La selva oscura

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Il cellulare di Virgilio squilla

Virgilio: Pronto, chi è?

Beatrice: Ciao, Virgy, sono Bea, disturbo?

Virgilio: Teso', tu non disturbi mai. Come te posso esse' utile?

Beatrice: Ti ricordi quel ragazzo di cui ti ho parlato, quello con il naso brutto?

Virgilio: Er morto de figa che scriveva poesie a te e a mille altre tipe?

Beatrice: Quelle erano donne dello schermo... Comunque sì, quello. Il Boss vuole fargli fare il Tour completo dell'Aldilà, Inferno, Purgatorio e Paradiso. Non è che me lo puoi portare tu su in Paradiso?

Virgilio: Teso', pe' te questo e altro. Do' sta sto tipo?

Beatrice: Si è perso nella selva oscura.

Virgilio: Ma è ancora vivo? Le belve non magnano da 'n secolo...

Beatrice. Tranquillo, è vivo. Grazie per il favore, Virgy.

Virgilio: Prego teso'. Mo vado a recupera' quel tipo.

Virgilio va al limitare della selva oscura

Virgilio: Mo do' sta er morto de figa?

Urla isteriche in lontananza

Virgilio: Ecchilo che arriva.

Dante: Oh buon'anima, che tu sia viva o morta, salvami tu da quelle belve e da questa selva oscura!

Virgilio: So qui pe' questo.

Dante: Davvero?

Virgilio: No, pe' finta. Davvero sì, che se no venivo in sto posto. Il Boss vuole farti fare il Tour completo dell'Aldilà...

Dante: Intendi Dio Onnipotente ed eterno.

Virgilio: Sì lui. Comunque, te stavo a di', io te porto in giro pe' l'Inferno e pe' er Purgatorio, poi su pe' er Paradiso ti ci porta Bea...

Dante: Intendi quella Bea...

Virgilio: Sì, crush, Beatrice.

Dante: Tanto gentile e tanto onesta pare/ la donna mia quand'ella altrui saluta,/ ch'ogne lingua deven tremando muta,/ e li occhi no l'ardiscon di guardare./ Ella si va, sentendosi laudare,/ benignamente d'umiltà vestuta;/ e par che sia una cosa venuta/ da cielo in terra a miracol mostrare./ Mostrasi sì piacente a chi la mira,/ che dà per li occhi una dolcezza al core,/ che 'ntender no la può chi no la prova:/ e par che de la sua labbia si mova/ un spirito soave pien d'amore,/ che va dicendo a l'anima: sospira.

Virgilio: Che l'hai scritta te?

Dante: Sì.

Virgilio: Caruccia. Comunque, te stavo a di', c'hai 'na settimana esatta pe' fatte er giro completo, quinni ce dovemo move.

Dante: Ho capito. Ma tu chi sei?

Virgilio: So' Virgilio, la tua guida turistica personale fino al Paradiso, ma so' qua solo perché me l'ha chiesto Bea...

Dante: Tanto gentile e tanto onesta pare...

Virgilio: L'ho capito, 'namo?

Dante: Aspetta, quindi tu sarai il duce mio! Oh mio Dio, sono un tuo grandissimo fan!

Virgilio: Sì, sarò er duce tuo, ma damoce 'na mossa che c'avemo 'na scadenza, su.

Dante: Certo, certo.

Dante e Virgilio iniziano a camminare

Dante narratore: E fu così che iniziò il mio viaggio voluto dall'Onnipotente per redimere...

Virgilio: Chi ha parlato?

Dante narratore: Io.

Virgilio: Io chi?

Dante narratore: Sono il Dante narratore.

Virgilio: A Dante. Ma tu lo conosci sto tipo?

Dante: Ovviamente, è il me narratore!

Virgilio: So' un po' confuso...

Dante narratore: Guarda che è semplice: io racconto le cose da un punto di vista esterno e onnisciente, mentre il me personaggio da un punto di vista interno.

Virgilio: Quinni, famo a capisse, voi siete in due, ma io accompagno solo il te personaggio?

Dante narratore: Esattamente.

Virgilio: E te ce farai la telecronaca?

Dante narratore: In un certo senso...

Virgilio: Annamo bene, Bea mica me l'aveva detto che questo è bipolare. Dante, Dante narratore, 'namo va, che s'è fatta na certa.

Le avventure di Dante e Virgilio - InfernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora