XIX - Grazie, Jesy

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Beh, ci ho messi a scrivere questo capitolo.
È stato difficile perché è stato difficile parlare dell'uscita di Jesy dalle Little Mix, ma voglio rispettare la sua decisione e per questo è uscito fuori il capitolo 19.
Spero vi piaccia e grazie, Jesy, per tutte le volte che mi ispiri❤
Buona lettura,
a_yo_soy_asi

Instagram: @mmcwattpad

P.s. la foto è del concerto a Milano a cui ero presente, quando Jesy pianse a The Cure e noi cantammo per lei. Le dovevo questo capitolo.

Mary

La sola idea di dovermi esibire davanti a migliaia di persone non mi fa addormentare. Dopo vari vani tentativi ho deciso di andarmene in cucina per del latte caldo, sperando possa aiutarmi a prendere sonno.
Domani infatti ci sarà il Jingle Bell Ball: le Pretty Angels non si sono mai esibite davanti ad un pubblico tanto vasto. Quando siamo stati ospiti a quel programma abbiamo cantato davanti a tanti telespettatori, ed ero leggermente più tranquilla. Stavolta però avrò migliaia di occhi puntati addosso che attendono solo una mia mossa sbagliata…
Non appena l’ho bollito, verso il latte in una tazza e comincio a sorseggiare nel religioso silenzio che regna a casa. Mi chiedono come gli altri riescano a dormire, perché pur essendo abituati alle folle è da tanto che non si esibiscono in pubblico: l’idea mi fa tremare di paura.
Mentre sorseggio vedo Bradley arrivare con gli occhi ancora chiusi, che mi chiede con la voce impastata dal sonno se abbia problemi a dormire.
- Oggi Morfeo non vuole accogliermi tra le sue braccia … - rispondo con la tazza in mano.
- Ti avevo detto di dormire in camera con me: sapevo avresti faticato a chiudere occhio, e per domani devi essere in forma.
- Non ricordarmelo… So già che sarò uno straccio! Voglio sia tutto perfetto per domani, capisci?
- Lo so, piccola, ma non lasciarti divorare dalle tue ansie. Finisci il latte e vieni da me, okay?
Annuisco arrendendomi al suo invito: volevo evitare di disturbare anche il suo sonno, ma forse è l’unica occasione per riposare un po’.
Finito il latte, ce ne andiamo allora nel suo caldo e accogliente letto. Mi nascondo tra le lenzuola prima che Bradley mi attiri in un suo abbraccio e mi coccoli un po’. Continua a sussurrarmi che andrà tutto bene, ma i miei nervi tesi dimostrano il contrario. Gli chiedo scusa per la notte in bianco che forse dovrà passare, ma lui non sembra preoccuparsene, perché, mi ricorda che io sono più importante di qualunque altra cosa. Bacio così le sue soffici labbra per ringraziarlo di tanta premura.
Il singolo bacio si tramuta in un lungo scambio di baci, soffici e più intensi, alcuni anche focosi. Le sue mani infatti vagano nel buio sulla mia pelle, esplorando soprattutto il mio seno.
Sospiro piacevolmente al suo tocco delicato, che, nonostante lo conosca bene, mi sorprende sempre.
- Forse potremmo rendere proficua questa notte in bianco, che dici? – sussurra sulle mie labbra.
Non serve una parola per rispondere, semplicemente lo lascio fare. Mi piace infatti quando Bradley mi guida tra le lenzuola, perché lo trovo così romantico. Mi riempie sempre di baci ed io non riesco a sottrarmi a nessuno di essi. Mi fa sempre sentire come se fossi l’unica ragazza sulla terra e solo lui sa regalarmi questa emozione.
E poi diciamocelo… avevo bisogno di fare l’amore con lui, visto che era da un po’ che non lo facevamo. L’idea che ora ci stiamo sbloccando mi fa stare più tranquilla e spero che diventerà qualcosa di più frequente, non episodico come oggi. Insomma, non vorrei dover aver bisogno ogni volta di folle che possono denigrarmi sul palco per scopare.
Mi leva in fretta il pigiama come se fosse impaziente, mentre io indugio un po’ sul togliergli indumenti. Mi soffermo soprattutto sull’addome, perché mi piacciono molto questi pettorali che sta mettendo su.
Ci ribaciamo prima che peschi un preservativo dal cassetto. Glielo infilo prima di mettermi sopra di lui e cominciare a muovere i fianchi.
Brad me li stringe mentre mi lascia il comando. Noto i suoi occhi socchiusi nella penombra e come si morde il labbro per non farsi udire.
Ribalta la situazione, nel silenzio più totale: si ode appena il fruscio delle lenzuola che si spostano. Mi aggrappo allora alle sue spalle, mentre mi implora di guardarlo negli occhi. Tra sguardi romantici veniamo,  si sdraia accanto a me col fiato corto e i capelli un po’ bagnati dal sudore. Cerco di riprendere fiato mentre sorrido, cosa di cui ovviamente si accorge.
- È ora di dormire adesso, non credi, piccola principessa?
Credo che non mi stancherò mai di questo nomignolo sdolcinato, né di lui.
Nonostante i drammi o qualche litigio, sono sicura che rimarremo insieme a lungo, perché non abbandonerei quelle braccia calde e muscolose, anche se ora sudaticce, che mi abbracciano ogni giorno.

Don't Care (Make Me Crazy: Volume II)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora