6. Sweet

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So take my hand, let's take a drive
I've been livin' in the future
Hopin' I might see you sooner
I want you, riding shotgun
I knew when I got one right
-Let's fall in love for the nigh, Finneas

Montecarlo, 16 giugno

Oggi nel principato il sole splende alto nel cielo, non c'è un filo di vento e il cielo è limpido, privo di nuvole che possano minacciare qualche acquazzone improvviso. È una di quelle tipiche giornate in cui, visto che è anche domenica, gran parte dei monegaschi riempie le spiagge di Montecarlo o prende la barca e se ne va a largo delle coste per passare tutta la giornata a mollo nell'acqua fresca del mare.

Anche Céline, suo cugino Jacques e Janette hanno deciso di farlo, portandosi dietro qualche amico e prendendo in prestito lo yacht della famiglia Delacroix che papà Vincent e mamma Eloise non erano interessati a usare. Loro sono nella villa di campagna dove abitano i suoi nonni con i suoi fratelli, Louis che si sente troppo vecchio per stare in mezzo a dei ventenni e Chantal che è al primo anno di liceo.

Tra tutte le persone che Jacques poteva invitare, Céline non sa come e non vuole neanche chiedersi il perché, c'è anche Charles che adesso, che già metà giornata è passata e hanno appena finito di pranzare con quello che Jeanette e una sua amica di nome Sophie hanno comprato poco prima di partire in un supermercato vicino al ponte d'Ercole, è steso sulla sdraio accanto alla sua e controlla qualcosa sul cellulare di ultima generazione. Lei lo guarda con la coda degli occhi, mentre finge di star leggendo il libro che si è portata dietro senza nemmeno fermarsi a pensare tanto alla sua scelta, e quando gli occhi le scivolano verso il basso, percorrendo con curiosità e malizia le linee definite del suo addome, sente le guance arrossire. Neanche il costume orrendo che ha addosso riesce a renderlo meno bello.

Ingoia a vuoto, distoglie a forza lo sguardo e torna a leggere. Almeno finché non percepisce lo sguardo dell'oggetto delle sue fantasie su di lei e perde nuovamente la concentrazione. Con un po' di fastidio, Céline chiude il libro e si gira sul fianco destro.

Charles si toglie proprio in quel momento gli occhiali da sole, rivelando gli occhi verdi che oggi brillano illuminati dal caldo sole di giugno. Aggrotta le sopracciglia e si mordicchia le labbra.

«Devi ancora spiegarmi perché oggi sei qui e perché non me l'hai detto» inizia Céline, interrompendo il silenzio che si era instaurato tra di loro. È vero che hanno passato metà giornata insieme, ma da quando sono saliti sulla barca lui si è messo a parlare con i ragazzi che del gruppo di amici di Jacques conosce meglio e lei invece è stata rapita da Janette e le sue amiche, che volevano conoscerla meglio.

Si sono scambiati solo qualche parola, a malapena salutati con un bacio sulla guancia e dopo giorni di silenzio, visto che la mattina dopo il loro appuntamento Charles è nuovamente partito, stavolta per l'Italia, Céline si aspettava un po' più di considerazione. Per di più, nemmeno lo sapeva che ci sarebbe stato. Adesso invece, che finalmente sono l'una di fronte all'altro, a Céline mancano le parole mentre Charles vorrebbe prendersi, ogni volta che apre bocca, un attimo per riflettere ancora.

Scrolla le spalle, non sapendo nemmeno lui perché non le abbia detto che si sarebbero rivisti. Gli sembrava una bella idea, farle una sorta di sorpresa. «Volevo farti una sorpresa» ammette, stendendosi nuovamente a pancia in su per evitare lo sguardo di Céline.

Lei alza gli occhi al cielo e con uno scatto torna in piedi e va a sedersi al suo fianco sulla sdraio, dà la schiena a tutti gli altri ragazzi che si stanno divertendo nella piscina del grande yacht e percepisce che il capitano della nave ha buttato un'occhiata veloce a loro due. Henrik è amico di suo padre e la conosce fin da bambina, perciò sente il bisogno di tenerla d'occhio, ma a lei non interessa fino a quando non le dice cosa fare e cosa non fare.

Fire on Fire || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora