Capitolo 18

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Nestesia pov's

La quiete di questo pomeriggio è stata veramente impressionante, adesso sono sdraiata di fianco a Gustav mentre lui dorme, vorrei svegliarlo per dirgli di beatrix ma non ce la faccio, é come se fosse più forte di me, starei per ore a guardarlo normalmente, figuriamoci se dorme.
Il mio telefono suona interrompendo il silenzio generale facendo partire "sippy cup"; mi alzo e raggiungo il suono in cucina: Beatrix.
Senza indugiare rispondo subito.

B: eii

N: ciao amoh

B: a te tezo vita cuore battito

N: si ok cosa c'è ora

B: Alexandra mi ha chiesto se ci potevamo preparare insieme ed io, non saprei

N: ALLORA IO LA VOGLIO CONOSCERE PERÓ

B: stasera di sicuro

N: mhh va bene, però poi voglio sapere che succede

B: EDDAI

N: non ci crede nessuno

B: AH PARLI TU, CHISSÀ COSA AVETE FATTO VOI DUE PICCIONCINI OGGI POMERIGGIO

N: niente di compromettente

B: GLI ASINI VOLANO CON GLI UNICORNI NEL CIELO

N: cogliona

B: lo sapevo già, grazie

Sospiro e butto giù la chiamata, infilo il telefono in tasca e torno in camera, apro l'armadio e scelgo svogliatamente qualcosa da mettermi.
Opto per un vestito di pizzo nero abbinato con le mie solite Buffalo, mi cambio per poi andare in bagno e truccarmi un po', il solito, nulla di nuovo, indovinate un po', sono già le sette, come di mio solito ci ho messo due milioni di anni per prepararmi, la cosa incredibile è che Gustav dorme ancora.
Ed adesso mi toccherà svegliarlo, forse è questa la cosa peggiore.
Mi siedo a fianco a lui e gli accarezzo il viso come di mio solito, dopo poco si sveglia mugugnando qualcosa.

N: buongiorno bell'addormentato

G: che ore sono

N: le sette

G: SHIT

N: buongiorno

G: non ho un orologio biologico, e se ce l'ho, è sballato, comunque ho dormito benissimo

N: siamo in due

Si alza, riprende il maglioncino e se lo rimette sotto il mio sguardo

N: comunque fra un paio d'ore c'è quella festa di cui ti parlavo

G: ed io ti ho chiesto se c'è l'erba

N: dannazione Gustav, NON LO SO CAZZO

G: vabbè comunque andiamo

In quel momento è come se realizzasse qualcosa, si ferma e mi osserva, da capo a piedi.

G: tu, così, non ci vieni

N: addirittura

G: tu non ci vieni così

N: CHE CARINO CHE SEI, NON TI FACEVO GELOSO

A quel punto si posiziona di fronte a me e fa scorrere la mano sull'abbastanza evidente scollo, appena incontra il tessuto si ferma, lo pizzica con un paio di dita poi risale mi alza il capo partendo dal mento e mi bacia a stampo.

G: non ti ho mai visto la parte inferiore del collo prima d'ora, perché dovrebbero vederlo degli sconosciuti

N: perché il vestito é fatto così e mentiresti dicendo che non ti piace ciò che vedi

Si zittisce e va a sedersi sul divano, lo raggiungo e ammazziamo il tempo stando abbracciati l'uno all'altro, mi bacia i capelli ed ha una mano poggiata sotto al mio seno destro che muove piano, come a simulare una carezza, non ignoro il gesto, gli faccio capire che mi fa piacere tramite un sorriso.
Fa abbastanza strano, nessun ragazzo mi aveva mai toccata in quel punto, però con lui é diverso, non mi sento, "violata" se così possiamo dire, ci sono un paio di veli di pizzo tra lui e la mia pelle ma fa veramente strano.
In ogni caso mi piace, veramente tanto, quindi lo lascio fare.
Appena suona il timer che avevo puntato alle 22.00 mi pettino i capelli ed usciamo di casa.
Per tutto il viaggio non parliamo, appena arriviamo alla festa non vedo Beatrix, ma un forte odore di erba e alcool arriva alle mie narici.

N: ora sei contento?

G: direi proprio di si

N: io vado a cercare Beatrix in casa

G: va bene

Entro in quella casa, é assurdo quanta roba giri, erba a parte, da un lato sono preoccupata per Gus, insomma, non mi è mai sembrato troppo regolato, poi per come è magro al momento credo proprio che tirare coca non sia proprio la cosa migliore.
Appena trovo Beatrix le salto praticamente addosso, lei é tipo stranita, poi capisce che sono io che mi abbraccia, in tutto questo Alexandra credo non capisca che sono la sua migliore amica e mi guarda abbastanza storta.

N: piacere Nestesia

A:  piacere Alexandra

N: l'hai truccata tu?

A: emh si

N: BRAVA CAZZO BRAVA SONO SECOLI CHE LE DICO DI TRUCCARSI COSÌ CHE STA BENE E NON MI CALCOLA

Alexandra ride, beatrix le tira una gomitata ed io, beh, io, sono ferma come una cogliona e non so cosa dire, come al solito.

B: ma quindi con Peep

N: è qui, l'ho perso di vista

B: TU LO CERCHI E ME LO FAI CONOSCERE

G: state parlando di me

N: oh ciao

Ha gli occhi un po' rossi, sarà sicuramente fatto di qualcosa.

N: vedo che hai trovato l'erba

G: pure buona

B: piacere Beatrix

A: Alexandra

G: piacere mio, Gustav

Si scambiano quattro chiacchere poi Alexandra interviene inaspettatamente chiedendo a Beatrix di andare a ballare.
Tra quelle due c'è qualcosa.
Ne sono sicura.
Prendo il telefono e scrivo un paio di messaggi a Bea:

Comunque siete proprio carine

Un po' scazzata lei

ma è ok

Chiudo la chat.

Certo che me lo poteva dire quella zoccola.

Spazio Autrice:

aaa perdonatemi ma il ritorno in presenza con gli orari nuovi è traumatico, cerco comunque di scrivere in autobus.
La foto è quella di una me in metro alle sette e dieci senza voglia di vivere.

Slumberwell - DEAD IN$IDE (ft. Ghostemane)
(È LA VITA CIAO)

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐑𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora