In lontananza quando ormai ero arrivata sotto casa tua alzo lo sguardo e mi accorgo che mi stavi salutando dal balcone per avvertirmi del fatto che la porta fosse già aperta.
Entro e mi accogli con un bel sorriso aiutandomi poi nel togliermi le scarpe per mettermi le ciabatte che gentilmente mi avevi imprestato. È in quel istante dove realizzo di essere completamente all'oscuro di cosa avessi programmato e anche se questo mi avrebbe potuto spaventare non mi scompongo.
Mi siedo sulla poltrona e mentre aspetto di sapere qualcosa di più mi perdo ad osservare nel dettaglio la stanza. Mi accorgo subito di un pianoforte molto antico tutto bianco laccato. L'arredamento della casa era molto curato con i quadri che facevano da contorno dando quel tocco di colore tenue che nell'insieme rendevano l'atmosfera delicata al punto giusto.
Sento la tua voce prevenire dalla cucina e capisco che si sarebbe mangiato qualche antipasto anche dato dal l'odore che iniziavo a percepire così mi rigiro in attesa del tuo arrivo.Avevi in mano due ciotole contenenti della rucola con all'interno scaglie di formaggio e bresaola tagliata finemente. Condito poi con aceto balsamico e un filino d'olio. Il tutto accompagnato con delle olive ascolane e dello spritz.
I miei occhi brillavano da quanto perfetto fosse. Ma prima di iniziare a mangiare volevo togliermi una curiosità. Non capivo come eri riuscito ad azzeccare i miei gusti preferiti al primo colpo così te lo chiedo. Tu senza esitare mi rispondi che lo avevi capito grazie a un manga che ti avevo citato in una delle ultime conversazioni.
La mia mente si era già persa altrove. Nemmeno io ricordo tutto quello che dico, il più delle volte parlo per non sentire il silenzio esterno perché mi angoscia troppo eppure te eri riuscito a ricordarti questo piccolo dettaglio in mezzo a tanti altri discorsi senza senso che sicuramente ti avrò detto.
Esclamo con un "Wow grazie non pensavo!"
Era tutto troppo buono e lo spritz ancora di più.
Ci alziamo per andare nel tuo studio dove mi mostri i tuoi lavori descrivendomi nei minimi particolari ogni disegno e spiegandomi meglio come nasceva tutta la tua fase creativa. Era impossibile distrarsi perché la tua voce era così persuasiva che non riuscivo a non rimane incollata nel guardare le tue labbra che si muovevano al suono delle parole.
All'improvviso smetti di parlare e apri lo scaffale per prendere il dvd del tuo film preferito diretto dal tuo registra coreano preferito. Così mi prendi la mano per spostarci di nuovo in salotto ma questa volta ci sediamo sul divano bello soffice e profumato e finiamo con guardare quel cortometraggio della durata di 40 minuti sottotitolato in italiano.
STAI LEGGENDO
Il ragazzo che credeva di salvarmi
Short Story*IN REVISIONE * [...] "Nata per rinascere". Una delle tante frasi che mi ero impressa nella mente prima di inziare a scrivere apertamente tutte le sensazioni e pensieri sviluppati nel corso della mia vita. Mesi di nulla, buttati alla ricerca di...