02 Luglio 2023, New York
"Dobbiamo parlare Eve." non lo ascoltai, Steve mi correva dietro da dieci minuti "Evelyn dobbiamo parlare" tuonò con voce ferma, mi voltai e scoppiai a ridere. "Ti avevo detto espressamente di non svegliarlo, perché non mi ascolti mai Steven! È instabile e preferiresti svegliare una persona instabile piuttosto che lasciarmi parlare con Tony. Sei assurdo!" gli urlai contro attirando l'attenzione di Aleksei e dei presenti nella stanza "Cosa ci fa lui sveglio?" chiese Clint indicando il ragazzo seduto di fianco a Steve "Abbiamo bisogno di più gente possibile, perché non lo vuoi capire?" parlò Steve quasi urlandomi contro "È difficile per te capire che non voglio perdere nessun altro? È difficile per te capire che se io perdessi un altro di voi io non sarei più la stessa?!" urlai a mia volta facendo spalancare gli occhi a Steve che mi guardava stupito "Ha ragione lei. Sono troppo instabile per aiutarvi, vi avevo chiesto di uccidermi e non l'avete fatto. Per una volta nella tua vita, Steve, dalle ragione" sussurrò Aleksei attirando l'attenzione su di lui. Clint mi abbracciò con fare paterno, cercava di farmi calmare "Aleksei e Eve hanno ragione, Aleksei non è stabile, potrebbe mandare all'aria la missione" sussurrò Nat.
Mi voltai e osservai il mio amico, era seduto e osservava il vuoto, mi sedetti al suo fianco e lo abbracciai "Ti voglio bene Evelyn. Sei stata la cosa più importante per me per anni e mentirei se dicessi che questo, lo faccio per te" sussurrò il ragazzo nel mio orecchio. La sua mano prese uno dei coltelli che tenevo nascosto sotto la giacca. Mi allontanai e lo guardai spaventata. "Aleksei metti giù quel coltello" urlai guardandolo negli occhi, tutti si voltarono verso noi due. "Lo faccio per te Evelyn! Perché non vuoi capire? Io non sono più quell'Aleksei che ricordi. Lei mi ha cambiato, io non posso continuare così..." tutti i presenti si allarmarono notando il coltello nella sua mano. "Al stai calmo. Parliamone, ti prego non fare scelte affrettate, cerchiamo di parlarne ok?" scosse la testa mentre io provavo ad avvicinarmi "Non c'è più nulla di cui parlare! Sento la sua voce rimbombare nella mia testa. Lei pronuncia quelle parole, vuole che io ti faccia del male...io non voglio farti del male..." mi avvicinai stringendo nella mano sinistra l'altro coltello che mi porto sempre in coppia con quello che aveva il mio amico in mano. Non era pratico con i coltelli, era più per le armi da fuoco. "State lontani. È una questione che riguarda me!" urlai a chi si stava avvicinando e si bloccarono sul posto.
Aleksei avanzò con il coltello puntato verso di me "Io lo faccio per te Evelyn! Non capisci?" urlò "No, non capisco perché fai così Aleksei. Sei sempre lo stesso ragazzo che ricordo. Quello a cui ho giurato protezione, quello che mi ha aiutato in molte missioni. Quello che mi ha guardato mentre sparavo in fronte a mio fratello e a mio padre. Mi sei stato vicino e hai anche cercato di far cambiare idea a Nikolai per proteggermi. Quindi io so chi sei e sei sempre la stessa persona." urlai lasciando tutti quanti sbigottiti. Era uno scambio di urla continuo, poi mi attaccò. Sentii un bruciore all'altezza del fianco sinistro. Non lo colpivo, non reagivo. Sentivo lo sguardo di tutti su di me, voltai lo sguardo verso Steve e gli sorrisi, chiusi gli occhi e spostai il volto in direzione di Aleksei. Strinsi il mio coltello e lo colpii spingendo la lama nel suo corpo prima che le forze mi abbandonarono del tutto.
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Is this the end?
Hayran KurguSequel di "A Dream or a Destiny?" Non vi spoilero nulla...solo leggete.