2. Rimedi contro l'ossessione.

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Sono arrivato in ufficio che avevo ancora addosso la sensazione di essere dentro quel ragazzino e questo stava cominciando a darmi trementamente fastidio.

Avevo bisogno di qualcuno che mi togliesse dalla mente quel culo stretto comodo ed estremamente eccitante.

Appena ho messo piede nel mio ufficio Cynthia, la mia segretaria da sempre, mi ha informato che stava per cominciare una riunione.

"Come se non lo sapessi" ho sbuffato tra mé e mé.

Siamo entrati nella sala conferenze dove ci stavano già aspettando il titolare di un'azienda che produce birra ed un ragazzino. Probabilmente un dipendente, che poteva essere il figlio.

"Ah, non pensavo di avere a portata di mano la soluzione ai problemi che mi sta creando quel ragazzino piantato nella mia testa" cominciava a svegliarsi la macchina scopatrice che è in mè ed ero felice di sapere che fosse ancora recettiva, anche se avrei dovuto aspettare la fine della riunione prima di potermi scopate quel giovanotto niente male..

Ho aspettato che arrivasse il mio capo e poi ho cominciato a mostrare loro quella che sarebbe stata la loro campagna pubblicitaria e ciò che li avrebbe aiutati a guadagnare un mucchio di soldi.

Mentre parlavo, giocavo con una mela lanciandola per aria e riprendendola al volo come fossi un giocoliere per deconcentrare i clienti e per porre la loro attenzione, soprattutto quella del ragazzo, su di me.

Più lo guardavo, più si agitava. Continuava a girarsi la fede intorno al dito, non stava mai fermo sulla sedia e per me, quel comportamento poteva solo significare una cosa. Voleva quello che volevo io.

Alla fine del mio discorso, mordendo la mela e guardandolo negli occhi, gli ho chiesto che cosa ne pensasse dell'intero progetto.

Inutile dire che è andato ancora di più in iperventilazione, tanto che non ha nemmeno risposto, ha solo fatto un verso incomprensibile.

Per fortuna alla fine il suo superiore si è convinto e abbiamo concluso l'affare e la riunione.

Dopo aver raccolto le mie cose mi sono messo sul ciglio della porta con la mia segregaria per salutare tutti i partecipanti della riunione, ma quando lei ha capito le mie reali intenzioni, vedendomi osservare quel ragazzo morendomi le labbra, ha subito cantato:

«è sposatooo.»

Peccato che lei non sapesse che fosse sicuramente una copertura, perciò mi sono limitato a farle un verso e lei ci ha tenuto a precisare che avesse anche due figli, oltre ad una moglie.

Il mio commento è stato solo una precisazione:

«aah, padre di famiglia!»

Speravo che con quella mia frase lei smettesse di tentare di distogliermi dai miei pensieri malsani.
Per fortuna, prima che potesse rispondermi, quel ragazzo si è avvicinato a noi dicendo:

«scusi» - il suo sguardo era più rivolto verso Cynthia, ma non appena c'è stato un secondo di silenzio mi ha guardato di sfuggita.

Poi, tornando con l'attenzione sulla mia segretaria, ha aggiunto:

«potrebbe dirmi dov'è il bagno?»

"ah, l'ultimo segnale che stavo aspettando" ho pensato compiaciuto di aver, come al solito, individuato un'altra preda.

Ho aspettato che lei gli desse le indicazioni e non appena lui si è messo in cammino, dopo avermi guardato ancora, ho detto:

«è un luuuuuuuuungo viaggio! Potrebbe perdersi»

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