|1| back from the dead

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12 Maggio 2018, New York

Due mesi fa abbiamo combattuto in Wakanda contro un pazzo che con le gemme dell'infinito ha spazzato via mezza popolazione. Ha ridotto in polvere molte persone, tra cui James. Steve, Nat e Banner sono rimasti qui con me alla base, Tony è scomparso nello spazio probabilmente è diventato polvere, gli altri rimasti non so dove sono. Mi manca James, fortunatamente ho ancora Steve che sta al mio fianco.

06 Giugno 2018, New York

"Steve?" richiamai il mio amico che era impegnato a parlare con Natasha "Steve! Fuori" indicai la navicella che piano piano atterrava, entrambi i miei amici corsero verso di me guardando oltre la grande vetrata. Corsi all'entrata seguita dai due, il portellone di essa si aprì mostrando Nebula che aiutava il corpo pelle e ossa di Tony a reggersi in piedi. Il nostro Tony.

Steve gli corse in contro aiutando Nebula, lo portammo dentro e con l'aiuto di Steve si sedette, mi avvicinai e gli attaccai una flebo di proteine e sali minerali, per fargli recuperare le forze. Sul tavolo scorrevano le foto di tutti quelli che avevamo perso, Aleksei non era lì.

08 Giugno 2018, New York

"Nat andiamo" richiamai la rossa "Dove?" le sorrisi "Giornata tra ragazze, sai per cercare di staccare la spina da tutto questo" dissi sorridendo prendendo la vecchia giacca di pelle di James "Andiamo allora" sorrise lei trascinandomi verso l'uscita "Hey hey dove andate?" chiese uno Steve abbastanza confuso "Usciamo" disse lei, mi voltai e lo bloccai prima che potesse aprire bocca "No uomo mentalmente instabile di 100 anni, non puoi venire con noi" dissi puntandogli il dito contro "Non mi hai neanche fatto parlare..." disse ridendo "Non ce n'era bisogno" dissi sorridendo prima di essere trascinata fuori dalla base e successivamente in un auto sul lato del passeggero "Ti manca non è vero?" chiese mentre guidava "Chi?" chiesi cercando di nascondere la mia tristezza in quel momento "Si mi manca..." sussurrai stringendomi nella sua giacca "È tre taglie più grande di te quella giacca..." notò Nat "È l'unica cosa che mi è rimasta di lui dopo lo schiocco" lei annuì continuando a guidare "Steve, Tony, Clint e Bruce sono la mia famiglia. Se uno di loro non sarebbe sopravvissuto allo schiocco ne sarei devastata..." annuii "Non pensiamo a questo ora, pensiamo alla nostra giornata ok, Nat?" chiesi mettendo su un sorriso cosa che fece anche lei.

12 Marzo 2019, New York

"Steve di a Nat di stare tranquilla e stai tranquillo anche tu" dissi entrando nel mio appartamento "Steve aspetta un attimo" misi il telefono nella tasca dei jeans senza chiudere la chiamata mi avvicinai al mio porta oggetti e da sotto di esso presi il mio coltello ad anello. C'era qualcuno in casa, mi bloccai cercando di stare in silenzio. Mi voltai, una calibro nove mi fu puntata alla tempia sinistra, mentre puntai il mio coltello ad anello alla gola dell'uomo alla mia sinistra. Voltai lo sguardo e lo vidi "Pensavo fossi sparito con lo schiocco" sussurrai non muovendomi di un millimetro "Se ti muovi anche di un solo millimetro ti faccio saltare il cervello" sorrisi "Se mi spari, Aleksei, ti taglieresti la gola" il telefono nella mia tasca vibrò, segno che la chiamata si era chiusa "Aleksei dove sei stato?" chiesi poco prima dell'apertura della porta "Sposta quella pistola dalla tempia della mia amica" ordinò Nat al mio vecchio amico che tolse il braccio spostando la pistola e buttandola per terra, l'allontanai da lui con un calcio abbassai il coltello e lo vidi cadere sulle sue ginocchia portandosi le mani nei capelli "она вернулась ... она вернулась" sussurrò isterico "Мадам Гидра здесь..." e lì mi ghiacciai. Lei era qui.

Is this the end?Where stories live. Discover now