red lips

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Paola e Sabrina si allontanarono velocemente dai ragazzi cercando di orientarsi per trovare la via di casa. Camminarono un sacco di tempo e solamente quando furono di nuovo in centro furono costrette a fermarsi in quanto cominciavano già a sentire la stanchezza. Paola al contrario di Sabrina era molto più stanca e assonnata da fare degli sbadigli ogni 5 minuti e da avere perfino gli occhi arrossati. Sabrina guardò l'amica accennando un sorriso leggero:
"Ti va di fermarci qui per la notte?" "Noto che non riesci a reggerti in piedi e non vorrei che ti addormentassi per strada".

"Eh?" "Ah si va bene".

Sabrina accennò una lieve risata nel vedere l'amica che non riusciva più a capire nulla talmente presa dal sonno e la aiutò a cercare un posto dove fermarsi per la notte. La città o per meglio dire il centro della città era molto grande e sabrina aveva il timore che le dhe si sarebbero perse un altra volta quando per fortuna riuscì a scorgere in lontananza un albergo così decise di provare ad andare lì. Sabrina diede uno sguardo alla sua migliore amica richiamandola più volte per provare a tenerla sveglia.

"Paola!" "Andiamo svegliati". "Non ti addormentare".

"Mmh?" "Che ore sono?"

"Le 10:30 credo ma tranquilla forse ho trovato un posto dove fermarci".

"Ah si?" "E do...dove?"

"In quell'albergo".

Detto questo glielo indicò per poi prenderla per mano e avvicinarsi.

Una volta che furono più vicine, però, poterono notare che quell'albergo era parecchio costoso dato che l'insegna diceva "40 euro". Paola stava già iniziando ad andare nel panico e ad allarmarsi notando il costo ma poi si ricordò di stare risparmiando un po di soldi nel suo portamonete e senza frapporre altro tempo aprì la porta entrando dentro con sabrina. Appena entrarono si avvicinarono alla signorina della reception per chiedere il numero della stanza e per loro fortuna erano al primo piano. Le due diedero i documenti alla signora e pagarono immediatamente prima di salire a vedere come fosse la stanza. La signora rivolse ad entrambe un lieve sorriso dicendole che avrebbe fatto a trovare a entrambe la colazione domani mattina. Paola e sabrina annuirono per poi salire al primo piano ed entrare nella stanza con la tessera automatica. La stanza era piccola ma a prima vista sembrava accogliente. Aveva un letto a castello con le lenzuola semplici e il coprimaterasso giallo. Inoltre avevano anche la televisione e una piccola scrivania con un computer che non avrebbero usato. La stanza aveva anche un piccolo balconcino dove potevi vedere chiaramente la città e anche se era strano Paola doveva ammettere che era molto più bella di sera. Dopo aver fatto un piccolo tour e aver riposto con precisione il giubbino nell'armadio si accorse che il suo telefono stava vibrando così quando lo sbloccò notò sul display "mamma" e iniziò quasi ad avere un attacco di panico iniziando ad andare avanti e indietro per la stanza.

"Cosa.... cosa faccio ora?" "Cosa... cosa le dico?"

"Dai qua ci penso io".

"Ma... ma tu sei sicura?"

"Certo".

Sabrina prese il cellulare dalla mano della sua amica e premette il tasto di risposta.

"Salve signora sono sabrina."

"Oh ciao sabrina,Paola è con te?" "Non ho trovata a casa per cena".

"Oh ehm sì ha dormito da me ma si è dimenticata di avvertirvi".

"Va bene mi sento più tranquilla sapendo che e con te". "Dille che la passo a riprendere domani matti..."

La donna non riuscì a finire la frase in tempo che subito lei intervenì.

"insegnami ad essere libero"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora