Luke's POV
Per la seconda volta nella mia vita mi ritrovai davanti la porta della mia famiglia con Ariel, quella volta però io ero abbastanza tranquillo, non avevo paura di bussare perciò non sarebbe servita Ariel a farlo per me.
Quella volta era lei ad essere nervosa davanti quel pezzo di legno.
Io aspettai un po' prima di bussare, avrei voluto aspettare per controllare se Ariel fosse pronta ma fui proprio uno scemo perché lei stessa bussò vedendomi temporeggiare.
"Pensavo fossi nervosa" Commentai poco dopo stupito.
"Sono nervosa e l'attesa non mi aiuta affatto, che stavi facendo scusa?" Domandò lei corrugando la fronte.
No, non era cambiata di una virgola.
"Io-" Cercai di spiegare ma nel mentre la porta si spalancò mostrandomi la figura di mia madre.
"Mamma!" Esclamai e avanzai per abbracciarla.
Una volta tornato dal tour non avevo pensato di passare a salutare mia madre e mia sorella, anzi avevo preso il primo aereo per New York, perciò erano anche parecchi mesi che non ci vedevamo. Tuttavia loro avevano capito la situazione e mi avevano addirittura supportato.
Mi strinse così forte che per poco non persi il respiro, per fortuna dopo mi liberò.
Mia madre era entusiasta, non vedeva l'ora di incontrare nuovamente Ariel e quel giorno finalmente l'aveva davanti a sé.
"Mamma questa è A-" Iniziai a dire per riuscire a presentarle una volta per tutte ma lei non mi diede il tempo di finire che si avvicinò alla mia ragazza e, dopo averla fissata per un po', l'afferrò stringendola in un abbraccio.
Rimasi sorpreso e anche Ariel sgranò gli occhi quando mia madre la strinse. Sperai solo non l'avesse stretta come aveva fatto con me precedentemente.
"Oh Ariel, mi dispiace non aver capito chi fossi quel giorno" Esordì lei rammaricata.
Ariel sgranò nuovamente gli occhi e iniziò a scrollare la testa.
"Oh nono, signora è stata tutta colpa mia. Sono io a dovermi scusare, non volevo mettervi a disagio, ho agito senza pensare" Rispose distogliendo lo sguardo e a me scappò un sorriso quando mi tornò in mente il ricordo di Aria.
"Lo capisco" Disse mia madre facendole un sorriso comprensivo poi, dopo aver osservato la futura nuora così a lungo da essere sembrata un'eternità, ebbe come una scossa e fece qualche passo indietro.
"Che ci facciamo ancora sulla porta! Entrate su!" Esclamò poi entrando in casa e facendoci spazio per farci entrare con le valigie.
La prima cosa che feci fu quella di osservare la casa, non era cambiato nulla dalla mia partenza.
"Rachel?" Domandai poi notando l'assenza della mia sorellina. Non si sarebbe chiusa in camera sapendo del nostra arrivo.
"È uscita, dovrebbe arrivare a momenti"
"Pensavo non si sarebbe mossa di casa sapendo saremmo arrivati" Osservai io lasciando trasparire un po' di delusione che mia madre captò immediatamente.
"Non penso l'abbia fatto con voglia" Rispose poi per tranquillizzarmi, cosa che non fece. Perché mia sorella era stata costretta ad uscire?
"Come?"
"Lascia stare" Fece lei dopodiché cambiò immediatamente discorso.
"Avevo preparato la mia stanza per voi, ho pensato la tua fosse un po' troppo piccola per due" Disse facendo qualche passo avanti per guidarci alla nostra stanza.
Io lanciai uno sguardo ad Ariel che non sembrava averla presa molto bene.
"Mamma non-" Iniziai a dirle per anticipare quel che stava pensando Ariel ma lei, come al solito, anticipò me.
"Luke mi aveva detto che avevate una stanza per gli ospiti" Disse lei cercando di rimanere impassibile, anzi sorrideva ma riuscivo a capire benissimo che, dietro le apparenze, stava diventando nervosa.
"Sì c'è però ho pensato-" Cercò di dire mia madre ma Ariel anticipò anche lei.
"Nessun problema, va bene quella per me"
"Insisto, capisco il tuo disagio ma veramente non c'è nessun problema"
"Mamma" La richiamai io capendo che nessuna delle due si sarebbe smossa dalla propria posizione se non mi fossi schierato e Ariel aveva ovviamente la precedenza.
Voleva fare le cose per bene e non si sarebbe appropriata del letto di mia madre il primo giorno in cui si sarebbero conosciute ufficialmente.
"Sicuri?" Fece lei guardando preoccupata prima me poi Ariel ed io annuii soltanto.
Al che lei finalmente capì e si arrese.
Il problema è che entrambe non volevano sfigurare o mettere a disagio l'altra.
"Come volete allora" Concluse e con un cenno di mano fece segno di seguirla, come se non conoscessi casa mia ma voleva essere cortese con Ariel e quindi non le dissi nulla.Lungo il percorso per arrivare alla stanza degli ospiti passammo per la mia stanza e ne approfittai per lasciare la mia valigia, avrei fatto fare ad Ariel un giro della casa, quindi della mia cameretta, dopo.
Non appena ebbi le mani libere afferrai la valigia di Ariel e lei di tutta risposta mi afferrò la mano libera.
Non che il percorso fu lungo ovvio, casa mia non era minimamente paragonabile a quella degli Obelion. Era di modeste dimensioni, tuttavia era molto accogliente.
Quando arrivammo alla stanza noi entrammo ed io poggiai la valigia di Ariel a terra mentre mia madre rimase sulla soglia della porta.
"Vi lascio sistemare con calma, vado in cucina" Disse poco dopo e ci lasciò con un sorriso che noi ricambiammo.
"Voglio morire" Esordì Ariel una volta che mia madre fu abbastanza lontana.
Mi chiesi per l'appunto quanto tempo ci avrebbe messo a smettere di fingere di sorridere.
"Ariel stai calma" Dissi iniziando ad accarezzarle le braccia.
"Io non so se ci riesco Luke, no, mi correggo, non ci riesco" Continuò prendendosi anche di panico. Non era più abituata a situazioni di stress. Mi dispiaceva anche che lei reputasse l'incontro con la mia famiglia una fonte di stress ma effettivamente questo era dovuto alla sua voglia di fare bella figura e non ricommettere gli errori passati. Mia madre e mia sorella avevano sentito molte storielle sul conto di Ariel e lei ne era ben consapevole, anche per questo si sentiva limitata. Aveva una reputazione che la precedeva.
Avrei voluto farle capire che a loro quelle storielle non interessavano per nulla.
"Calma, hey" La ripresi ed iniziai a fare profondi respiri per far sì che lei mi seguisse e così fece quasi subito.
"È solo l'inizio, è normale ti senta così" Proseguii dopo accarezzandole il viso.
Lei smise l'esercizio di respirazione e mi strinse in un abbraccio poggiando la testa sul mio petto.
"Vorrei solo riuscire a fingere come quella volta" Disse afflitta e a me scappò nuovamente un sorriso perché pensava veramente di aver finto ma in realtà l'unica cosa falsa di quel giorno fu il suo nome.
"Quella volta non stavi fingendo Ariel, ti eri semplicemente lasciata andare" Le risposi stampandole un bacio sul capo.
"Allora perché mi viene così difficile ora?"
"Prima non avevi nulla da perdere"
Sapevo benissimo che la sua domanda non era rivolta veramente a me ma a se stessa. Ciò nonostante mi sentii di risponderle.
"Luke..." Mi chiamò poco dopo allontanandosi leggermente dall'abbraccio e poggiando le mani sui miei fianchi.
"Sì?"
Lei si guardò un po' intorno dopodiché sospirò.
"Non mi piace dormire sola" Svelò infine con un po' di imbarazzo.
"Vuoi che dica a mamma che abbiamo cambiato idea?" Scherzai ridendo e lei mi spintonò.
"No!" Esclamò seguendo la mia risata per poi tornare seria subito dopo.
"Non sto scherzando. Puoi stare con me fino a quando mi addormento?" Continuò frustrata successivamente.
La fissai per un po' e le portai una ciocca dietro l'orecchio accarezzandole la guancia.
"Lo avrei fatto anche se non me lo avessi chiesto"
Quanto avrei voluto eliminare dalla sua vita quegli anni che avevano rafforzato e moltiplicato le sue insicurezze.
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Choose me
RomanceAriel e Luke ne hanno passate tante ma finalmente sono riusciti a trovarsi e ad iniziare una nuova vita insieme. Purtroppo iniziano a subentrare i primi problemi di coppia. I viaggi frequenti di Luke per lavoro, i casi di Ariel sempre più impegnativ...