Il match

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Non avevo mai visto un incontro di Luke, sapevo i canali in cui li trasmettevano però non ho mai avuto il coraggio di vederlo prendere pugni e calci, avevo l'immagine del suo occhio nero impressa nella testa, per non parlare dei vari lividi che aveva sul corpo.
Mi aveva detto che era un incontro di beneficienza, che nessuno dei due avrebbe fatto sul serio quindi di non allarmarmi. La verità è che tutte e due avrebbero fatto più che sul serio per poter farsi valere davanti agli sponsor e proprio quella sera mi pentii di averlo voluto seguire.
Luke mi aveva abbandonato da un bel pezzo con Alison e JJ, eravamo seduti in prima fila, il ring era distante ma si vedeva tutto benissimo.
Io non riuscivo a smettere di fissare Luke parlare con Kent. Era così serio mentre annuiva ai consigli dell'allenatore. Indossava dei pantaloncini blu e dorati in tinta con i guantoni. Avrei voluto solo chiudere gli occhi e vedere l'incontro concluso con la vittoria di Luke, invece, quando la campanella del primo round suonò, mi sembrò che quella che concludeva il match non arrivasse più.
Luke si tenne distante dal suo avversario per un po' schivandone le mosse, non ci voleva molto a capire che lo stesse studiando ma d'altra parte il ragazzo voleva dimostrare al più presto di che pasta fosse fatto. Quando Luke fece un passo avanti mi accorsi di aver trattenuto per tutto il tempo il respiro.
"Ora gli da' un calcio" Commentò Alison attirando per un attimo la mia attenzione e quando Luke fece esattamente quel che l'amica aveva detto sobbalzai vedendo il collo del suo piede scontrarsi con il fianco dell'avversario.
"Luke sa quando colpire" Continuò poco dopo lei entusiasta.
"Come hai fatto ad anticiparlo?" Domandai senza distogliere lo sguardo dal mio ragazzo.
Lei però fece una piccola risata e con la coda dell'occhio notai si voltò verso di me.
"Devi guardare il suo corpo Ariel, non il suo viso, aveva le gambe in posizione" Rispose come se avesse osservato contemporaneamente sia me che Luke per tutto quel tempo. Le lanciai un breve sguardo dopodiché notai che le cose su ring iniziavano a scaldarsi. Senza neanche accorgermene la mia gamba iniziò a muoversi nervosamente, almeno fino a quando Alison non mi poggiò una mano sopra.
"Rilassati, ok? Vedrai che finirà subito" Cercò di tranquillizzarmi ma quando il ragazzo sul ring colpì in faccia Luke ebbi un sussultò al cuore. Mi sarei messa a piangere se solo non fossi stata circondata da persone che invece sembravano divertirsi. Cosa diavolo trovavano di così divertente? Luke aveva preso un cavolo di pugno in faccia.
"Ariel?" Mi chiamò Alison per controllarmi. Io nel mentre avevo abbassato la testa e chiuso gli occhi.
"Ariel, Luke sta bene" Continuò poco dopo afferrandomi la mano con cui stavo stringendo la gamba.
Aprii gli occhi e alzai lentamente lo sguardo.
"È stata una cattiva idea venire" Dissi in contemporanea con il campanello che indicava la fine del primo round.
"È la prima volta che lo vedi combattere?" Domandò lei come se la risposta non fosse ovvia.
"Sì"
"Tranquilla, ci sono medici ovunque e l'arbitro è pronto ad intervenire appena succede qualcosa che non va, è uno sport violento, questo è vero, ma è molto controllato" Disse per rassicurarmi ancora una volta. Potevano cercare di tranquillizzarmi in tutti i modi ma per me era quasi impossibile vedere due persone prendersi a pugni per uno sport.
Nel mentre fui distratta da Luke, gli avevano lanciato una tovaglia con cui si stava tamponando il labbro, dopo il colpo precedente aveva iniziato a sanguinargli. Era nel suo angolino e alzò lo sguardo dopo aver ascoltato ciò che Kent gli aveva consigliato. Mi fece un occhiolino dopodiché bevve un sorso d'acqua dalla sua borraccia e tornò al centro del ring.
"Ci sono cresciuta in questo ambiente, quindi capisco sia facile per me parlarne" Continuò Alison abbassando lo sguardo.
"Mi dispiace aver spinto Luke a seguire le orme di mio padre" Aggiunse dopo stringendo i pugni. La fissai per un attimo senza dire nulla poi sospirai tornando ad osservare quel che stava accadendo sul ring.
"Non è stata colpa tua. So perché Luke sta facendo tutto questo, è che non vorrei questo per il nostro futuro, ammetto di avere paura in questo momento e anche con mille rassicurazioni la situazione non cambierà e non credo lo farà mai" Le spiegai senza staccare gli occhi da Luke.
Alison restò in silenzio mentre il secondo round iniziò.
Questa volta Luke non aspettò un secondo in più dall'inizio e partì all'attacco con una rapidità che non presa di sorpresa solo l'avversario ma quasi tutto il pubblico. Tempestò l'addome dell'altro ragazzo con una serie di pugni fino a quando l'arbitro non si intromise facendoli allontanare.
"Vedi in questo preciso momento Luke ha ottenuto un sacco di punti" Mi spiegò Alison, beh effettivamente era stata una bella azione.
"Credi Luke lo voglia mettere KO?" Domandai per capirci qualcosa. Fino ad ora non era stato molto aggressivo, al contrario del suo avversario.
"No, durante questi eventi è meglio far notare tutto il tuo potenziale, se metti KO il tuo avversario così velocemente non dimostri quasi nulla" Rispose esultando quando Luke colpì al volo con un calcio il dorso dell'avversario dopodiché la campanella suonò la fine del secondo round.
"Ora c'è l'ultimo round, Luke dovrebbe essere in vantaggio" Commentò ancora lei.
"Dovrebbe?" Sottolineai io confusa, pensavo lo fosse e basta.
"Beh, non escludo l'ipotesi che il suo avversario potrebbe metterlo KO" Specificò lei ed io lì mi allarmai ancora di più. KO? Santo cielo no.
"Ma prima hai detto-" Cercai di dire io iniziando ad agitarmi nuovamente.
"La strategia di Luke, non ho idea di cosa voglia fare l'altro" Mi bloccò lei.
Poi quando notò la mia preoccupazione mi fece spallucce.
"Ma tranquilla, Luke non glielo lascerà fare" Aggiunse con un tono di voce relativamente calmo.
Luke, nel mentre, mi lanciò nuovamente uno sguardo dopodiché mi sorrise come se tutto fosse sotto controllo.
Il terzo e ultimo round iniziò. Mi sembrò un incubo letteralmente. Era chiaro che per l'ultimo round entrambi volevano mostrare il loro meglio. Era un continuo di pugni e calci. Ad un punto chiusi gli occhi e li aprii solo quando sentii Alison parlare.
"Dove vai?" Domandò ma non era rivolta a me ovviamente, io mi voltai verso lei notando che JJ si era alzato.
"A parlare di affari" Rispose controllando l'orologio. Sorrideva come un bambino a cui avevano regalato un nuovo gioco.
"Lo scontro non è ancora finito" Gli sottolineò Alison ma lui alzò le spalle lanciando uno sguardo sul ring.
"Oh, è più che finito" Concluse ridendosela e se ne andò.
"Che odioso" Pronunciai subito dopo e Alison si voltò sospirando.
"Già" Disse soltanto e quando vidi i suoi occhi sgranarsi mi voltai immediatamente per controllare cosa era successo sul ring.
Nulla. Non riuscivo a notare nulla.
Luke aveva la gamba in posizione mentre il suo avversario era come immobile.
"Cosa sta succedendo?" Domandai ignorantemente.
"Luke deve averlo colpito con un calcio ed ora sta aspettando una risposta dall'altro ma credo non ci sarà" Rispose lei brevemente.
"Come?" Feci confusa.
"Entrambi stanno aspettando che l'incontro finisca"
"Ci capisco sempre meno" Continuai e la campanella dell'ultimo round suonò la fine.
"Come ti avevo detto, entrambi volevano fare più punti possibili senza mandare l'altro KO, quando Luke ha colpito per l'ultima volta il suo avversario, quest'ultimo ha capito che avrebbe sicuramente perso e non sarebbe riuscito a metterlo KO per aggiudicarsi la vittoria" Mi spiegò lei sorridente. Io la fissai per un bel po' corrugando la fronte.
"Quindi Luke ha vinto?" Domandai ancora come se non fosse ovvio e lei rise per poi alzarsi. La risposta mi arrivò subito dopo quando l'arbitro afferrò il braccio di Luke e l'alzò per decretarlo vincitore.
Sentii gente esultare, altri urlare dalla rabbia ed era solo un incontro di beneficenza. Cosa avrebbero fatto per un incontro di campionato? Certo comunque avevano scommesso soldi.
Mi alzai subito dopo e Alison mi fece segno di seguirla.
Luke scese dal ring ma fu subito assalito dal suo team che lo portarono via nello spogliatoio.
"Hai visto? Il tuo ragazzo è un campione!" Esclamò Kent entusiasta.
In realtà avevo visto poco e nulla ma gli risposi ugualmente abbozzando un sorriso.
"Ariel, puoi andare da Luke, ora lo staranno visitando ma finiranno subito" Mi disse Alison poggiando una mano sulla mia spalla.
Io lanciai un'ultima occhiata lì dove avevo visto Luke scomparire dopodiché annuii ringraziandola e mi diressi da lui.

Aspettai un attimo prima di entrare nel mentre uscirono pian piano le persone del suo team.
Quando decisi finalmente di entrare vidi un ragazzo fare le ultime raccomandazione a Luke. Doveva essere il suo medico. Luke annuiva e quando mi notò gli si illuminarono gli occhi.
"Oh! Dean, lei è Ariel" Disse cogliendolo di sorpresa.
"Ah?" Fece lui appunto poi si voltò verso la porta e mi notò.
Io alzai una mano in segno di saluto e abbozzai un sorriso.
"Ah! Ariel Obelion, è un piacere conoscerti, io sono Dean Lewis, sono il medico di Luke" Si presentò lui avvicinandosi per darmi la mano.
"Piacere mio Dean" Risposi io stringendogliela.
Lui guardò prima Luke poi me.
"Il labbro inferiore ha subito un duro colpo ma nulla di grave, nel giro di una settimana le sue labbra torneranno come prima" Mi disse facendo un occhiolino sorprendendomi.
Dopodiché si voltò per raccogliere le sue cose.
Io lanciai uno sguardo a Luke che mi fece spallucce sorridendo.
Era felice per la sua vittoria oppure per il fatto che fossi lì?
"Vi lascio soli" Disse poco dopo Dean e avanzò per raggiungere la porta.
"Grazie Dean" Rispose Luke e il medico di tutta risposta alzò una mano per salutarlo.
"È un testone" Sussurrò quando mi fu abbastanza vicino, io feci solo una piccola risata poi lo fissai fino a quando non uscì chiudendo la porta.
"Mi faccio una doccia e sono pronto" Esordì Luke in seguito attirando la mia attenzione.
Dovevamo passare per l'hotel per cambiarci, avevamo una cena subito con coloro che avevano assistito all'incontro.
Non avevo per nulla voglia di andarci ma era necessario visto e considerato che lui aveva vinto.
"Non sei stanco?" Domandai e per qualche assurdo motivo cercai di non alzare lo sguardo fino al suo viso.
"Non mi sono sforzato più di tanto" Rispose stiracchiandosi e poi si avvicinò.
"Mi aiuti?" Mi chiese poi mostrandomi i guantoni.
Io annuii e lo aiutai a cacciarseli.
"Come ti è sembrato?" Continuò cambiando tono di voce, era più serio, forse preoccupato. Quando notò che non c'era stata una risposta da parte mia abbassò il volto per cercare il mio sguardo.
Io in quel preciso momento sentii gli occhi bruciarmi. Forse era stata tutta la tensione che avevo accumulato fino a quando il match non era finito ma quando incrociai il suo sguardo sentii le prime lacrime scivolarmi sul viso.
"Stai piangendo?" Domandò ancora sgranando gli occhi e con lui anche io.
Mi portai le mani davanti gli occhi e abbassai il volto nuovamente.
"Non sto piangendo!" Esclamai ma la mia voce sommersa dal pianto diceva totalmente il contrario.
Una volta liberatosi le mani dai guantoni mi afferrò il volto costringendomi ad alzare nuovamente lo sguardo.
"Lo so, non è stato bello da vedere" Continuò accarezzandomi le guance con i pollici.
Io scrollai il capo e cercai di respirare profondamente. Non volevo piangere, non ce n'era motivo eppure le lacrime scendevano e non riuscivo a fermarle.
"Mi dispiace, io non volevo" Cercai di dire tra un singhiozzo e l'altro.
"Tranquilla" Rispose lui e mi liberò il volto per potermi abbracciare subito dopo ed io per un attimo mi lasciai cullare tra le sue braccia.
"Ti ricordi la prima volta che ho avuto un incontro? Anche allora piangesti" Mi domandò come se potessi mai dimenticare la serata della mia prima volta.
"Ricordo anche cosa è successo il giorno dopo" Risposi malinconicamente e le lacrime finirono di scendere finalmente.
"Mi dispiace, davvero tanto" Concluse lui stringendomi ancora di più e stampandomi un bacio sulla testa.
"Luke" Lo chiamai dopo un po' allontanandomi dal suo petto e tirai su con il naso.
Lui mi liberò dall'abbraccio ed io mi asciugai gli occhi con il palmo della mano. Grazie a Dio non avevo messo mascara o quant'altro.
Lui mi fissò confuso e aspettò che io parlassi ma prima di farlo mi scappò una risata.
"Sei sudato" Dissi e lui sgranò gli occhi.
"Cazzo" Pronunciò allontanandosi ulteriormente.
Io mi strofinai ancora una volta gli occhi e risi di nuovo.
"Fa nulla tanto dovevo cambiarmi ugualmente" Lo tranquillizzai e lui mi osservò per un po'.
Poi scosse la testa e si allontanò per afferrare i panni.
"Ok, corro a lavarmi" Disse in seguito e corse verso di me per stamparmi un bacio veloce dopodiché si allontanò scomparendo definitivamente dietro un muro.
"Ti amo" Risposi io ma ovviamente lui non aveva potuto sentirmi, era già in doccia.
Però volevo dirlo lo stesso, volevo dirlo e basta.

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