22 Luglio 2023, New York
"Piano Evelyn. Non affrettare tutto" sussurrò Pepper al mio fianco che mi faceva da balia a patto che io facessi compagnia alla piccola Morgan. "Sto andando piano Pep" risposi di rimando alla donna che esasperata andò a finire di controllare il cibo in cucina. "Zia Eve...?" mi richiamò la piccola Morgan "Dimmi piccola peste" dissi sorridendole e scompigliandole i capelli "Ti piace? Questa sei tu e questa sono io" sorrisi quando mi mostrò il disegno, annuii "E quelle due figure chi sono?" chiesi osservando altre due figure nello sfondo del disegno "Questo è papà e questo è il tuo fidanzato" a quelle parole persi un battito, Bucky...le sorrisi e con non so quale forza le chiesi se potessi tenerlo per me "Si zia è per te!!" disse sorridendo. Allargai le braccia e mi abbracciò, la strinsi forte a me. Adoravo Morgan, aveva il carattere di Tony ed era molto difficile gestirla se troppo felice.
"Mamma!!" urlò la piccola vedendo la mamma entrare in cucina "È pronto ragazze, Morgan vai a lavare le manine" disse alla figlia Pep, si sedette al mio fianco e prese il disegno fatto dalla bambina in precedenza "Quella sono io" indicai la figura che aveva indicato qualche istante prima quella piccola creatura "Questa è lei, loro due sono Tony e..." trattenni il respiro per un momento "Morgan ha detto il mio fidanzato, presumo sia James..." feci una smorfia e la donna seduta al mio fianco mi accarezzò il dorso della mano, voleva confortarmi "Tranquilla sto bene, mi manca ma non ci posso fare nulla" sorrisi provando ad alzarmi e miracolosamente ci riuscii quasi senza l'aiuto di Pep e mi diressi in cucina, la ferita al fianco che era quella più profonda faceva ancora un po' male ma si stava cicatrizzando anche bene.
28 Luglio 2023, New York
Ero tornata alla base da qualche giorno e lì l'atmosfera era molto triste. Nat non c'era più e tutti quanti noi stavamo male per la sua perdita. Clint ne era uscito distrutto, come Steve e Tony.
Avevano recuperato tutte le gemme e mentre Tony le assemblava su un guanto fatto della stessa nanotecnologia della sua tuta. Bruce era convinto del fatto che lui potesse schiocchiate le dita e che era stato creato per questo, Thor era molto preoccupato per il suo amico, aveva perso ormai tutta la sua famiglia e noi eravamo tutto ciò che gli restava.
Appena infilò il guanto lo vedemmo cadere quasi a terra per il dolore che le pietre procuravano. Schioccò le dita fra le urla e poi cadde a terra, Steve accorse al suo fianco per controllare che stesse bene, esattamente come Thor e Tony. Tirai un sospiro di sollievo, stava bene. Scott si era allontanato e Clint si voltò verso il suo cellulare, mi avvicinai ad esso e lo mostrai al mio amico che sorrise e velocemente rispose al cellulare. Tutti erano tornati, aveva funzionato.
YOU ARE READING
Is this the end?
FanfictionSequel di "A Dream or a Destiny?" Non vi spoilero nulla...solo leggete.