capitolo 18

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Charlotte's point of view

Ero distesa sul letto di casa, a pancia in sù, non eravamo potuti andare a lavoro a causa del temporale, Miguel stava scrivendo qualcosa sulla sua agenda, Kat invece ammirava i miei dipinti estasiata.

"Ragazzi"

"Si Charlotte?"

"Secondo voi no, se una persona vi provoca delle reazione positive, vuol dire che lo ami?"

La testa dei due si alzò e mi guardarono entrambi con occhi attenti, Kat si avvicinò a me con cautela e si sedette sul letto.

"Io...uffa non so cosa voglio. Se mai ci fidanzassimo, sarebbe un casino per lui, io ho un sacco di problemi, sono malata di demofobia e claustrofobia, ho paura di tutto e non voglio uscire dal mio spazio sicuro, lo metterei in condizioni di rimanere chiuso in casa a vita"

"Charlotte...ne vale la pena? Vale la pena cambiare per una persona?"

"Se la ami sì..."

"E tu saresti disposto a diventare più aperta per lui?"

"Ehm sì?"

"Oddio lo ha ammesso! Hai sentito Miguel?!"

"Cosa Kat? Cosa ho ammesso?"

"Ma sei tarata? CHARLOTTE!"

Miguel si avvicinò a me, che ero sdraiata con la testa sul bordo del letto, quindi vedevo tutto capovolto.

"Lo ami?"

"Chi? Thomas? Ma sei fuori?"

"Lo vorresti baciare? Lo vorresti avere tra le tue braccia in questo momento? Vorresti dormire con lui? Rispondi"

Ripensai a tutti i momenti in cui Thomas mi abbracciava, il modo in cui lui mi teneva al sicuro da quel mondo così meschino e ostile, il modo in cui mi attraeva, il modo in cui si prendeva cura di me.

Il modo in cui era riuscito a farmi cambiare, a farmi ridere a farmi essere felice, Thomas era riuscito a farmi tornare a respirare dopo tanto.

E in quel momento desiderai baciarlo, abbracciarlo, stringerlo tra le mie braccia. Con tutte quelle emozioni, quel turbine che mi portava, quel calore che mi faceva sentire viva, avevo bisogno di lui per vivere.

"Sono..."

"Sei?"

"Sono innamorata di Thomas"

Miguel si alzò in piedi e iniziò a saltellare.

"SI SI SI SI SI VAI DA LUI STUPIDA CHE NON SEI ALTRO!"

Uscii di casa sotto il temporale, con la mia gonna e la mia camicia zuppi di acqua, erano le 21:00 e avevo realizzato di amare una persona.

Sotto il lampione di fronte casa mia, vidi una figura illuminata dalla luce artificiale era lui.

Gesù e ora che faccio? Mi voltai e vidi i pollici di mia mamma, di Miguel e Kat alzati in un segno di approvazione.

Mi avvicinai a Thomas, che era anche lui tutto bagnato dalla pioggia.

"Thomas...io dev-"

Fui interrotta da due labbra morbide che si poggiarono sulle mie, si sentiva un sapore di vaniglia mischiato alle gocce di pioggia, che ricadevano tra di noi. 

Le mani di Thomas raggiunsero i miei fianchi, e mi avvicinarono al suo corpo, che contrastava con il freddo della pioggia, le mie mani si poggiarono sul suo collo spingendolo in avanti.

Crebbe un calore nel mio corpo, che non mi faceva sentire il freddo della pioggia, poi dopo quelli che sembravano anni ci staccammo.

Il volto di Thomas era rosso, come anche il mio, le sue labbra erano dannatamente gonfie e belle.

"E' stato il tuo primo bacio vero?"

Ero desiderosa di baciarlo ancora, fino a stufarmi, anche se sono sicura che non mi sarei stufata mai di baciarlo.

Come se mi avesse letto nella mente si avvicinò alle mie labbra e le baciò ancora. Le labbra si muovevano in sintonia e in quel momento fui davvero felice di avere un ragazzo, un uomo, come lui al mio fianco.

Ci staccammo ancora, eravamo entrambi senza fiato.

Thomas poi prese a parlare.

"Ti amo Charlotte, ti amo più di quanto io ami me stesso. Permettimi di restare al tuo fianco, permettimi di essere tuo, permettimi di aiutarti"

"Thomas, ti amo anche io..."



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Ho aspettato questo capitolo da troppo tempo 🙃
Detto ciò spero vi sia piaciuto,come sempre se vi va lasciate un commento e una stellina ✨

VI ASPECTO
~all the love and TPWK 💓💛

𝓣𝓱𝓮 𝓪𝓻𝓽 𝓸𝓯 𝓵𝓸𝓿𝓮    |𝓣𝓱𝓸𝓶𝓪𝓼 𝓑𝓻𝓸𝓭𝓲𝓮 𝓼𝓪𝓷𝓰𝓼𝓽𝓮𝓻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora