Capitolo 32

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Nestesia pov's

Quindi era tutto vero?
Quando ero tornata a casa avevo un forte male alla testa, lo stesso della mattina dopo.
Saltò fuori che avevo la febbre, anche abbastanza alta, quindi dovetti stare a casa, mia madre voleva consultare un medico a tutti costi ed anche se non avevo nessuna voglia di uscire diciamo che mi trascinarono di peso in quella stanzetta asettica del cazzo.
La solita ragazza mi visitò, non mi vedeva mai.
Quando disse che avevo una specie di malessere temporale e che non era nulla di grave iniziai lanciando uno sguardo a mia madre per poi proseguire con un "te l'avevo detto" in macchina.
Lei sbuffò, visibilmente scocciata.
Mi riportò a casa, fece una lista assurda di cose che non avrei dovuto fare, non credo serva precisare che non ascoltai mezza parola.
Alla fine mi lasciò sul vialetto, stavo per entrare in casa, quando torno indietro e le faccio abbassare il finestrino.

M: cosa vuoi?

Sfodero uno dei miei soliti sorrisi, come per farle capire cosa voglio.
Alza gli occhi al cielo.
Ha inteso.

M: si

La ringrazio in tutti i modi possibili di questo mondo e mi fiondo in casa a cercare il telefono.
Appena lo trovo chiamo Gus, ha la voce ancora impastata dal sonno, devo averlo svegliato.
Ecco, ora mi sento in colpa.

N: eiii

G: buongiorno

N: a te

G: mi hai svegliato cazzo

N: si mi sento già abbastanza in colpa

G: mh, che c'è?

N: vieni da me?

G: ma tu non dovresti essere a scuola?

N: non sto bene, evidentemente

G: arrivo arrivo

N: ti aspetto

A questo punto lascio la porta ed il cancelletto aperto, così non sarò costretta ad alzarmi quando verrà qui. Mi dirigo in cucina, metto a bollire dell'acqua, decido di farmi un tè caldo, mia madre dice sempre che rilassa, e diciamo che al momento ne ho abbastanza bisogno. Oltre ad essere sommersa di pensieri non so cosa fare con Peep, forse, per correttezza, dovrei dirgli la verità, però poi ci ripenso e credo non sia la cosa giusta, lui ha già molti, anzi, decisamente troppi, pensieri o problemi per la testa. Mentre l'acqua bolle prendo un filtro a caso dal barattolo contenente gli infusi, lo scarto e lo immergo, appoggiando un piattino da caffè sopra alla tazza in cui avevo precedentemente versato una parte di acqua.
Le bollicine che si formano mentre l'acqua quasi bolle a tratti mi rilassano, poi però iniziano a fare rumore.
Un po' come la mia testa.
Ok, lo so, è stupido immaginarsi come un bicchiere di acqua, anche perché l'acqua, a vista d'occhio, é praticamente neutra e trasparente, a differenza mia.
In realtà quelli non sarebbe il maggior problema, credo possa essere solo strano.
Torno in  camera e mi infilo sotto le coperte facendo partire la mia playlist in riproduzione casuale dal google home, ho anche particolarmente freddo, giusto per aggiungere qualcosa d'altro ad i miei attuali problemi di salute.
Cerco di ignorare questa continua sensazione di freddo chiudendo gli occhi e concentrandomi più su cose frivole come l'azzeccare i testi delle canzoni che partono piuttosto che pensare a cosa dovrei fare con peep.
Alla fine mi addormentai.
Quando riaprii gli occhi sentii subito la mano di Gus che mi accarezzava dolcemente la spalla, sorrisi, anche se mi si formò un nodo allo stomaco, in quel momento ripensai a quanto fossi stata impulsiva e abbastanza stupida a chiamarlo, senza nemmeno pensare.
Per carità, non fraintendetemi, amo la sua presenza, ma questo non è proprio il momento, considerando la quantità immane di paranoie che mi sono fatta fino a pochi momenti fa.

N: adesso chi ha svegliato chi?

G: beh, sempre meglio che con una suoneria fastidiosa

N: ti sei comunque preso la rivincita

G: forse

N:-

G: come ti senti adesso?

N: non lo so, strana

G: non sono un medico, quindi sono cazzi tuoi, in ogni caso

N: come sei di conforto

G: troppo diretto? aspetta, rifac-

N: lascia stare

G: ok sei di poche parole

Non rispondo.

G: comunque quando sono entrato la mia voce di sottofondo non era male eh

N: rilassante

G: se lo dici tu

N: non solo io, manda un dm ad una tua fan e guarda che ti risponde

G: non ne ho voglia

N: ed io che speravo mi rispondessi ogni giorno con tanto di lacrime agli occhi

G: tu cosa?

N: oh niente

Fa un faccia della serie " mi stai prendendo in giro o cosa", lo ignoro e chiudo gli occhi.

G: cazzo ma vuoi dormire tutto il tempo?

N: non saprei, idee migliori?

G: no

N: quindi non ti lamentare, comunque dubito di riuscire a riaddormentarmi

G: io ci riuscirei, e questo sarebbe forse il principale problema

N: tu dici? sei carino mentre dormi

Mi lascia un bacio sulla guancia e appoggia la sua testa sul mio petto, annullando ogni mio pensiero.
Forse non sono stata proprio una testa di cazzo a chiamarlo.
Un giorno mi spiegherà come fa.

Spazio Autrice:

HO PRESO SEI IN LATINO AAAAAAA

PRACTICE- Dababy

𝐓𝐇𝐄 𝐁𝐑𝐈𝐆𝐇𝐓𝐒𝐈𝐃𝐄 | 𝐋𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐄𝐏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora