Safe word

255 15 5
                                    

Lo sguardo, quello sguardo, non era lo stesso che conosceva, quello che amava.

Cosa credi di sapere? Illuminami.

No, quella non era lei, non era la sua ragazza, la donna che, nonostante tutto, amava.

So quello che è successo tra te e Kara, e so che sono una copia che hai creato per rimpiazzare il vuoto lasciato dall'altra.

Lena iniziò ad avvicinarsi lentamente alla scrivania.
Avete presente i documentari dove il leone bracca la gazzella? In quel preciso momento Kara era la gazzella, disarmata e in balia del leone.

Io mi fidavo di te, mi fidavo di te più di chiunque altro al mondo, e dove ti trovo? Nel mio ufficio, a ficcanasare tra le mie cose.

Quelle parole fecero scattare qualcosa in Kara, un sentimento che mai avrebbe pensato di provare nei confronti della sua ragazza... rabbia.

Ficcanasare tra le TUE cose?

Dalla foga si alzò in piedi, fronteggiando Lena con lo sguardo.

Questo riguarda anche me! Avevo tutto il diritto di sapere chi... cosa fossi.
Ora capisco perchè l'altra Kara se n'è andata, sei ossessionata... ossessionata dalla costante paura di essere tradita, e guardati...
Questa paura cosa ti ha portato a fare? Ti ha portato a creare una copia, una copia che non sarà mai abbastanza, e questo lo so per certo perché, da quando l'altra Kara è tornata, non mi guardi più come prima, non mi parli più come prima, non sei più la Lena che conosco... e che amo.

Nella stanza calò il silenzio.
La Luthor stava guardando la bionda con occhi vacui, investita da tutto quello che Kara le aveva appena detto.

Almeno posso sapere se mi hai mai amata?

Le lacrime spingevano prepotentemente contro i suoi occhi.
Ma lei si impegnò con tutte le forze che aveva per non cedere.

Certo che ti amo... io ti ho creata.

Quindi tu mi ami come il Dottor Frankenstein ama il suo mostro? È questo che sono per te? Sono solo il tuo progetto?

Mille pensieri iniziarono a vorticare nella mente della Luthor, Kara era in grado di vederlo... di percepirlo e, onestamente, ne era terrorizzata.

Tutto questo non doveva succedere.

Finalmente Lena arrivò ad un dunque.

Non ti saresti mai dovuta ribellare ma, in fondo, una parte di me ha sempre saputo che prima o poi sarebbe successo.
È per questo che, a suo tempo, ho deciso di prendere delle precauzioni.

Un brivido percorse il corpo di Kara da cima a fondo.

Cosa... cosa significa?

Avrebbe voluto scappare, correre il più lontano possibile, ma la paura aveva immobilizzato ogni muscolo del suo corpo.

Quando ti ho creata, ho deciso di inserire una "safe word".
Durante la fase di induzione dei ricordi, ho fatto in modo che il tuo cervello reagisse in un particolar modo, ad una parola da me scelta, creando così un "sistema di sicurezza".

Kara era incredula di fronte a quella rivelazione.

E... quali sono gli effetti di questo sistema di sicurezza?

Un sorriso, che in altre circostanze sarebbe stato dolce, ma che in quel momento diventava particolarmente terrificante, si formò sul viso di Lena.

Reset.

Quella singola parola fece contorcere lo stomaco della bionda.

Se decido di pronunciare la "safe word", il tuo cervello cancellerà ogni ricordo che hai immagazzinato dal giorno in cui ti sei svegliata fino ad oggi, riportandoti alle tue condizioni originarie.
In poche parole, rimarrai solo con i ricordi che ho indotto nel tuo cervello, e cancellerai tutto il resto.

No, questo non poteva star succedendo veramente.
Lena non le avrebbe mai fatto una cosa del genere vero?
La stava solo spaventano, voleva usare la paura per piegarla.
Poi però un flash, un'immagine, le attraversò la mente.
Vide lo schermo del computer di Lena, vide le cartelle che facevano parte del progetto, vide il file "Safe word".
La realizzazione fu come un pugno allo stomaco... la donna di fronte a lei non stava mentendo.

Lena... ti prego... non farlo.

Quella non era vita, da quando i suoi occhi si erano aperti sul mondo, era rimasta prigioniera di quell'appartamento, di quella donna.

Mi dispiace Kara, non avrei mai voluto farlo, ma a causa del tuo comportamento mi vedo costretta  ad agire.

A questo punto lacrime, lacrime amare iniziarono a rigare il viso della bionda.

Ti prego, prometto che non ti disubbidirò più, che sarò buona e leale, ma ti imploro, non cancellare i miei ricordi.

I suoi ricordi erano tutto quello che aveva, tutto quello che la rendeva un individuo diverso dall'altra Kara.
Perdendo la memoria sarebbe tornata ad essere una semplice copia, una mera imitazione.
Le sue gambe cedettero, e così si ritrovò in ginocchio ai piedi della Luthor.

Lena...

Fu tutto quello che riuscì a dire.

Non ti preoccupare, tra pochi minuti sarà tutto finito, e potremo tornare a vivere la nostra solita e tranquilla vita.

Kara, a rallentatore, vide come le labbra della corvina si aprirono pronte a pronunciare quella maledetta parola.

Krypt...

Cosa sta succedendo qui!?

Lena venne bruscamente interrotta da una voce.
Davanti alla porta aperta dello studio, si trovava Kara, la vera Kara.
Gli occhi della reporter erano spalancati mentre, increduli, non facevano che muoversi da Lena a quella donna, quella donna inginocchiata, quella donna dallo sguardo terrorizzato, quella donna dal viso solcato da lacrime, quella donna... uguale e identica a lei.

ANGOLO AUTRICE:
Ok, dopo aver scritto questo capitolo mi sento davvero una bruttissima persona.
Il mio cuore al momento è davvero pesante, e ho un "leggero" nodo alla gola.
Mi dispiace dover far soffrire Kara in questo modo, e mi dispiace dover rappresentare Lena in questo modo (io amo Lena lo giuro), però la storia prevede che si comporti così.
Ora le due Kara si sono incontrate, proprio nel momento in cui Lena stava per pronunciare la "safe word" (che sarebbe kryptonite), chissà come si evolverà la situazione 🤷‍♀️.
Lo scopriremo con il prossimo capitolo Chypotter01 😉.

IL PROGETTO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora