E anche per oggi il mio capitolo giornaliero si era concluso. Sempre con un po' di incertezza e con dell'amaro in bocca come in fondo era la mia vita.
Era come se ogni singola parola di ciò che avevo appena letto fosse in qualche modo la rappresentazione più attendibile e precisa di ciò che stavo vivendo nelle ultime settimane.
Senza rendermene conto era già passato un mese dal mio ritorno e con esso erano cambiate anche le mie giornate. Non erano più tranquille e solitarie ma erano diventate frenetiche e in compagnia. Non ero abituata a vivere tutto così intensamente senza un minimo di respiro.Ho sempre vissuto nella solitudine e con il tempo avevo imparato a trovare anche la parte gratificante di essa. Ogni giorno che passava scoprivo parti nuove. Parti che erano essenziali per il mio essere. E mi ci ero affezionata. Talmente tanto da dovermene staccare dal momento in cui ho sentito che non potevo continuare la mia vita nutrendomi solo di questo. Nel buio che mi ero creata per anni e di cui mi ero abituata avevo iniziato a vederci una luce sottilissima.
Un percorso non facile e sicuramente impegnativo ma che mi ha permesso di poter cambiare le mie giornate. Quelle giornate che sto vivendo per la prima volta in tutto questo mese e parte di questo traguardo lo devo a te.
Questo era l'inizio nella mia guarigione. Non avevo ancora perfettamente realizzato quanto ancora dovevo scoprire di me per sentirmi soddisfatta del mio cambiamento ma sapevo che non sarei stata da sola ad affrontare tutto questo.
Ero finalmente pronta a vedere anche la parte che ancora non avevo avuto modo di vedere perché ero ancora troppo immersa nel mio passato.
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Il ragazzo che credeva di salvarmi
Short Story*IN REVISIONE * [...] "Nata per rinascere". Una delle tante frasi che mi ero impressa nella mente prima di inziare a scrivere apertamente tutte le sensazioni e pensieri sviluppati nel corso della mia vita. Mesi di nulla, buttati alla ricerca di...