Il giorno dopo, neanche il tempo di arrivare in classe che per tutta la scuola rimbombò un annuncio.
"Izuku Midoria è atteso nella sala insegnanti " partì a tutto volume dagli altoparlanti, assordando mezza scuola.
-hey che è successo? perché ti stanno chiamando? - chiese allora la compagna di banco del diretto interessato, girandosi verso di lui, preoccupata.
-ieri ho fatto un po' un casino, sono intervenuto senza permesso per salvare due ragazzi usando il mio quirk- ammise, ridacchiando con tono colpevole mentre i suoi amici, radunatasi attorno al suo banco sentendo l'annuncio, lo guardavano, chi sconvolto, chi, conoscendolo, semplicemente contrariato.
-ma è mai possibile che non riesci a rimanere fuori dai guai per più di cinque minuti? siamo appena guariti dopo l'incontro con Stain- lo sgridò Iida, portandosi una mano sul setto nasale, a indicare la sua esasperazione.
In tutta risposta l'amico unì le mani, come a scusarsi.
-lo so, ma non potevo fare altrimenti, sai come sono fatto no?- provò a giustificarsi tenendo sempre la conversazione sullo scherzoso, cercando di non far percepire il proprio disappunto, se non odio, verso una società simile.
-bene, ora vado- disse il verde per sviare la conversazione, alzandosi dalla sedia e avviandosi verso la porta.
Una volta davanti alla porta della sala insegnati prese un grande respiro, cercando di prepararsi a sembrare mortificato davanti alla sfuriata del professore e a fingersi pentito.
Esattamente come previsto l'insegnante non si risparmiò con le parole, cercando comunque di spiegargli quanto avesse sbagliato, certo che lo studente più sensibile e gentile della classe avrebbe capito la sincera preoccupazione dietro le sue parole, tuttavia la mente brillante che si ritrovava davanti, nonostante l'espressione mortificata, non stava ascoltando una sola parola, anzi, si stava chiedendo cosa gli avrebbe detto se fosse stato solo un ragazzino senza quirk. Probabilmente si sarebbe comportato come quegli hero ai tempi del mostro fangoso.
Avrebbe dovuto capire allora il problema della società che, invece di applaudirlo come un eroe che, seppur consapevole di rischiare la vita, si era lanciato all'attacco per salvare l'amico, lo aveva additato come incosciente e problematico. Invece si era fato accecare dalle belle parole di quello scheletro biondo e non ci aveva più ragionato.
Almeno lo aveva capito, meglio tardi che mai.
Come risultato per aver salvato quel ragazzo che altrimenti sarebbe stato abbandonato a morire, ottenne una settimana di sospensione; perfetto no? Almeno avrebbe avuto il tempo di ragionare per i fatti suoi e decidere cosa farne della sua vita.
Dato che la punizione iniziava quel giorno stesso Izuku prese tutte le sue cose e uscì dall'istituto, trovandosi a vagare per le strade della città senza meta; tornare a casa e spiegare alla madre della punizione? Assolutamente fuori questione.
continuò a camminare mentre la sua mente andava al massimo, perdendosi tra i vari pensieri.
"forse alla fine aveva ragione Stain, però lui uccideva, ciò non lo rende direttamente un cattivo? Anche se, ragionando così, quasi tutti gli hero sarebbero dei cattivi...e la sua filosofia era più sensata di quella del resto della società. Per non parlare di tutto ciò che ho scoperto ultimamente.
Viste in questa ottica le parole di molti villain, che prima ritenevo solo farneticazioni, acquisiscono senso. Anche le parole di Tomura quando ci hanno attaccato la prima volta hanno una loro logica; All Might aveva detto che stava mentendo e che voleva solo la distruzione, ma posso davvero fidarmi di lui? Specialmente dopo tutto ciò che mi ha detto ieri...
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villain per amore
FanfictionDopo lo scontro con Stain il seme del dubbio si è gia insediato nella mente di Izuku, che viene perfino sospeso dopo aver salvato un ragazzo quirkless; mentre vaga per la città però trova qualcuno che la pensa come lui e gli fa una proposta interess...