Appena mi accorgo della cosa mi alzo di scatto ancora troppo scombussolata da ciò che era appena successo.
Non so che cosa mi sia preso ma la cosa mi aveva turbata.
Sapevo che in fondo si trattava di un abbraccio ma io non ti conoscevo quindi questo mi aveva fatto distaccare da te.
Ti accorgi di tutto ciò ma mi sorridi e mi sussurri quelle parole all'orecchio che mi hanno fatto tornare di nuovo serena.
Stava per tramontare il sole perciò riprendo in mano le mie valige e mi avvio verso la strada di ritorno.
Prima di girare l'angolo osservo per l'ultima volta la tua sagoma che si stava allontanando sempre di più nella direzione opposta rispetto alla mia per assicurarmi di non averti già perso.
Mentre cammino tra me e me stavo riflettendo su quante cose fossero cambiate in poco tempo.
Al pensiero quasi inciampo ma poi ritorno a guardare dritto per capire quanta strada mi mancava ancora per arrivare a casa.
Arrivo e trovo mia mamma e mio papà tutti felici per il mio ritorno anche se come sempre non si sono fatti mancare il solito discorso sulla mia poca comunicazione e assenza quasi totale nei loro confronti nonostante la distanza.
Parole che mi rimbombavano in ogni parte da quanto non stessi minimante prestando attenzione per la troppa confusione che avevo in testa.
Ero veramente distrutta ma non stavo sentendo la stanchezza perché ero ancora troppo presa dalla giornata quasi giunta al termine.
Appoggio finalmente le valigie mi cambio mettendomi un qualcosa di leggero e mangio.
Era proprio quello che mi serviva.
Salgo le scale e mi distendo sul letto.
Guardo il soffitto e conto fino a quando non mi addormento del tutto.
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Il ragazzo che credeva di salvarmi
Short Story*IN REVISIONE * [...] "Nata per rinascere". Una delle tante frasi che mi ero impressa nella mente prima di inziare a scrivere apertamente tutte le sensazioni e pensieri sviluppati nel corso della mia vita. Mesi di nulla, buttati alla ricerca di...