capitolo 20

254 9 3
                                    

✩。:*•

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

✩。:*•.───── 𝓸𝓬𝓮𝓪𝓷─────.•*:。✩

Thomas' point of view

Erano le undici di sera, ed ero sul letto a casa di Charlotte, dato che ci eravamo entrambi addormentati su una sdraio estiva in pieno autunno.

Charlotte aveva il viso poggiato sul mio petto, aveva il respiro pesante e capii che si era addormentata, ma mi smentii da solo quando alzò la testa e iniziò a fissarmi con i suoi enormi occhioni blu.

Poi si rimise nella posizione precedente e si accoccolò meglio a me, pregai affinché non si mettesse con la testa sul mio collo perché sarei impazzito sicuramente. 

Perché ero pazzo di quella ragazza, impazzivo solo quando la vedevo, anche a un metro di distanza o a kilometri di distanza, anche se lei non lo sapeva.

E quando sotto la pioggia mi ha detto "ti amo", il mio cuore ha preso il volo verso una meta non definita.

E di certo il fatto che lei aumentasse il suo avvicinamento a me non aiutava affatto. Perché all'apparenza poteva sembrare una ragazza come tante, una ragazza che ama dipingere, leggere e andare in giro a piedi scalzi quando si trova su un prato pulito.

Ma la verità era che lei era una ragazza che combatteva per respirare, combatteva per ogni singola cosa lei volesse, combatteva contro se stessa, contro il mondo, cercando di sostenere l'enorme peso che portava sulle spalle.

Avrei fatto di tutto per farle capire che non era sola, non l'avrei abbandonata perché sapevo che avesse bisogno di me ed io sapevo di aver bisogno di lei.

Avevo bisogno di lei perché aveva il potere di far scomparire tutti i miei problemi solo guardandomi.

Con quei suo occhi come il mare riusciva a spazzare via, con un solo sguardo, tutti i miei problemi, le mie perplessità e i miei dubbi su qualsiasi cosa.

Si avvicinò ancora a me, aveva il respiro pesante, e questa volta fui sicuro che stesse dormendo profondamente.

Avevo paura di sbagliare, perché sapevo che se avessi sbagliato l'avrei persa per sempre.

Perché lei era fragile, fragile come una foglia che si fa trasportare da qualsiasi forma di corrente, ed era fragile quanto una bambola di porcellana fatta in pezzi e poi rimessi insieme con della colla.

Fuori era buio pesto e dalla finestra non si vedevano le stelle visibili in precedenza, ma a me non importava perché la stella l'avevo fra le mie braccia, e questo mi rese il ragazzo più felice del mondo.




♤spazio autrice♤
Si riparte con la DAD (canta una canzone a caso)

Hello beautiful people, come state? Che facete? Io zappo la vigna.
(Solo i veterani di yt sapranno di cosa sto parlando)
Comunque scusate per il capitolo corto, ma volevo focalizzarmi su Thommy.
Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi va lasciate una stellina o un commentino ⭐✨

VI ASPECTO
~all the love and TPWK 💓💛

𝓣𝓱𝓮 𝓪𝓻𝓽 𝓸𝓯 𝓵𝓸𝓿𝓮    |𝓣𝓱𝓸𝓶𝓪𝓼 𝓑𝓻𝓸𝓭𝓲𝓮 𝓼𝓪𝓷𝓰𝓼𝓽𝓮𝓻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora