Weaknesses

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Justin's pov


Stavo ancora nel letto quando sentii un tuono rimbombare fra le pareti bianche della mia camera. Ero in dormi veglia, ma al suono di esso spalancai gli occhi come se un fantasma mi fosse, appena, passato davanti. Devo ammettere che mi spaventai abbastanza, ma dopo qualche minuto tornai calmo e decisi di alzarmi e andare in bagno.
Mi sciacquai velocemente il viso con dell'acqua gelida, mi lavai i denti e fonai un po' la mia chioma dorata, dopo di che mi vestii.


Controllai il mio iphone per vedere se, magari, Selena mi avesse scritto qualcosa, ma niente. Fu li che mi venne l'idea.


Corsi in cucina e presi la prima cosa che mi capitò, di commestibile, sotto le mani. Presi le chiavi della macchina e mi diressi verso casa di Selena: volevo portarla io, quella mattina, a scuola. Sarebbe stata un'ottima occasione per passare un'altra mattinata insieme a lei. Ero un pò nervoso, inizialmente, ma ormai mi ero deciso.


Mentre ero in macchina mi guardavo intorno, il paesaggio era bellissimo. Adoravo vedere la pioggia cadere e adoravo anche ascoltarla, a volte di sera, se pioveva, mi concentravo sul suono che le migliaia di goccioline facevano e ciò mi rilassava, adoravo gli alberi che da verdi stavano diventando rossi, gialli, marroni...adoravo l'asfalto bagnato che, sotto quei pochi raggi di sole, luccicava, ma sopratutto adoravo il fatto che stava arrivando l'autunno, la mia stagione preferita.
Dopo una manciata di minuti arrivai sotto il vialetto di Selena, spensi la macchina e di corsa mi diressi davanti la porta. Ad aprirmi fu proprio lei.


"Oh..Hei, ma che ci fai qui?" disse lei perplessa;


"Bhè Gomez, ho pensato che sarebbe stato carino portarti a scuola." risposi con un sorriso umile;


"Ah, ma grazie.."arrossì leggermente;


"Allora sei pronta?" dissi osservandola bene, ero preso nei suoi occhi così dolci e magnetici;


"Certo, andiamo." rispose sorridendo, e lì mi venne, di nuovo, un brivido lungo la schiena.
Non so spiegare bene come mi sentivo in quel momento...mi sembrava tutto surreale.
Le misi un braccio intorno al collo e cominciammo a correre verso la macchina, per evitare di inzupparci. Le aprii lo sportello del passeggero e, lei, dopo avermi ringraziato con un dolce 'grazie' salì.


"Che mi dici Selenur?" le chiesi, dopo essere salito in macchina, usando quel soprannome sapendo che lei lo odiava;


"Metti in moto la macchina e parti. Se devi chiamarmi Seleneur per tutto il tragitto, allora è meglio che non ci parliamo." indurì lo sguardo e si girò dalla parte del finestrino per osservare il paesaggio.
Accesi la macchina e mi diressi verso l'accademia.


"Scusa Gomez, non lo faccio più. Ora rispondi però...come stai oggi?" le dissi porgendole le mie sincere scuse;


"Okay, scuse accettate." rispose accennando un sorriso "Comunque oggi non è una delle mie giornate migliori." continuò facendo sparire il sorriso e abbassando lo sguardo;


Forse non le aveva fatto piacere che io l'ero andata a prendere a casa, forse era successo qualcosa in famiglia, forse con Kylie o forse...mi stavo riempendo la testa di 'forse', senza darmi un'ovvia risposta,così lo chiesi a lei.


"Gomez, che succede?" rimasi con lo sguardo fisso sulla strada;


"Niente di che, ho litigato con mia madre." quando pronunciò quella frase tirai un sospiro di sollievo.


"Comunque, Justin, grazie. E' stato davvero molto carino da parte tua venirmi a prendere." mi disse e dopo aver fatto una pausa sorrise e mi accarezzò la spalla. Un altro brivido attraversò la mia schiena e un sorriso luminescente mi si aprì in viso.

Maybe we found love right where we areDove le storie prendono vita. Scoprilo ora