Indagini

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Stai uscendo? Ma oggi non è la tua giornata libera?

Era domenica, e come ogni domenica, Lena l'avrebbe dovuta trascorrere con la sua fidanzata, ma quel giorno le cose andarono diversamente.

Lo so scusami, ma ho ricevuto una chiamata dal lavoro e non posso proprio evitare di andarci.

Da quando aveva scoperto l'esistenza di Supergirl, Kara aveva iniziato ad osservare Lena più attentamente e, in poco tempo, aveva imparato a capire quando l'altra donna stava mentendo...proprio come in questo momento.

Quando tornerai?

Chiese un po' titubante.

Probabilmente per l'ora di cena.

Kara ne era sicura, SAPEVA, che Lena stava uscendo con l'altra Kara.
Glielo leggeva in faccia.

Va bene, allora a questa sera.

Dicendo questo la bionda diede un rapido bacio sulle labbra alla Luthor, prima che questa uscisse di casa.

Appena la porta si chiuse, nell'appartamento calò il silenzio, un silenzio pesante, opprimente.
Kara ci aveva pensato a lungo, si era scervellata, ma in tutto questo tempo non riusciva a ricordare l'ultima volta in cui fosse uscita di casa, l'ultima volta in cui avesse avuto un appuntamento con Lena da qualche parte, o l'ultima volta in cui avesse parlato con qualcuno che non fosse la sua ragazza.

Aspettò un'ora, una lunghissima ora, per assicurarsi con certezza che Lena non comparisse improvvisamente.
Era ormai da un po' che ci pensava, e finalmente aveva trovato il coraggio per agire.
Prendendo un respiro profondo, si apprestò ad aprire la porta dello studio della sua ragazza.
Mai nella sua vita si sarebbe immaginata di irrompere così in quella stanza.
La porta non era chiusa a chiave, in quanto Lena le aveva sempre proibito di entrarci da sola, e visto che la Luthor si fidava di lei, lasciava tranquillamente la porta aperta.
Da una parte Kara si sentiva in colpa ad irrompere così nello studio, e di disubbidire a Lena, ma la voglia di scoprire la verità era talmente forte, che tutti i sensi di colpa vennero presto soppressi.

La stanza era ordinata, nessun oggetto fuori posto.

Come sempre.

Pensò Kara.
Non sapeva da che parte cominciare.
Si avvicinò alla scrivania, e facendo estrema attenzione, aprì i cassetti controllandoli meticolosamente uno ad uno.
Come già pensava, non trovò assolutamente niente.

Qui non c'è niente, devo accedere al suo computer.

Ok, non era di certo un'esperta di informatica anzi, con la tecnologia non andava per niente d'accordo, ma in qualche modo si sarebbe dovuta arrangiare.

Accendendo il computer fu sorpresa di notare che Lena non aveva messo nessuna password.

Sì fida dattero tanto... troppo.

Ora l'impresa stava nell'individuare il file giusto.
Lena era una donna molto meticolosa e, da brava scienziata quale era, catalogava ogni cosa.
Dopo una mezz'ora di niente, una cartella attirò l'attenzione di Kara.
Era nominata come "Progetti", e Kara pensò che al momento quella fosse la sua unica fonte di informazioni.
Aprendo la cartella, si trovò una serie di sottocartelle ordinate per numero, e ce n'erano davvero una marea.
Tutte erano nominate "Progetto-n" in modo da poter individuare facilmente il numero desiderato.
Mentre scorreva rassegnata tra i file, uno attirò la sua attenzione.
Era diverso dagli altri, non aveva nessun numero di fianco, ed era nominato come "IL PROGETTO".
Cliccandoci sopra, Kara trovò solo un documento e, una volta aperto, vi lesse sopra "Archiviato".
Un grugnito di frustrazione sfuggì dalle labbra della donna.

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