Ne ero sicuro, andrà benissimo." cercò di rassicurarmi.E così fu.
-"Complimenti signorina, vedo che ha studiato durante le vacanze.
I miracoli esistono davvero a quanto vedo." disse Piton sempre con un'aria seriosa.Prima o poi incornicerò quella frase.
Regulus si voltò, io mi trovavo nel banco dietro al suo, insieme a Cedric e lui insieme a Draco. -"Te l'avevo detto."
-"Sei tu il mio miracolo." feci il gesto dell'aureola in testa.Draco si voltò verso di me, come se quella mia affermazione gli avesse dato fastidio.
Ma che vuole?
Lui e la sua gelosia non mi toccano più.—————————————
Io e Regulus ci esercitammo ogni giorno, su ogni tipo di incantesimo.
Avevo scoperto formule che non avevo mai sentito nominare.
-"Non capisco come tu faccia a sapere tutte queste cose!"
-"Non leggo solo romanzi d'amore, cara Helena."Leggere era quello che facevamo ogni sera nella mia stanza.
A volte lui leggeva le battute del protagonista ed io della protagonista facendo finta di inscenarli come due stupidi.
R:"Non vorrei essere scortese signorina, ma potrebbe concedermi questo ballo?"
H:"Certamente Monsieur."
Ballavamo come se fossimo nell'800 tra una risata e l'altra.Stavo imparando a conoscerlo..
Era più simile a me di quanto pensassi.
Durante questi anni non ci eravamo mai scambiati parola e all'apparenza lo classificavo come il classico ragazzo ricco, famiglia interamente purosangue, misterioso so tutto io che non calcolava nessuno, ma sotto c'era tanto altro.Era diventato fondamentale per me, nel distrarmi, nel provare ad andare avanti..
Gli scatti di ira erano scomparsi, cercava sempre di tirare in me i punti di forza perché credeva in me e sopratutto, non mi aveva mai giudicata.
Ha sempre saputo tutto, di Tom, dei problemi con Draco, della storia di mio padre e in silenzio mi è sempre stato accanto.
Capivo adesso i suoi silenzi.
L'esserci nelle piccole cose ed io avevo proprio bisogno di quello in questo momento.Ci sdraiammo a letto e lo ammirai.
Il suo profilo era perfetto.
Non era quella bellezza banale.
Aveva un fascino che mi metteva sempre imbarazzo.-"Regulus.."
Mi guardò con la coda dell'occhio -"Si?"Tentennai prima di parlare, non ero sicura di fargli quella domanda.
Lui aggrottò le sopracciglia, si mise su di un fianco con la mano sulla testa, sorridendo.
-"Su, dimmi."
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TOXIC
FanfictionUn diario. Dei biglietti. Una lettera. Raccontano emozioni. Racchiudono segreti. Quale sarà il filo conduttore?