Hannes ci prende e, mentre cerca di metterci al riparo, incrocia un gigante con in mano Carla...La povera Carla...
Eren: *vede sua mamma in mano ad un gigante* SMETTILAAAA!
Hannes: basta urlare Eren, o attirerai io gigante verso di noi!
T/n: Eren, so come ti senti... ma come mi hai detto tu "calmati", quindi, per favore, calmati anche tu!
Eren: non puoi capire come mi sento! Ma ci proverò... ci proverò per te!
Io arrossì violentemente a quelle parole, anche se non era il momento adatto per farlo, data la situazione.
Hannes: T/n, avrei qualcosa da dirti... riguarda i tuoi genitori...
T/n: si mi dica!
Dissi in panicata peggio di Armin per paura di aver già capito cosa voleva dirmi, ma poi ricordai le parole che mi aveva detto Eren in precedenza: "adesso calmati sennò non riusciremo a fare niente!" Ricordandomi quelle parole cercai di calmarmi.
Hannes: dato che siamo in una situazione drammatica e pericolosa per il genere umano, non ci girerò molto intorno; perdonami per la poca delicatezza che userò ma devo dirtelo per forza così, i tuoi genitori sono morti poco dopo avermi avvisato...
T/n: COSA?!
Eren mi guardò con uno sguardo dispiaciuto e arrabbiato allo stesso tempo.
T/n: non posso crederci... pensavo che ci saremo rivisti dopo tutto ciò...
~TIME SKIP
Appena finì di piangere ci diedero delle divise da mettere per quando saremo entrati nel 104 corpo cadetti.
Ma prima di dirci quando ci saremo arruolati, ci fecero andare a mangiare visto che erano ormai le 18.30 di sera.
Eren: siediamoci in quel tavolo vuoto, così nessuno ci disturberà.
T/n e Armin: va bene...
Io e Armin seguimmo Eren fino al tavolo indicato precedentemente da lui, e ci sedemmo.
Mangiammo tutti senza nemmeno spiaccicare una parola; in fine io presi un pezzo di pane avanzato da Armin dato che lui non mangiava pane, e lo misi in tasca cercando di non farmi vedere e di nasconderlo il più possibile.
~ALTRO TIME SKIP (molto corto)
Andammo tutti e tre in una stanza per "dormire"...si "dormire" è un parolone.
Armin si era addormentato per primo dopo poco tempo che eravamo arrivati in quella stanzetta; io invece decisi di andare sul tetto della stanza in cui eravamo, dato che anche Eren si era addormentato... almeno così mi pareva...
Arrivai sul tetto nel bel mezzo della notte, e mi sdraiai per vedere il cielo stellato, ma prima di vedere il cielo vidi un'altra cosa: Eren.
Eren: che ci fai qui tutta sola di notte? Dovresti già essere a dormire da un pezzo!
T/n: non so perché sono qui, ma mi piace guardare le stelle... mi danno un senso di sollievo, e mi ricordano i miei genitori...
Dissi cercando di trattenere le lacrime il più possibile, e c'è la feci.
Eren: capisco... anche a me piacerebbe vedere di nuovo mia madre... ora però non pensiamoci e andiamo a dormire, domani ci sveglieranno alle 5.00 in punto per farci arruolare; non possiamo perdere quell'occasione!
T/n: hai ragione, dobbiamo vendicarci nei confronti dei giganti! Devo vendicare i miei genitori e anche tua mamma! Andiamo a dormire.
Eren si stupì della mia determinazione, usata in quel momento attraverso parole. Parole d'ira che venivano dal cuore.
Spazio autrice!
Anche questo capitolo è triste, e ammetto che mi sono scese delle lacrime mentre lo scrivevo.
Ma vi giuro che dal prossimo capitolo cambierà tutto!
Se ci sono errori segnalatemeli in modo tale che li potrò correggere ✌🏻
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Tutto ciò è grazie a te ~||Eren x reader||~
Fiksi PenggemarT/n, Eren e armin vivono un'infanzia dolorosa, e dovettero arruolarsi come reclute. Dopo quell'avvenimento succede qualcosa di indescrivibile tra T/n e Eren