dead or alive?

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Dormire sul divano non era il modo migliore per dormire, per carità sarà pure comodo ma non è fatto per dormirci pensò Paola al suo risveglio. Un lunedì fantastico la aspettava! Già il lunedì fa schifo di suo, per non parlare della scuola e della sua schiena che chiedeva pietà. Accese il telefono e vide l'orario 6:50 la sua sveglia di solito era impostata per le 7:00. Il solo sapere di aver sprecato 10 minuti preziosi del suo sonno erano un punto in più per l'opinione che il lunedì fa schifo. Luke dalla cucina si avviò verso il salotto svegliando Paola ma trovandola già in piedi che saliva le scale

《 wow un momento da ricordare è questo! 》

Paola guardò un po' male Luke indecisa se ignorarlo o farli un gestaccio. Ma decise di non fare nulla ciò non era proprio nella propria indole.

《zitto Billy dorme ancora... 》

Continuo a salire le scale come un morto vivente finché non vide anche Luke salire le scale

《 che fai? 》

《 sveglio Billy 》

Paola sbatte due volte la testa contro il muro, ovviamente piano perché non voleva svegliare Billy o rompersi il cranio

《 lascialo dormire invece è un bambino 》

《 e come farai per vestirti? 》

《 ma che ne so! Sarò silenziosa 》

Luke un po' confuso da tutto quel nervosismo mattutino scese le scale sentendosi un po' escluso, perché Paola era sempre nervosa è assonnata la mattina? Poi magicamente il pomeriggio e la sera era un'angelo? Non si sentiva partecipe di quelle belle risate e di quei sguardi storti. Non li capiva, non c'era nulla di fondato in loro.

Paola invece era entrata a fare una doccia fredda, l'unico modo per svegliarsi prima anche se alcune volte gli veniva accidenti. Mise sul telefono 'Borracha' di Deva, gli ricordava l'estate, gli ricordava quelle scene dei film dove i ragazzi ballano a notte fonda nelle discoteche con la musica che è regina della serata. Cocktail, luci blu, musica, vestiti appariscenti, sorrisi felici. Le sue scene preferite e quelle che voleva più ricreare nella sua vita erano quelle. Quando aveva indossato l'intimo e asciugato i capelli si diresse in camera sua dove c'era ancora Billy con un'espressione beata sotto le coperte. Aprì l'armadio tirando fuori una gonna bianca e una camicetta rossa, abbinata con delle parigine e all stars. Aveva cercato di fare il minor rumore possibile con successo, uscì e ritornò in bagno dove la aspettavano i trucchi, correttore, linea nera di eyeliner e gloss erano come dei comandamenti da rispettare, ogni mattina quando aveva voglia ovviamente si truccava. Non per mostrarsi bella a occhi di altri ma solo ai suoi. Infondo si amava e avrebbe preferito lei stessa a un'altra persona, nonostante il suo carattere altruista c'era quella parte di lei che la seguiva alle spalle come un'ombra. Ognuno di noi ha una parte tossica e forse era felice di averla era contenta che quell'ombra la seguisse ovunque spuntando fuori quando meno se l'aspettava. Non sarebbe mai andata a fondo come altri perché quell'ombra l'avrebbe salvata da ogni svantaggio qualunque esso sia.
Quindi è questa la natura umana si domandava spesso. Si era esattamente quella, nessuno è santo nemmeno i più meritevoli perché infondo l'uomo è egoista e ingordo più ha più vuole. E forse era questo a spaventare l'uomo per i devianti, esseri quasi immortali dotati d'intelligenza propria, di un corpo proprio, di proprie emozioni. Che potevano essere umani ma fino a che punto? Quanto potevano essere cattivi e pericolosi? Tanto quanto l'uomo? Pola non aveva dubbi nessuno poteva essere come l'uomo una struttura complessa formata da mutazioni continue nel corpo, nessuno poteva superare un dio conquistatore e distruttore, nessuno nemmeno qualcuno al di fuori di lui. Perché al male non c'è mai fine, e l'uomo di male ne ha fatto e continuerà a farlo fino alla sua esistenza.
Luke aveva bussato alla porta del bagno per controllare se tutto fosse apposto.

"insegnami ad essere libero"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora