8. Talent

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Montecarlo, 4 luglio

A Monaco l'estate arriva sempre con un mese d'anticipo e questo significa che già a metà maggio fa un caldo allucinante e uscire fuori di casa a mezzogiorno significa andare in cerca di un'insolazione. A luglio poi le cose peggiorano e questo ha sempre spinto Céline a rimanere chiusa in casa ogni volta che faceva ritorno dal collegio per l'estate. Qualche volta poi usciva in barca con i suoi cugini e vecchi amici di scuola, ma girare per Montecarlo è una cosa che invece ha sempre detestato fare.

Oggi però è un'eccezione alla regola che Charles è riuscito a farle fare, solo perché le ha proposto un gelato e una cena in uno dei ristoranti migliori della città. Per il pilota è stata una dura battaglia, condotta al telefono il lunedì successivo al suo ritorno in città da Silverstone, l'inizio di una settimana di riposo prima di quella dedicata al GP d'Austria, che gli è sembrato opportuno passare anche insieme alla bellissima ragazza che adesso passeggia accanto a lui, con un cono stracciatella e fragola in mano e un sorriso luminoso stampato in faccia.

Sono andati in giro per la città, l'ha portata a una mostra d'arte che è stata allestita da qualche giorno vicino al Casinò e due giorni fa, mercoledì mattina per essere precisi, l'ha costretta ad alzarsi presto per giocare a tennis insieme. E lei l'ha battuto di brutto, rivelandogli solo dopo di essere stata una campionessa da ragazzina. Non c'è stato giorno in questa settimana in cui non si siano visti o sentiti e ogni dubbio che aveva preso il controllo della sua mente sembra sparito. Non ci vuole nemmeno pensare, in fondo Daphne ha ragione quando gli dice che deve andare lento con Céline, e lui non pensa di starla forzando a fare niente.

Oggi è stata addirittura lei a dirgli di uscire prima e passare dal cinema perché è da poco uscito un film che ci teneva a guardare proprio sul grande schermo. È a Montecarlo che si sono incontrati, lei non ha nemmeno avuto bisogno che la andasse a prendere visto che suo fratello Louis doveva comunque passare di lì per andare in ufficio, e ha passato tutto il tempo, dall'inizio del film alla fine, a ridacchiare per l'espressione sconvolta e confusa del ragazzo.

Sono usciti da lì mezz'ora fa, sono appena le sette e mezza di pomeriggio e il sole non tramonterà prima di un'ora, ma il caldo è stemperato dalla leggera brezza che proviene dal mare e dalla foga con cui Céline sta mangiando il suo gelato Charles dubita del fatto che il suo cervello non si sia ancora congelato. Nel frattempo si lamenta del film che l'ha costretto a vedere.

«Ti giuro su quanto è vero che mi chiamo Charles Leclerc che non ho mai visto un film così inquietante» sentenzia infatti, dopo che lei ha detto che il film è geniale.

Céline alza le sopracciglia e lo guarda con un'espressione ovvia. «Ma non mi dire» lo prende in giro, con un sorrisetto sulle labbra. Charles alza gli occhi al cielo. «E' un film horror, il problema sarebbe se non fosse così inquietante» continua a sostenere la sua tesi.

Era da tempo che voleva andare a vedere Mindsommar al cinema, soprattutto dopo che la sua amica Maryam le ha detto che la fotografia è meravigliosa e doveva assolutamente guardarlo per giudicare da sé, e quando Charles le ha proposto di uscire in un noiosissimo giovedì sera le è subito venuto in mente che potevano occupare il pomeriggio con una visita al cinema. E lui è sembrato addirittura entusiasta di vedere un horror, ha anche detto che è il suo genere preferito.

«Ho capito che è un horror, ma è veramente spaventoso»

A quell'affermazione gli dà una leggera spallata. «Che esagerato!» lo prende in giro, ridacchiando. «Se hai mai visto Shining o L'esorcista sai per certo che questo non fa neanche un po' di paura» seguita a continuare con lo sguardo rivolto di fronte a sé.

Stanno passeggiando sul lungomare monegasco uno al fianco dell'altra, da una parte ci sono i grandi palazzi risalenti alla Belle Époque, alle loro spalle svettano anche i grattacieli che caratterizzano la città, dall'altra si trova il mare cristallino.

Fire on Fire || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora