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Ho fatto una lunga passeggiata, ho pensato molto in queste ore, soprattutto al fatto che Nic possa non amarmi.
Sono le 2.00 di notte quando rientro in stanza.

"PORCA PUTTANA! Dove cazzo eri?!" appena entro in camera lo vedo alzarsi improvvisamente per venirmi incontro
"Volevo stare da sola" dico con noncuranza, togliendomi le scarpe, penso di aver fatto 10 km
"Cosa cazzo dici?!" continua ad urlare
"Non gridare , ti sento sai?"
"NON GRIDARE?! Cloeh, sei sparita per più di 4 fottute ore!"
"Mi sembra di essere sana e salva"
"Perchè?"
"Perchè cosa?"
"Perchè te ne sei andata?"
"Il tuo grande amore ti ha scritto al telefono, non volevo disturbarvi"
"Cloeh, porca troia, quante volte ti devo dire che non c'è più nulla tra me e Federica?!"
"Finché non sarà vero!"
"Ma è vero" mi prende la mano ma io mi allontano velocemente
"NO, NICCOLÓ, NON È VERO! ALTRIMENTI NON LE AVRESTI DEDICATO UN'ALTRA FOTTUTA CANZONE!"
"Sei te quella incazzata? Hai baciato il tuo ex!"
"Ancora?! È stato lui a baciarmi"
"Cloeh, non dire cazzate, una piccola parte di te lo voleva, ammettilo"
"NO"
"Non puoi essere incazzata per una cosa del genere!È da pazzi!"
"E ALLORA SONO PAZZA, Niccolò!" urlo granando gli occhi
"Ti stai comportando da tale!"
"E allora tu? Che non capisci che non provo assolutamente nulla per Marco!"
"È la stessa cosa che tu non capisci riguardo Federica!" quando lui strilla mette abbastanza paura, ma non mi faccio certo intimorire
"E allora perchè cazzo le hai dedicato un'altra canzone?!"  Non credo di aver mai urlato così tanto in vita mia
"È complicato" ammette abbassando la testa
Tira un forte sospiro e si massaggia le tempie

"Non voglio litigare"
rimango in silenzio incrociando le braccia
"Per favore" si avvicina e mi  accarezza la guancia, io lo lascio fare ma non ricambio nulla
"Dai" dice sorridendo, inizia a baciarmi ma continuo a restare ferma, lui mi accarezza la schiena e cerca di levarmi la maglietta, con uno spintone lo allontano

"Non è portandomi a letto che risolverai la situazione" vado verso il letto e prendo un cuscino, lo sistemo sul divano e mi sdraio
"vai a dormire Niccolò, io resto qui"
lui mi guarda in cagnesco
"Esco a fumare" dice prendendo la giacca che mi ero appena tolta, lo vedo uscire dalla camera ed io mi avvolgo nella coperta
"ma vaffanculo" sussurro, non so a chi sia riferito onestamente, se a Nic, a Federica, Marco o semplicemente a me stessa e alla mia impulsività.
Che situazione di merda.
————
La mattina seguente il silenzio permane tra di noi, facciamo i bagagli e andiamo in aeroporto, alle 10.00 siamo sul volo diretto a Roma.

"Ti senti bene?" chiedo con gli occhi puntati sul libro, conosco la reazione che gli procura l'aereo ma sono così arrabbiata
"Sì, sto bene"
silenzio per tre ore intere di volo, al massimo qualche "hai fame?" o "fammi passare" ma nient'altro.

Usciamo dall'aeroporto e andiamo verso la macchina che avevamo lasciato parcheggiata 4 giorni fa.
Sono molto nervosa, tiro la cintura più volte ma questa, per gli strattoni, non si muove, appena riesco a portarla al gancio non riesco ad infilarla.
Niccolò mi è rimasto a guardare finché non ha deciso di aiutarmi; le nostre mani si sfiorano mentre aggancia la mia cintura
"Potevo farlo da sola"
"Eh , ho visto"
Cade nuovamente il silenzio, non voglio essere io quella che prende in mano la situazione, l'ho fatto troppe volte.
Lui non prende iniziativa e ,per questo, l'assordante silenzio permane.
Accendo la radio e lascio che la musica passi da sola, non la sto neanche ascoltando, sto giocando con il cellulare.

Niccolò ferma la macchina e io mi ritrovo davanti casa, usciamo dall'auto e lui mi porta il bagaglio in camera
"Vuoi che resti?" mi chiede
"Sinceramente no"
"va bene" esce dalla camera e poi sento il tonfo tremendo della porta di casa.

Il mio labbro inizia a tremare e la mia vista si offusca di liquido mentre calde lacrime iniziano a rigarmi il viso.
—————————
Sono passati 8 giorni e io e Niccolò non ci siamo più parlati, solo un
"Sei arrivato?"
"si"
il giorno in cui siamo tornati da Londra, poi silenzio totale.
Come se non bastasse, non sto bene, mi gira sempre la testa, ho il raffreddore e un ho dolore assurdo alla pancia, tutto ciò a causa del freddo che fa, è il 6 ottobre ormai.

Ho raccontato tutto a Claudia appena tornata
"Stai bene?" mi chiede al telefono
"No"
"Emotivamente o fisicamente?"
"Entrambi"
"Non hai voglia di uscire? Di svagarti un po'?" penso alla richiesta che mi ha fatto Claudia, non è una brutta idea
"Veramente sì"
"Perfetto! È sabato sera! Andiamo in discoteca, ti va?" chiede euforica
"Non mi piace la discoteca"
"Non mi interessa, oggi fai quello che dico io"
"va bene" rido
"Ti vengo a prendere tra 2 ore"
"va bene, a dopo"
"a dopo"

Faccio una doccia veloce e mi vesto nel modo più provocante possibile, se devo andare in discoteca tanto vale andarci vestite bene.
Indosso un vestito molto corto, copre il fondoschiena , non di più, gli stivali alti e una collana molto lunga. Mi sono fatta i boccoli ai capelli e sono fantastici, mi guardo allo specchio
"Dai,su , sono carina" mi metto il rossetto, il mascara e copro qualche brufoletto sulla fronte; ultimamente ho mangiato tantissimo a causa di Niccolò, e questi, e il gonfiore sono i risultati.
Nell'attesa prendo il cellulare e apro la fanpage, è davvero tanto tempo che non aggiorno, quindi decido di farlo con una storia

"È un brutto periodo per me, spero che non ve ne andrete, ma io ho bisogno di una pausa dalla FP... NON STO CHIUDENDO e spero vivamente che continuerete a seguirmi, non starò via molto, ve lo prometto. Ciao ultimi"
e entro nel profilo privato...

Claudia suona il clacson, lei ha già preso la patente e le hanno comprato la macchina, io, di nuovo a causa di Niccolò, non mi sono esercitata e tra meno di 20 giorni ho l'esame pratico.

Esco di casa e mi infilo in macchina
"Ah bona!" urlo entrando
"Io bona? Guarda come sei! Sei una fregna assurda, ti scambieranno per la stripper tra un po'"
ridiamo e ci dirigiamo ai "2 cigni" la discoteca.
Appena entrate iniziamo a ballare e molti ragazzi iniziano a ballarci accanto
"VADO FUORI UN ATTIMO!" urlo a Claudia cercando di sovrastare la musica, lei annuisce.

Esco dal locale e prendo il pacchetto di sigarette dalla borsetta, non fumavo da 2 anni ormai, avevo cominciato stupidamente, a 15 anni e a 16 ho smesso capendo il male che può procurare il fumo, male che Niccolò non capisce...NON È IL MOMENTO DI PENSARE A LUI CLOEH!
Comunque in questo momento ne sento il
bisogno.
Rientro dopo aver buttato la cicca e mi dirigo al bancone
"Un Mojito"
"Subito"
Mi arriva il mio delizioso cocktail che sorseggio
"Hai mai assaggiato altro?" mi volto verso il ragazzo che mi ha fatto questa domanda
"come?"
"Hai mai provato altri cocktail?"
"No!"
"Beh, non sai che ti perdi"
È un ragazzo davvero bello, è molto alto, le spalle possenti, i capelli castani chiaro ricci e gli occhi verdi... non c'è che dire è bellissimo.
"Sono Cloeh"
"Federico"
Iniziamo a parlare, scopro che è poco più grande di me , ha i miei stessi interessi e soprattutto non ha una ex ragazza che lo perseguita, come Niccolò...AH! Perchè sto pensando di nuovo a lui?!

"Che vuoi ordinare?" mi chiede
Lo guardo un attimo,voglio smettere di pensare
"sorprendimi" gli dico alla fine
Dopo una serie infinita di shottini, di cui non ricordo il contenuto, mi ritrovo sulla pista a ballare con questo ragazzo, di cui ormai non ricordo il nome e improvvisamente la sua lingua si infila  nella mia bocca, mi sposto ma vado addosso a qualcun altro che mi versa tutto il drink sul vestito
"Marco?"
"Cloeh?"
e poi buio

Mi risveglio in un letto, in un letto che non è il mio...
Dove sono?

Regalami un sorriso - Ultimo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora