Capitolo 15

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Nestesia pov's

Appena finiscono tutti gli esercizi mi butto a peso morto sul letto di fianco a Gustav, inutile dire che mi si butta addosso e finiamo a pomiciare per praticamente tutto il pomeriggio, fino a quando non suona il campanello.

Mia madre.

Avrà riconosciuto il benz?

Decido di prenderla di petto.

O forse no.

N: TU SEI IL MIO MIGLIORE AMICO

G: ne siamo proprio sicuri?

N: in realtà no

G: lo sapevo

N: TESTA DI CAZZO C'È FUORI MIA MADRE ACCENDI LA PLAY, TU SEI IL MIO FOTTUTO MIGLIORE AMICO, ED ORA ZITTO

G: scusa capo

Nel giro di trenta secondi rendiamo tutto l'ambiente abbastanza credibile, e in quel momento entra mia madre.

M: sono a casa

*Entra in camera*

M: oh ei ciao

N: mamma, lui è il mio amico, si chiama gustav

G: buongiorno signora (?)

Si alza e le stringe la mano, poi torna a sedersi

M: chiamami pure Alessia

G: va bene signora alessia

M: ma tu mi ricordi qualcuno, ti ho già visto

G: probabile

N: pensaci mamma, anche se non ci crederesti

M: MA TU SEI QUELLO CHE ASCOLTA MIA FIGLIA

G: beccato

M: ma come è possibile-

N: l'ho visto, gli ho chiesto un autografo e lui mi ha scritto il numero insieme alla firma

Taglio corto, le lancio un occhiata, come per rimandare la conversazione, lei probabilmente afferra e fa un ultima domanda

M: ah, beh, in questo caso vi lascio giocare alla play tranquilli, volete da mangiare?

N: grazie mamma, io boh, mi porti un plumcake? grazie, gus tu?

G: io sono pieno dal pranzo, grazie

M: sicuro?

G: certo certo

M: ok torno fra poco

Appena mia madre esce dalla porta prendo la mano di Gus e la intreccio con la mia, poi gli lascio un bacio sulle labbra e gli passo il controller.
Lo guardo giocare per svariate ore a "Watch dogs 2", all'inizio si cimenta nelle missioni, robe del tipo di hacking abbastanza complesse, inutile dire che fallisce miseramente quasi ogni tentativo tanto che alla fine rimaniamo in quel gioco facendone l'uso che credo sia più comune per il 90% degli acquirenti; insultiamo persone a caso, rubiamo macchine alla gente, spariamo alla polizia e vestiamo Marcus, il protagonista, in tutti i modi più osceni che esistono.
Mentre stiamo per rapinare l'ennesima zona abitata da qualche stupida gang in un brox vicino a san francisco sento il campanello suonare.

Di nuovo.

N: questo è mio padre

G: mhhh come la mettiamo ora

N: non lo so, fantastico migliore amico

G: uff che palle

Stacco la mia mano dalla sua, mi guarda in modo rassegnato, poi torniamo a giocare divertendoci come due coglioni. Con mia grande sorpresa mio padre non entra in camera, tanto che, quando si fanno le 6, Gustav se ne esce con un: Torno a casa che è tardi.

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐑𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora