6. Medicina alternativa.

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«Buongiorno anche a te» ho detto sarcasticamente alla mia sveglia quando ha pensato bene di svegliarmi, nonostante non fosse giornata di lavoro.

Avrei voluto dormire ancora ma ormai mi ero svegliato e passare la giornata nel letto proprio non era da me, perciò mi sono vestito e sono andato a prendere Mike.
Non vedevo l'ora di farmi raccontare come fosse andato il suo appuntamento. Ero troppo curioso.

«Com'è andato il tuo appuntamento misterioso?» Gli ho chiesto prima ancora di salutarlo.

Ma sapete che risposta mi ha rifilato? Che non ne voleva parlare e che voleva andare al negozio di fumetti per poter prendere un qualche numero nuovo di qualche supereroe.

Ho alzato gli occhi al cielo non appena ha terminato la richiesta.
Lui dal canto suo mi ha dato un bacio, mi ha fatto un sorriso compiaciuto ed è entrato in macchina.

Nella mia testa stavo impazzendo per sapere della sera precedente e speravo che in qualche modo si decidesse a parlare, ma niente.

Arrivati al negozio più sfigato di tutta Pittsburgh siamo entrati e subito ho notato il nuovo commesso.

"Davvero niente male" ho pensato, "devo averlo" ho sentenziato un attimo dopo nella mia testa.

Mike intanto stava cercando il suo nuovo fumetto e mi spiegava che gli era sempre piaciuto un sacco scambiarsi i fumetti con gli altri patetici gay repressi. Ho colto la palla al balzo per fargli una battuta e poterlo spingere a parlare, perciò guardandolo a testa bassa e sarcastico gli ho detto:

«nonostante questa aberrazione qualche vecchio rincoglionito riesci a rimorchiarlo ugualmente.»

Stizzito mi ha risposto:

«non era poi così vecchio, ed era anche carino. E poi era un dottore.»

«Un chiropratico» ci ho tenuto a sottolineare.

Mickey non mi ha dato, retta come spesso accadeva, e si è limitato a dare manforte alle sue scelte:

«è sempre un medico, può servire.»

Intanto che mi parlava fingevo di guardare un fumetto per cercare di nascondere tutti i miei pensieri strafottenti riguardo come fosse tale chiropratico.

Subito dopo l'affermazione di Mike si è avvicinato il commesso carino, dicendo però una frase così poco eccitante che nemmeno con il viagra mi si sarebbe alzato:

«è arrivato il nuovo fumetto di "catwoman".»

Mi sono limitato a guardarlo, ma con una faccia che praticamente diceva tutto riguardo i miei unici interessi nei suoi confronti.

Rendendosene conto ha subito cambiato espressione, come per farmi capire che aveva inteso il mio volere e che lui ci sarebbe stato.

Peccato che ci fosse anche Michael però, perciò, tornando sul pianeta terra, ha smesso di guardarmi e se n'è ritornato al bancone.

Finalmente, dopo quella parentesi, Mike si era deciso a raccontarmi come fosse andata la sera prima:

«mi ha portato in un bellissimo ristorante e io mi sono comportato come un idiota. Ed ero vestito come un autentico coglioni!»

- "Ehm perdonami, parla dei nostri vestiti super costosi e che fanno in modo di farci rimorchiare numeri e numeri di manzi?!" è subito intervenuta la mia vocina interiore come se le avessero tirato uno schiaffo. -

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