Tuttò cambià, nullà restà ugualè

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Lei si girò subito mentre mi guardava con uno sguardo palesemente eccitato, mentre io afferro l'orlo della mia t-shirt e la sfilo dalla testa, abbasso la chiusura lampo dei jeans e li faccio scivolare via insieme ai boxer, calciandoli poi da una parte.
<<Sei molto attraente nudo>> disse ridendo, le faccio un sorrisino senza farle vedere i denti e senza risponderle l'afferro da una caviglia e la tiro verso di me, le tolgo la gonna e le mutande mentre le lancio uno sguardo spietato, che di solito ultizzo quando sto per sparare a qualcuno, il mio sguardo su di lei le fa aumentare il respiro mentre io trattengo l'ennesimo sorriso, decide di indietreggiare fino al cuscino mi stendo accanto a lei, e mi concentro sul suo top ma invece di toglierlo le bacio il seno attraverso la stoffa
<<Togliamola>> mi dice ansiamando
<<No>> con una sola mano le afferrò entrambe le sue e le blocco i polsi sopra la testa, le strofino la bocca sulle tette coperte e le mordicchio il capezzolo.
Tenendole ancora i polsi contro la testiera del letto faccio scivolare la mano libera per tutto il corpo e le afferro un seno senza farle male.
<<Amore ti prego>>implora lei
<<Io nun song o' toje uaglione ricordì?>> Le dico mentre lei si corregge subito
<<Toglimi la maglietta, stronzo>> disse sorridendo
<<Qualcòs altrò?>>
<<Ti-i voglio, voglio fare l'amore con te>>
<<Io nun facciò l'ammore si bbuo' te pòzzo chiavare, vuoì ca' te chiav?>> chiesi con un tono serio
<<Si>>
<<Sí cosá?>> Le chiedo con un sorriso da stronzo mentre le tolgo via maglietta, non mi aveva ancora risposto come volevo quindi  ricomincio a baciarla dapertutto lo stomaco, le cosce, i capezzoli, fino a quando non mi sento tirare dai capelli
<< Chiavami Cí>> stava impazzendo
<<Cí?>> Chiesi dubbioso anche se in realtà la volevo quanto lei voleva me, specialmente quando mi chiamava così.
<<Oh Cristo, chiavami Ciro Ricci>> non le faccio finire la frase che entro dentro di lei in un'unica rapida spinta, scivolo fuori solo entrare di nuovo in una spinta più rapida, fino a quando sfinito e soddisfatto mi lasciò cadere sul materasso accanto a lei.
Passano dei minuti nella quale di solito lei si avvicina a me per farsi coccolare ma non lo fa, e girata di spalle con il corpo rivolto verso la porta.
<<Ciù ciù>> le dico prima di baciarle la schiena, ma non risponde.
La spingo verso di me dal fianco facendola finire con la faccia all'aria in modo da mettermi a cavalcioni su di lei, volevo una qualsiasi reazione.
<<Oh gùardàm ric caccos>> ma invece di parlare girò la testa, questa volta verso la finestra.
<<Ciù cìù, io nun te agg maje chiavàt o' saje verò?>> Dissi, la presi dal mento e le girai la faccia in modo da guardarla negli occhi.
<<Oh ciù cìù, l''haì volutò fa' tu chistu juoco e' merda>> dissi innervosendomi, dopo pochi secondi iniziò a ridere.
<<Dovresti vedere la tua faccia!>>  Disse divertita
<<Stronzà>>
<<quando lo rifacciamo?>> Chiese divertita
<<vafa'n'culo>> dissi sorridendo
<<La prossima volta tocca a me, adesso però rivoglio il mio Ciro>> disse prima di mettersi a cavalcioni su di me.
<<Vienì ca' ramm nu' vas>> mi baciò prima di ricominciare da capo con delle spinte più lente.

Un anno dopo agosto 2012
Bianca
Stamattina ho fatto il test di gravidanza ed è risultato positivo, ho chiesto a Ciro di vederci da soli in un ristorante per dargli la notizia, anche se qualche mese fa ci siamo fidanzati ufficialmente non sono del tutto sicura di come la prenderà.
Arriviamo al ristorante, ci sediamo sta per ordinare del vino.
<<Per me no amore>> gli dico iniziando ad agitare la gamba sinistra.
<<Allorà miez e' vinò biancò ppe me, e dell''acquà naturàl grazie>>
<< Ti avevo detto un posto tranquillo, non un ristorante da cerimonia>> dissi innervosendomi, l'ultima cosa che volevo era una scenata in uno dei soliti ristoranti frequentati, in caso non l avesse presa bene
<<Abbiàm na' buona situaziòn economìc nun veco pecché dovreì portàrt in postì scadenti?>> Chiese lui
<<Potevamo andare da un'altra parte>>
<<Pèrché nun te piace?>> Disse
"Ecco il vino per lei signore e l'acqua"
<<Grazie>> dissi
<<No no va bene>> aggiunsi guardandomi intorno
<<Ciù ciù, quàl è o' problemà?>> Disse guardandomi con quello sguardo di chi aveva già capito che qualcosa non andava, non potendo temporeggiare ancora per molto presi un bel respiro e svuotai il sacco.
<<Sono incinta>> dissi guardandolo dritto negli occhi.
<<Cá sfaccimm ric?>> Disse lui sgranando gli occhi
<<Hai sentito bene>> dissi mentre ora ad agitarsi sotto il tavolo erano entrambe le gambe.
<<M si sicurà?>> Chiese, gli lanciai sul tavolo il test di gravidanza positivo
<<Cos'è adesso vuoi chiedermi se è tuo?>> Dissi mentre lui non rispondeva
<<Allora? Vabbè vaffanculo>> dissi poggiando le mani sul tavolo intenta ad andarmene.
<<Diventèrò padre>> sussurró lui, prima di alzarsi di scatto e lasciarmi li sulla sedia incredula a quello che stavo per vedere.
<<Avèt sentitò? Io Cirò Riccì diventèrò papà>> urlò pieno di gioia, tutti iniziarono a battere le mani mentre io scrissi un messaggio veloce sul gruppo delle ragazze.
"L'ha presa bene! Tenetevi liberi oggi"
Si precipitò subito da me, inginocchiandosi vicino alla pancia, mi alzò la maglietta e mi lasciò dei piccoli baci umidi vicino all'ombelico.
<<A principèss e' papà>> disse.
<<Ma che ne sai che è femmina?>> Dissi sorridendo
<<L sperò, perchè si nascè masculo e prendè ra me simme rovinàt >> disse ridendo
<<Sei contento?>>
<<e' cchiu' song felicè, ti amo core mij>>.
<<Pure io ti amo amore però adesso siediti è arrivato da mangiare>> dissi, ma lui era troppo euforico
<<nu' brindìs o' mie eredè>> disse in piedi in mezzo alla sala, mentre gente sconosciuta festeggiava con noi un momento importante.

Mammà perdona sta vita sbagliata. ~Ciro Ricci & Edoardo Conte~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora