capitolo 2

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La gente correva di qua e di là,si affollava nei negozi di musica,abbigliamento e minimarket.

Le espressioni di chi era stanco,felice e triste facevano spazio a urla e schiamazzi di bambini che giocavano e correvano.

Le vetrine erano illuminate con delle leggere luci,e solo allora mi accorsi di essere in mezzo ad una folla di persone,ero così impegnata decifrare le immagini che non avevo capito dove mi trovavo.

"Ehy ragazzina! Togliti dai piedi!"

Un uomo grasso e grosso,con un peso di un 50enne mi spintono', e mi guardò in faccia,con rimprovero e disappunto.

"Lo sai che le donne belle come te non dovrebbero stare in strada? Sta più attenta"

Non aveva nulla di artistico e raffinato. I suoi tratti erano affrettati,i colori erano scuri e bui,pieni di odio e mal modo di rivolgersi alla gente. La sua camminata non era elegante ma era rozza,e frettolosa.

Camminai ancora a zonzo,fino a quando non arrivai in un parco.

"È perfetto"

Mi sedetti di fronte ad un albero e poi iniziai a far correre,come il giorno precedente,il pennello sulla tela completamente bianca.

Man mano il disegno iniziava a prendere forma,dal tronco alle foglie fino all'ultimo fiore disegnato.

La mia mano smise di muoversi nel momento in cui sentii una voce dietro di me.

"Ci rivediamo"

La stessa voce di quel ragazzo di ieri,quello che mi aveva colpito fin da subito,con la sua eleganza,lui era sicuramente un quadro perfetto.

"Sei troppo concentrata a quanto vedo,bello il dipinto"

"...dipinto..."

La prima persona dopo anni che non lo chiamava disegno ma dipinto.
È speciale lo si vede da un miglio,i suoi colori spiccano.

"Si,perché cosa dovrebbe essere?"

Cosa dovrebbe essere? Bella domanda. Non lo sapevo nemmeno io,prendevo la prima cosa che mi capitava e la mettevo su tela.

"Non lo so...dipende da chi lo guarda,a te cosa sembra?"

Si avvicinò alla tela,e potei sentire un'aroma dolce entrare nelle mie narici,era così delicato,avrei disegnato quel profumo appena sarei tornata a casa.

"Sembra che voglia toccare il cielo,è molto...libero"
"Libera interpretazione"
"Però è molto bello,sei brava"
"Grazie Thomas"

Si alzò e poi si mise davanti a me.

"Ti va di fare un giro? Sempre se vuoi ovviamente"
"Volentieri"

La parte razionale diceva che era uno sconosciuto e che non avrei dovuto,ma la parte irrazionale diceva che mi potevo fidare di lui.

"Dove vivi?"
"In montagna,tu?"
"Qui in città,con mio padre"
"Io vivo solo con mia madre invece"

Thomas iniziò a guidarmi verso il parco,era davvero molto bello,i colori erano tenui e forti allo stesso tempo,c'era anche un laghetto.

"Ti va di venire ad un nostro concerto?"

Concerto? Io?

"Mi farebbe piacere,solo se tu verrai alla mia mostra venerdì"
"Affare fatto my lady"

𝓣𝓱𝓮 𝓪𝓻𝓽 𝓸𝓯 𝓵𝓸𝓿𝓮    |𝓣𝓱𝓸𝓶𝓪𝓼 𝓑𝓻𝓸𝓭𝓲𝓮 𝓼𝓪𝓷𝓰𝓼𝓽𝓮𝓻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora